• La rinascita di Bruno Peres, da scarto del Recife a titolare con la Roma: già eguagliato il numero di gol della stagione 16/17

    Redazione RN
    24/07/2020 - 6:25

    Foto Tedeschi
    La rinascita di Bruno Peres, da scarto del Recife a titolare con la Roma: già eguagliato il numero di gol della stagione 16/17

    BRUNO PERES NUMERI – In pochi si sarebbero aspettati che in questi mesi ci sarebbero stati tantissimi apprezzamenti per Bruno Peres. Il terzino giallorosso, dopo un anno alla Roma, ha deciso di andare a cercare fortuna in terra natia, passando prima al San Paolo e poi al Recife, club di Serie B brasiliana. Ma neanche tra le terre verdeoro è riuscito a convincere, tanto che a gennaio, dopo un anno e mezzo in Sud America, ha fatto di nuovo i bagagli per tornare nella Capitale a prestito terminato. Vista l’incapacità di affermarsi nel campionato cadetto brasiliano, in pochi gli avrebbero dato un soldo di credito in Serie A, o quantomeno con la Roma. Tanto che, quando Petrachi e Fonseca hanno deciso di farlo rimanere fino al termine della stagione, i tifosi erano increduli. Alle prime presenze poi, da subentrato, durante le partite è stato accolto con molta goliardia dai supporters allo stadio, accompagnando la sua entrata in campo con ovazioni. Ma Bruno Peres ha preso seriamente la cosa e, parole sue, è diventato finalmente un professionista ascoltando tutti i consigli dell’allenatore portoghese. E’ consapevole che questa è la sua ultima possibilità, e sta facendo di tutto per non sprecarla.

    I numeri alla Roma (stagione 2019/20)

    Il suo grande esordio nella seconda parentesi romanista l’ha fatto il 16 gennaio nella sfida di Coppa Italia contro il Parma, mentre in Serie A il 19 gennaio nella partita all’Olimpico contro il Genoa, vinta per 3-1 dai giallorossi. Fonseca decide di regalare qualche minuto al brasiliano, che entra all’88esimo per prendersi gli applausi goliardici dei tifosi. Nella partita seguente contro la Lazio rimane in panchina, mentre in quella contro il Sassuolo gioca i secondi 45 minuti subentrando a Davide Santon che rischiava il secondo giallo. Una settimana più tardi, la prima di febbraio, gioca l’ultima mezz’ora nella gara contro il Bologna e trova addirittura l’assist per il gol di Mkhitaryan. Qualcosa sta cambiando. Da qui Bruno Peres ne gioca 3 di fila, fino ad arrivare allo stop del campionato per il dilagarsi del coronavirus. Il post-Covid è tutta un’altra musica per il brasiliano, che gioca 7 partite su 9, tutte dal primo minuto. Non inizia al massimo delle forze, tanto che dopo la partita contro l’Udinese in cui ha rischiato con qualche dribbling sbagliato di troppo, Fonseca decide, per scelta tecnica, di non convocarlo nella sfida contro il Napoli. Il messaggio è chiaro per il terzino, e così cambia marcia e comincia a spingere: già contro il Parma arriva il suo secondo assist in campionato, con il tocco propizio alla rete di Mkhitaryan. Bruno è uno dei più propositivi quando si parla di cross, e per questo mette a disposizione dei compagni palle molto interessanti. Con il nuovo modulo con la difesa a tre, Peres riesce ad esprimere al meglio il suo gioco, fatto per la fattispecie di giocate offensive. Il tutto termina con l’ultima sfida della Roma, quella contro la SPAL, vinta per 6-1. Bruno Peres grande protagonista del match grazie a una doppietta, che fa brillare gli occhi ai tifosi e non solo. C’è chi scommetterebbe che, il brasiliano, possa vestire un giorno anche la maglia della Seleçao.

    La parentesi in Brasile: San Paolo

    Bruno Peres viene girato in prestito al San Paolo a luglio del 2018, dove arriva a campionato già iniziato, saltando quindi le prime 12 giornate della Serie A brasiliana. Non è presente neanche nelle prime tre gare successive al suo trasferimento per un infortunio al bicipite femorale ottenuto quando ancora indossava la maglia della Roma. Superato il periodo in infermeria il terzino comincia a trovare spazio giocando 5 partite di fila dal primo minuto e per tutti i successivi 90, trovando anche un gol nella vittoria contro il Cearà. Salta però 4 gare per mancata convocazione, anche se poi le gioca quasi tutte partendo da titolare. I numeri però non sono dalla sua parte, e così chiude la prima stagione in Brasile con un solo gol all’attivo e zero assist, ma con un bottino di cartellini gialli (5) che gli hanno fatto saltare anche una gara per squalifica. Se nella prima stagione con il San Paolo il terzino trova 1289 minuti giocati, la seconda è nettamente catastrofica: Peres non trova nemmeno un minuto nel Brasileirão, ma gioca solamente due gare nella Coppa Libertadores. Con numeri così negativi, il terzino non può far altro che lasciare la squadra paulista per approdare al Recife.

    Il Recife, Serie B brasiliana

    L’avventura nel Pernambuco è stata ancora più negativa di quella con il San Paolo: Peres arriva a Recife a inizio ottobre e solamente 47 giorni più tardi si trova già con le valigie in mano, con una sola presenza alle spalle nella Serie B brasiliana. Le motivazioni di questa insolita scelta sono state spiegate dal ds Nelo Campos: “L’accordo è stato preso tra le due parti. È arrivato più tardi dei compagni, non era allo stesso livello di preparazione del gruppo, non poteva avere le loro stesse opportunità di giocare e tutto è stato risolto con tranquillità. Ora proseguirà la sua carriera”.  Il terzino torna quindi al San Paolo, che ovviamente aveva già in programma di non riscattarlo. A gennaio torna definitivamente alla Roma con la fine del prestito.

    La prima stagione alla Roma

    La prima stagione alla Roma non è stata del tutto negativa, anzi: Bruno Peres è arrivato dal Torino, dove era stato protagonista di ottime prestazioni, e colleziona in totale 3458′ tra campionato, Europa League, qualificazione alla UCL e Coppa Italia. In Serie A gioca 30 partite e trova due gol contro Sampdoria e Palermo. Il numero degli assist è leggermente superiore: chiude la stagione a quota 3. Nel campionato corrente, con ben due gol, è riuscito a eguagliare i numeri del suo primo anno in giallorosso; la differenza è che, in questa Serie A, è arrivato solo a gennaio e che quindi solamente nella seconda parte della stagione ha trovato i numeri che aveva registrato in un anno intero.
    L’anno seguente trova poco spazio in campionato e non sempre parte dal primo minuto: conta 1706 minuti all’attivo in tutte le competizioni in cui hanno giocato i giallorossi e così, in conseguenza al poco spazio trovato, decide di andare a cercare fortuna in patria, cosa che non succederà.

    Claudia Belli

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    1. Sì, sì, come no? teniamolo, mi raccomando…Ne vedremo delle belle e ne riparleremo. Anche ieri ha fatto 3/4 tentativi di mandare gli avversari in porta gratis..

    2. Devo dire che, secondo me, e’ stato, con Zaniolo, di gran lunga il migliore in campo .. discreto anche Diawara’ .. l’ unico che non mi e’ assolutamente piaciuto, anzi, m’ ha messo proprio paura, e’ stato Pau Lopez .. ma quello esce da matto e ci fa morire a tutti di infarto .. Pellegrini, a parte la semirovesciata grazie alla quale Kalinic ha segnato l’ 1 a 0 ha fatto una gara di impegno ma incolore .. non puoi pensare che la Roma del futuro si dovra’ basare sulle qualita’ di P>ellegrini .. e poi .. con Pellegrini la Roma raggiunge un accordo economico per il prolungamento del contratto e a Zaniolo si risponde Picche ? Zaniolo che e’ l’ unico giocatore che corre, si smarca, tira e segna ?

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