La decima di Lucio, l’Infermeria: 20 cose su Lazio-Roma

Redazione RN
02/12/2016 - 11:00

La decima di Lucio, l’Infermeria: 20 cose su Lazio-Roma

LAZIO-ROMA – Tempo di derby: il conto alla rovescia verso la stracittadina è scattato, la data è fissata al 4 dicembre, ore 15. Lazio e Roma arrivano alla sfida capitolina con un punto di distacco in classifica in favore dei giallorossi. Entrambe le formazioni sono reduci da un successo, per quello che è a tutti gli effetti un derby di alta classifica.  Romanews.eu vi racconta tutte quello che c’è da sapere sul match, tramite tutte le lettere dell’alfabeto, dalla A alla… Z.

A come Alba. Otto dicembre 1929: in un rigido pomeriggio di dicembre venne disputato il primo storico derby della Capitale. Decise il match in favore dei giallorossi Volk, con una rete al minuto 73′. L’alba di una battaglia sportiva che regalerà capitoli memorabili.

B come Balzaretti. Dal 2013 la Roma non esce sconfitta dalla stracittadina. L’ultima debacle risale alla finale di Coppa Italia disputata all’Olimpico. Il gol di Balzaretti, il 22 settembre 2013, è stato il primo dopo quella sconfitta, utile a riconquistare la vittoria. Da quel momento, quattro successi giallorossi e due pareggi.

C come Classifica. Il derby che arriva alla quindicesima giornata di Serie A sarà una sfida di alta classifica. I giallorossi inseguono la Juventus, prima in classifica a +4, a loro volta inseguito dai biancocelesti, distanti soltanto un punto. La stracittadina si preannuncia bollente.

D come De Rossi. Esperienza e classe, dopo aver timbrato le 400 presenze con la maglia della Roma, domenica prossima Daniele De Rossi affronterà la Lazio per la ventiseiesima volta in carriera. Bilancio che sorride, con 11 vittorie, 6 pareggi ed 8 sconfitte.

E come Esultanze. Il derby non è solo calcio, ma anche sfottò e calore. Storiche le esultanze organizzate da Totti e compagni, dal ‘Vi ho purgato ancora’, fino alla maglia ‘Game Over’ del 2015, quando la Roma stroncò le speranze di secondo posto dei cugini biancocelesti.

F come Falso Nueve. Il 3 aprile 2016, data dell’ultimo derby, Spalletti schiantò Pioli con un netto 4-1. Roma in campo dal primo minuto con Perotti falso nueve, modulo che vista la straripante vena di Dzeko il tecnico di Certaldo ha accantonato per dare spazio all’estro del bosniaco.

G come Goleador. Dino Da Costa, italo-brasiliano classe 1931: appartiene a lui il record assoluto di marcature nel derby di Roma con 12 reti tra campionato, Coppa e finale della Coppa Zenobi. Considerando solo il campionato, comanda Totti con 11 marcature.

I come Infermeria. In vista della stracittadina occhio alle infermerie. Per la Roma restano fuori i lungodegenti Florenzi e Nura, mentre dovrebbe rientrare Manolas. Preoccupa ancora El Shaarawy, che tarda a rientrare in gruppo, mentre è costretto al forfait Salah, infortunatosi alla caviglia nell’allenamento del mercoledì. Per la Lazio rientrano De Vrij e Marchetti.

L come Lucio. Per mister Spalletti, quella di domenica sarà la decima stracittadina. Lo score del tecnico di Certaldo è leggermente favorevole con quattro vittorie, due pareggi e tre sconfitte.

M come Montella. Da un tecnico all’altro, chi osserverà con attenzione il derby di Roma sarà anche Montella, attuale tecnico del Milan. I rossoneri, appaiati al secondo posto con i giallorossi, domenica saranno impegnati nel lunch match contro il Crotone.

N come Nord. La Curva biancoceleste mette da parte la proteste contro le barriere divisorie installate nel settore e si presenta all’Olimpico. Per il derby del 4 dicembre il settore sarà pieno, mentre rischia di rimanere invenduta parte dei tagliandi destinati ai giallorossi.

O come Olimpico. Quello di domenica si diceva, lato tifo, sarà un derby anomalo. La Curva Sud prosegue nella sua battaglia e non sarà allo Stadio, con il numero di tagliandi staccati che stenta a decollare. Lo spettacolo che offriva l’Olimpico al mondo intero solo qualche anno fa è ormai un ricordo sbiadito.

P come Polemica Post Pescara. La Roma arriva al derby dopo la sofferta vittoria interna contro il Pescara. “Se giochiamo così, il derby non si vince”, le critiche di Dzeko. Pronta la risposta di Spalletti: “Inizi lui a darci una mano, perché non basta soltanto segnare”. Il bosniaco ancora una volta viene pungolato, i giallorossi si augurano un nuovo exploit…

Q come Quarantuno. Sono quarantuno le presenze nella stracittadina del capitano giallorosso Francesco Totti tra campionato e coppe. Il capitano è a caccia della presenza numero 42. 14 successi da capitano, 12 pareggi e 15 sconfitte per il numero 10. Più di un derby per ogni anno di vita, la particolare coincidenza che riguarda il capitano.

R come Rinascita. La seconda vita di Dzeko in giallorosso sta facendo godere i tifosi romanisti. 17 gol finora messi a segno, soltanto Messi e Cavani hanno fatto meglio di lui. Nonostante la stagione scorsa non sia stata di certo esaltante, il numero 9 ha già segnato due gol nei derby: uno all’andata e uno al ritorno, entrambi vinti.

S come Simone Inzaghi. Per il tecnico biancoceleste quello di domenica sarà il primo derby da tecnico della prima squadra, dopo averne affrontati diversi da mister della Primavera e da calciatore. Con gli scarpini ai piedi la tradizione è negativa e il laziale cerca riscatto: “Ci penso da otto mesi”, ha detto.

T come Trittico. “Siamo pronti per il trittico di partite che ci aspetta”. Parola dell’ad giallorosso Umberto Gandini, perché per la Roma non si tratta del solo derby, ma i giallorossi affronteranno anche Milan e Juventus nelle due giornate successive.

U come Ultras. Ad inizio settimana i capitani giallorossi, Totti, De Rossi e Florenzi, hanno partecipato al ricordo di ‘Peppone’ De Vivo, storico ultras. Accorato il loro appello ai tifosi: “Vogliamo rivederli allo stadio”, le dichiarazioni dei tre.

V come Venti. Nelle ultime venti stagioni sono 48 le sfide tra Roma e Lazio andata in scena nelle varie competizioni. Nel lasso di tempo preso in esame il bilancio sorride ai giallorossi, con 20 vittorie, 14 pareggi e 14 sconfitte.

Z come Zeman. “Derby? Una volta si diceva che i favoriti erano sfavoriti, oggi sono due squadre che si equivalgono”. Questo il commento di Zeman sulla stracittadina del 4 dicembre. Il boemo su Totti aggiunge: “L’ho sentito, ha qualche problemino, ma per me resta il migliore”.

Gian Marco Torre

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