• La banda di Pioli tra sogni d’Europa e desideri di sgambetto

    09/01/2015 - 12:00

    L’AVVERSARIA: LA LAZIO “Il nostro obiettivo è quello di riportare la Lazio dove le compete, cioè in Europa”. Queste sono state le parole di Stefano Pioli lo scorso giugno, nel giorno della sua conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore biancoceleste. Come il comandante di una nave, ha indicato la rotta e ha invitato giocatori, società e tifosi a seguirlo. Detto, fatto: a 180′ dal giro di boa, la Lazio è terza in classifica insieme al Napoli, a -9 dai “cugini” e a -10 dalla Juve capolista. Un risultato al di sopra della maggior parte delle aspettative, se si considera che nella passata stagione, sotto la guida di Petkovic prima e Reja poi, i biancazzurri avevano chiuso al nono posto. Ma con gli arrivi del roccioso centrale difensivo de Vrij, di Dusan Basta dall’Udinese e soprattutto di Filip Djordjevic a parametro zero, la squadra ne ha guadagnato in solidità e in efficienza in zona gol. Il centravanti serbo in particolare, arrivato a Roma con un alone di scetticismo intorno a sé, non sta facendo rimpiangere le doti da bomber di Miro Klose. Se a tutto ciò si aggiunge il dinamismo dell’ex parmigiano Parolo e il ritorno ad alti livelli di Mauri, è evidente che i buoni risultati fin qui ottenuti non sono affatto casuali.

    IL MOMENTO DELLA LAZIO – Cinque risultati utili consecutivi sono un curriculum di tutto rispetto per presentarsi al derby, una partita che spesso ha sovvertito i pronostici della vigilia. A Formello si sogna lo sgambetto ai danni dei giallorossi, sperando in una vittoria della Juve contro il Napoli che permetterebbe alla Lazio di andare da sola al terzo posto. Proprio i bianconeri sono stati l’ultima squadra a battere la banda di Pioli, lo scorso 22 novembre, con un perentorio 3-0 all’Olimpico. Da quel giorno, però, sono arrivati due pareggi e tre vittorie. 11 punti ottenuti anche grazie alla straordinaria vena di Felipe Anderson, a segno quattro volte nell’ultimo mese: il brasiliano, dopo una prima annata deludente, sembra essere esploso definitivamente, giustificando i 9 milioni spesi per lui da Lotito nell’estate del 2013. L’ex Santos si esalta nel gioco della Lazio, che prevede veloci ripartenze, ma non disdegna il possesso-palla, quando le circostanze lo permettono. Una squadra che gioca bene, insomma: non a caso ha il terzo miglior attacco del campionato, con 31 gol all’attivo (solo Juve e Napoli hanno fatto meglio). In difesa, però, le cose non vanno altrettanto bene: Cana (che è in dubbio per un problema alla schiena) è un centrale adattato, Gentiletti starà fuori ancora a lungo, e le eventuali alternative (Novaretti) non permettono di dormire sonni tranquilli; le amnesie mostrate di tanto in tanto nel reparto arretrato (vedi le trasferte di Empoli e Milano) potrebbero essere letali contro i vari Totti, Pjanic e Iturbe. Ma la stracittadina, si sa, è una gara in cui la grinta, il sacrificio e le motivazioni spesso giocano un ruolo più determinante degli aspetti tecnici e tattici.

    COME SCENDERA’ IN CAMPO – La settimana del derby non si è aperta nel migliore dei modi a Formello: Senad Lulic dovrà rimanere ai box per oltre un mese. Ad ogni modo, come Rudi Garcia, anche Pioli si affiderà al 4-3-3. Tra i pali Marchetti ha riconquistato il posto da titolare che ad inizio stagione era stato di Berisha. La linea difensiva, da destra a sinistra, sarà composta da Basta, de Vrij, Cana e Radu. Nel caso in cui l’albanese non riuscisse a recuperare, al suo posto giocherà il belga Cavanda con il conseguente spostamento di Radu al centro. A centrocampo Lucas Biglia confermatissimo in cabina di regia; ai suoi fianchi, l’argentino avrà con ogni probabilità Mauri e Parolo. Infine, per quanto riguarda il tridente d’attacco, dovrebbe rientrare dal primo minuto Antonio Candreva nel ruolo di ala destra; Djordjevic al centro e Anderson sulla sinistra completano un validissimo reparto offensivo, che ha l’obiettivo di interrompere l’imbattibilità di Morgan De Sanctis.

    Lorenzo Latini

     

     

    Probabile formazione (4-3-3): Marchetti; Basta, de Vrij, Cana, Radu; Parolo, Biglia, Mauri; Candreva, Djordjevic, F. Anderson. A disposizione: Berisha, Strakosha, Cavanda, Novaretti, Pereirinha, Konko, Onazi, Ledesma, Cataldi, Keita, Klose.

    Squalificati: -.

    Diffidati: Marchetti, Cavanda, Biglia.

    Indisponibili: Gentiletti (lesione del legamento crociato anteriore), Ciani (lesione del retto femorale), Ederson (lesione del retto femorale), Braafheid (lesione al legamento collaterale interno), Gonzalez (problema muscolare al polpaccio), Lulic (lesione del legamento collaterale interno del ginocchio).

    In dubbio: Cana (contrattura lombare).

     

    ROSA LAZIO

    Portieri
    1 Etrit Berisha
    22 Federico Marchetti
    77 Thomas Strakosha
    55 Guido Guerrieri

    Difensori
    2 Michaël Ciani
    3 Stefan de Vrij
    5 Edson Braafheid
    8 Dusan Basta
    13 Abdoulay Konko
    17 Bruno Pereirinha
    18 Santiago Gentiletti
    26 Stefan Radu
    27 Lorik Cana
    39 Luis Pedro Cavanda
    85 Diego Novaretti

    Centrocampisti
    6 Stefano Mauri
    10 Honorato Ederson
    15 Alvaro Gonzalez
    16 Marco Parolo
    19 Senad Lulic
    20 Lucas Biglia
    23 Ogenyi Onazi
    24 Cristian Ledesma
    32 Danilo Cataldi
    87 Antonio Candreva

    Attaccanti
    7 Felipe Anderson
    9 Filip Djordjevic
    11 Miroslav Klose
    14 Keita Balde Diao
    78 Mamadou Tounkara

    All. Stefano Pioli

     

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