Kaka: ´La Roma senza Totti perde tanto´

26/10/2007 - 0:00

 
Le dichiarazioni di Kakà, attaccante del Milan.
 
Su Milan-Roma
“La Roma senza Totti perde tanto e ci perde anche il calcio”. “Per il Milan andrebbe bene, ma per il calcio non sarebbe bello che noi affrontassimo la Roma senza Totti. Lui e’ il simbolo della sua squadra. Le mie condizioni? Io sto bene,il ginocchio lo mettiamo a posto”.
Su Ronaldo…
“Mi dispiace tantissimo, perché lui sta attraversando un momento molto difficile. Da due mesi e mezzo ha questo infortunio, non riesce a sistemarsi, ha tanta voglia di tornare, di giocare, un giocatore sta male quando è fermo.  Lui ha questa voglia di tornare, la squadra gli sta vicina in questo momento, perché lui ha bisogno. Noi lo carichiamo facendo gli scherzi, dicendo che deve tagliarsi i capelli: ci sono dei momenti in cui è contento, ma anche momenti in cui è triste, è giù. E’ normale, vuole giocare.”
Su Ronaldinho….
“Come dico io, anche lui dice che non sa cosa gli riserverà il futuro. Vediamo il prossimo anno cosa può succedere. Arrivasse, sarebbe un bell’acquisto. Però, è vero, in Nazionale mi chiede sempre del Milan, com’è la città, com’è la società, com’è la squadra. Io, dico sempre complimenti, perché il Milan è il numero uno. E’ un grandissimo giocatore. Certo che tutti vogliono giocare con lui. Arrivasse, sarebbe contento.”
Ma a quel punto, trovera’ ancora Kaka’?
“Eh, io cerco di rimanere. Finchè posso, cerco di rimanere. Poi, come ho sempre detto dipende dal Presidente”.
Ma la risposta del Presidente non e’ ancora arrivata…
“No, ma io non ho fretta. Neanche loro. Ho un contratto fino al 2011 e aspettiamo. Non abbiamo fretta, il momento arriverà”
Ci sono stati incontri ultimamente?
“Ultimamente no. Ci sono stati degli incontri all’inizio della stagione, poi ci siamo fermati e adesso stiamo tutti aspettando…”
Sul Real Madrid….
“Loro, se mi vogliono, devono parlare con il Milan. Sempre con il Milan.”
Su Pato…
“Ha un talento incredibile, è giovane, può fare bene in Italia. Se è il nuovo Kakà, è difficile da dire. Lui è un attaccante, io un centrocampista, però ha un talento incredibile”.
Sei un attaccante?
“Io sto cercando di giocare come una seconda punta, mi sto abituando, ma non è il mio ruolo naturale. Però dai, mi piace…”

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