J. Alberti: “Lamela sarà giallorosso all’80%. Galeano non è da Roma. Defederico? Meglio di Pastore”

02/06/2011 - 18:00

(Foto Getty Images)
CALCIOMERCATO ROMA – Josè Alberti, noto esperto e grande conoscitore dei campionati argentini e brasiliani, è stato intervistato dal sito ilsussidiario.net sui possibili colpi delle big italiane. Ecco cosa ha detto sulla Roma.

In Italia si parla di un derby sull’asse Napoli-Roma per Lamela. Ce lo presenta?

Lamela è un ottimo giocatore, dotato di una tecnica individuale che rasenta la perfezione. Dal lato fisico è ancora un po’ gracile, perché deve crescere e finire di svilupparsi. Non è un grandissimo goleador ma è estremamente duttile, veloce e nell’uno contro uno è imprendibile. E’ un predestinato a fare bene.

La Roma lo ha chiesto al River?

Io ero in Argentina quando i dirigenti del River si sono visti con Sabatini. Non ero presente agli incontri, ma un dirigente mi ha garantito che il ds ha espressamente chiesto il prezzo del cartellino, perchè alla Roma interessa molto

E gli argentini cosa hanno risposto?

Il River ha detto che anche il City e il Valencia avevano chiesto informazioni sul ragazzo, essendo il giocatore sul mercato. Il prezzo? 20 milioni trattabili, ma a 16/17 si può chiudere.

L’incontro tra Sabatini e il padre di Lamela c’è stato davvero?

Sì, si sono incontrati. Sabatini si è informato su cosa desiderasse il ragazzo per accettare il trasferimento in Italia. Si sono accordati per un contratto di cinque anni con ingaggio a salire. Adesso manca solo l’accordo tra la Roma e il River.

E in Argentina cosa si dice?

Che andrà alla Roma. …

Sabatini ha sondato il terreno su Bielsa?

Si è informato, ma alla Roma andrà Luis Enrique. Bielsa è un allenatore comunque adatto al campionato italiano: è un grande conoscitore del calcio europeo e ha sempre avuto una visione un po’ “catenacciara”. Lui chiede due cose: saper tenere la palla e difendere in tanti. Due caratteristiche che in Italia riescono ancora molto bene.

 

Alberti è inoltre intervenuto nel pomeriggio ai microfoni di Tele Radio Stereo.
Ecco le sue dichiarazioni, ancora una volta relative a Erik Lamela, ma anche a Galeano, Alvarez e Defederico:

Per Lamela trattativa praticamente chiusa?
“Si, io ero in Argentina quando è arrivato Sabatini, ho parlato col dirigente del River, Lamela aveva diversi pretendenti, tra cui la Roma. Il prezzo è di 20 milioni, certamente poi si cercherà di trattare e di arrivare ad un accordo, la trattativa può andare in porto. Gioca nel River, ha 20 anni, è un talento, è un predestinato. Da quello che so io, Sabatini si è incontrato col padre e tra di loro già c’è un accordo, ora bisogna soltanto parlare col River: dipenderà dalla società, ma ripeto, il giocatore ha già un accordo con la Roma. Anche perchè in quei giorni Sabatini non era ancora il diesse della Roma, quindi era una trattativa “ufficiosa”. Valencia, Atletico Madrid, Napoli e altre squadre erano interessate a lui. Vedremo cosa succede. Quando si prende un bel giocatore sudamericano molto forte come in questo caso, c’è bisogno di tempo per adattarsi allo stile di gioco, alla lingua: ci vuole pazienza. Comunque Sabatini annuncerà diversi calciatori, non appena ne avrà la facoltà. Si è mosso alla grande, Pastore ad esempio è una sua intuizione. Studia e vede i calciatori da vicino, anche la loro sfera privata. A Roma si presenterà alla grande. E’ andato a vedere anche Alvarez, del Velez, mancino, facilità di corsa e dribbling disarmante, giocate da grande fuoriclasse, velocità d’esecuzione. Ti può far fare il salto di qualità: è ormai ad un passo, per Lamela manca l’accordo col River, all’80% verrà alla Roma, a meno che non venga fuori qualche altra società inglese o spagnola”.

Su Galeano (Indipendente) e Monzon (Boca Juniors)
“Se prendi Monzon fai un affare, sa attaccare e difendere, difficilmente perde palla, è polivalente: di Galeano invece in Italia ce ne sono tanti, non credo possa fare al caso della Roma. Sui difensori in Argentina non siamo all’altezza dei campionati europei, più tecnica ma meno senso della marcatura”.

Su Matias Defederico, nuovo astro nascente?
“Giocava nell’Huracan con Pastore e Bolatti, per caratteristiche si avvicina molto a Messi. Ha un grandissimo tocco di palla, una tecnica individuale impressionante, numeri da fuoriclasse, con la palla fra i piedi manda in tilt le difese. Lui, Lamela e Alvarez sono tutti e 3 mancini, io prenderei Deferico, deve essere sincero. Però non è comunitario, viene da un’annata negativa, sarebbe una scommessa. Se lo guardi negli occhi quando entra in campo capisci la voglia e la fame sportiva ed agonistica che ha. Se viene in Italia, qualsiasi squadra lo prende fa un affare, è più forte di Pastore”.

 

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