Italpetroli chiede il risarcimento danni

22/11/2009 - 0:00

(Il Messaggero) – Come annunciato da Rosella e Silvia Sensi giovedì pomeriggio, la Compagnia Italpetroli, holding di famiglia che controlla anche la Roma, chiederà i danni a Unicredit, socio di minoranza della stessa Italpetroli e in attesa di rientrare di 325 milioni. Gli avvocati della famiglia Sensi chiariscono la posizione di Italpetroli, smontando l’iniziativa giuridica della Banca che chiede l’annullamento del bilancio della compagnia. «In base agli accordi con Unicredit i debiti di Italpetroli non sono esigibili. Ogni richiesta attuale è quindi infondata». Lo apprende l’Adnkronos da fonti legali di Italpetroli che precisano come «tutte le richieste di Unicredit di decreti ingiuntivi sono state rigettate, in quanto la contestazionedelrecesso fatta da Italpetroli è sottoposta a giudizio arbitrale con conseguente incompetenza del Tribunale».Le stesse fonti aggiungono che «Unicredit ha motivato le richieste di decreti ingiuntivi con il recesso dal contratto, illegittimo perché fondato su un pretesto: il ritardo di due mesi nella consegna a Unicredit della situazione patrimoniale di gruppo, avvenuta il 30 giugno 2009 come da accordi inattesa del bilancio consolidato di gruppo approvato in pari data». Dopo il chiarimento, l’affondo: «Larichiesta all’Autorità Giudiziaria di decreti ingiuntivi nella consapevolezza della loro inammissibilità costituisce abuso nell’esercizio dei propri diritti e legittima Italpetroli al risarcimento di tutti i danni subiti. Le richieste abusive di decreti ingiuntivi sono state accompagnate da un’accorta fuga di notizie sulla stampa, tutte favorevoli alle tesi di Unicredit, che ha aggravato il danno gettando il panico nei soci della AS Roma, società quotata in borsa, e allarmando il mercato». Quindi: «È stato dato quindi mandato ai legali di notificare citazione dinanzi al Tribunale di Romaper i danni subiti, mentre nell’arbitrato, adito da Italpetroli, è stato nominato arbitro il professor Romano Vaccarella». A margine di un dibattito alla Casa della Carità di Milano, Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, preferisce non rilasciare commenti sulla questione Italpetroli, particolarmente esposta (325 milioni, appunto, il debito della compagnia) verso la Banca di Piazza Cordusio. Intanto a Trigoria, i tifosi giallorossi continuano a contestare Rosella Sensi. Ieri con due striscioni.

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