• Inter, Conte: “Io a Roma? Totti mi ha chiamato, ma non era il momento giusto”

    Redazione RN
    05/12/2019 - 13:53

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    Inter, Conte: “Io a Roma? Totti mi ha chiamato, ma non era il momento giusto”

    CONTE INTER ROMA CONFERENZA – Antonio Conte, tecnico dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. Queste le sue parole:

    Mister, che avversario si aspetta?
    Sicuramente si affrontano due squadre che stanno facendo molto bene nell’ultimo periodo. La Roma è in un ottimo momento di forma. Anche l’ultima vittoria in trasferta a Verona conferma che sono in grande crescita. C’è un organico che ha dato grandi risposte, un allenatore che si è inserito subito. Faccio i complimenti a loro per questo percorso.

    La Roma è l’avversario più complicato, anche del Barcellona?
    Affrontiamo una squadra che sta bene, noi dovremo pensare solo a noi e a quello che stiamo facendo. La stiamo preparando bene, ci sarà da soffrire e noi dovremo essere bravi a superare i momenti di sofferenza ed essere il più bravi possibile quando potremo colpire.

    Si aspettava un Lautaro così decisivo? Dove può ancora migliorare?
    Non mi piace soffermarmi su un singolo giocatore, preferisco elogiare la squadra. Parliamo di un ragazzo giovane, che si è messo a disposizione e sta crescendo. Però mi piacerebbe che si parlasse di più del collettivo senza fossilizzarsi sui singoli giocatori. Non è giusto per il gran lavoro che stanno facendo tutti.

    Nel confronto con la Juventus, si dice che la Juve abbia ancora ampi margini di crescita mentre lei stesso ha detto che l’Inter sta andando al massimo. Dove può migliorare ancora questa squadra?
    Può farlo sia nella fase di non possesso che di possesso. Ci sono margini di miglioramento. Sicuramente da quando abbiamo iniziato ci sono state delle situazioni che ci hanno portato sempre a spingere la macchina molto forte e dobbiamo ambire a continuare a farlo se vogliamo stare nella parte alta della classifica. Dobbiamo continuare a premere sull’acceleratore.

    Si aspettava che Fonseca potesse adattarsi così rapidamente al calcio italiano? Quale giocatore della Roma non vorrebbe trovarsi di fronte domani?
    Fonseca ha fatto cose importanti con lo Shakthar e si sta ripetendo in Italia. Tutti parlano del campionato italiano come un campionato molto tattico. Trovi squadre che studiano gli avversari e devi preparare benissimo ogni sfida. Lui è stato bravo a portare la sua idea in Italia e modellarla sul calcio italiano. Per quanto riguarda la Roma, c’è da fare i complimenti per chi ha allestito quell’organico, fatto di giocatori forti e co un grande futuro davanti. Non dobbiamo vedere solo al singolo, ma al collettivo: è una squadra che ha gamba, qualità e forza. Roma e Lazio non sono delle sorprese, hanno allenatori e organici pronti per competere.

    Roma e Lazio incrociano proprio Inter e Juve. Può essere un punto di svolta della stagione dell’Inter, considerando anche la sfida al Barcellona in Champions?
    Noi dobbiamo cercare di arrivare alla sosta di Natale nel miglior modo possibile. Ora è inutile stare a dire qui che è un momento in cui dobbiamo fare di necessità virtù. Dopo la pausa potremo rifiatare, recupereremo diversi giocatori. Cerchiamo di stare concentrati, andare di partita in partita. Abbiamo Roma, Barcellona, Fiorentina e Genoa. Dobbiamo stringere i denti, incrociare le dita e arrivare alla sosta nel miglior modo possibile.

    Diverse assenze a centrocampo per la sua Inter. Le assenze possono essere addirittura uno stimolo?
    Questa è una situazione non nuova. Vediamo il bicchiere mezzo pieno: nelle responsabilità, tanti calciatori si sono responsabilizzati di più. Mancano ancora 4 partite alla fine di questo ciclo, dobbiamo affrontarle a petto in fuori e conoscendo i nostri pregi e le difficoltà che dovremo fronteggiare. Non c’è tempo per accampare scuse, cerchiamo di rispondere nel migliore dei modi. Diamo il massimo da qui a Natale e vediamo cosa succede e come reggiamo a questo periodo. Poi tireremo un sospiro di sollievo, ci riposeremo e recupereremo un pò di giocatori per affrontare il nuovo anno.

    A proposito di Roma, Totti a giugno ha raccontato di averla contattata per il progetto giallorosso. Quanto è stato vicino alla Roma e cosa l’ha spinta ad accettare l’Inter?
    Con Francesco c’è un’amicizia di lunga data. Mi ha illustrato la situazione e mi ha parlato della possibilità Roma. Io ho fatto delle valutazioni in maniera molto serena e ho pensato che non fosse il momento giusto. In quel momento però l’Inter non c’era. Non c’erano altre squadre, ho fatto le mie valutazioni e ho deciso di declinare la proposta in maniera molto rispettosa. So che è una grandissima piazza, ma non era il momento.

    Mister, a centrocampo le sono rimasti Vecino, Brozovic e Borja Valero. Avete valutato la possibilità di riproporre da interni Candreva e Asamoah, che in passato in quella posizione ci hanno giocato?
    Tengo a precisare che non mi sono lamentato, ho solo detto che stiamo fronteggiando questa situazione da un bel periodo di tempo. Siete stati voi a parlare di emergenza. Quando presi Asamoah alla Juve dall’Udinese, giocava da centrocampista e poi l’ho adattato da esterno. Asa può fare l’interno più di Candreva.

    A distanza, Nainggolan l’ha ringraziata per la sua condizione fisica. Ha detto che se sta così bene è anche merito della sua preparazione estiva. Lo ha sentito?
    Io ho grande affetto nei confronti di Radja e lui lo sa benissimo. Nel mio primo anno al Chelsea era in cima alla lista delle scelte per il centrocampo. Credo che per lui la scelta di andare a Cagliari sia stata la migliore. In tante situazioni bisogna fare sempre una profonda analisi e capire dove si può fare meglio, come e se c’è qualcosa che andrebbe rivista. Non avevo dubbi sul fatto che facesse bene a Cagliari ma è anche giusto che lui si chieda perché non è all’Inter ed è al Cagliari.

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    1. Fatevi una domanda sul perchè Conte non è venuto a Roma… la risposta è molto semplice: con una proprietà alla Parlotta, in cui ogni anno sistematicamente si cedono i 2-3 calciatori migliori in rosa, nessun grande allenatore accetterebbe di venire a rovinarsi il curriculum.
      Ma Totti non era il male della Roma??? Quello che pensava solo a se stesso? Infatti Conte l’ha chiamato Baldini ve? O Baldissoni? I grandi fenomeni che so 10 anni che ci fanno chiudere il bilancio in rosso

    2. CAP…………INFATTI ALLA FINE NON E’ VENUTO………QUINDI NON E’ STATO FATTO NULLA DI PARTICOLARE SUL DISCORSO CONTE

      1. Il tuo commento non lo capisco ed onestamente mi sembra in malafede. Totti si è speso per far venire un allenatore vincente, piaccia o non piaccia ma Conte lo è. Certo Totti non può costringerlo, ed anche l’amicizia e stima che li lega da lunga data non possono essere sufficienti a far prendere una decisione che Conte non riteneva utile alla sua carriera. Sapeva benissimo che con questa dirigenza non si costruisce una squadra forte nel lungo periodo, ma che ogni anno si cede almeno un campione. Chi, secondo te, sarebbe stato capace di far credere che improvvisamente Pallotta non si sarebbe comportato più in questa maniera?

    3. Diciamo che Conte pur essendo indiscutibilmente un allenatore forte non è il mio modello di allenatore né per modulo né per atteggiamento. Preferisco Fonseca e spero che Petrachi possa fare un mercato all’altezza di anno in anno senza fare il supermercato per gli altri.

    4. La Roma è come un pischello con brufoli e alito puzzolente che corteggia la bionda più bella della scuola, bona e con gli occhi azzurri…..lei ringrazia e si lusinga per gli apprezzamenti..ma sempre un cesso rimani.. quindi..va dove ci sono muscoli e soldi..

    5. “so che è una grandissima piazza….” «leggasi», si ma c’è anche il miserabile «piazzista» bostoniano. Possa andare via, IERI.

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