Il Personaggio: Philippe, **l´angelo biondo naufragato a Siena

06/10/2008 - 0:00

 
L’angelo biondo è naufragato a Siena: nella disgraziata trasferta toscana Mexes perde la testa e il volo che prende al ventesimo del secondo tempo non è più quello per respingere di testa dalla propria area di rigore, bensì quello che porta dritto verso gli spogliatoi dell’Artemio Franchi. Quel cartellino rosso, sventolato dall’arbitro De Marco per doppia ammonizione, assieme alle mani sul volto di Luciano Spalletti, è l’emblema di una domenica da dimenticare al più presto: “Mancanza di tranquillità e di risultati ci spingono ogni tanto a questi atteggiamenti scriteriati” – il commento del tecnico di Certaldo, che non ha gradito le domande dei giornalisti sul suo gesto di ‘disperazione’: “Non posso mettermi le mani in testa pensando quello che mi pare, senza essere incazzato? Ero dispiaciuto per il ragazzo, negli spogliatoi era affranto”.Già, sarà stato distrutto Mexes, dopo essersi arrabbiato non poco: prima con il direttore di gara, reo di aver invertito il fallo che ha determinato la seconda ammonizione; poi con se stesso, colpevole di quella reazione così veemente da non potergli evitare il rosso.‘Ci risiamo’ avranno mormorato i più maligni, rispolverando le statistiche sui cartellini del francese: dal suo arrivo nella Capitale (estate 2004) Philippe ha collezionato otto espulsioni di cui cinque in Serie A (l’ultima, a dir poco discutibile e decisiva, in Inter-Roma 1-1 dello scorso anno), una in Champions League (in quel Roma-Dinamo Kiev, che tutti ricorderanno per la monetina all’indirizzo dell’arbitro Frisk), una in Coppa Uefa e una in Coppa Italia.Assieme ai ‘numeri disciplinari’ dell’ex Auxerre riaffiorano dunque i fantasmi del passato: suoi e della Roma, che al rientro dalla sosta rimarrà orfana anche di Panucci nel big match contro l’Inter. Gli uomini di Spalletti dovranno far fronte ad una situazione delicata, condizionata non poco dallo spettro degli errori arbitrali: per carità, la Roma di torti ne ha subiti, ma giocare con il timore di essere perseguitati non restituisce di certo i punti persi, né consente di andare a recuperarli.Mexes (e la squadra assieme a lui) dovrà quindi recuperare la tranquillità che lo ha contraddistinto nelle ultime stagioni. In questo senso, per una volta, la convocazione in nazionale potrebbe essere di beneficio: il difensore è stato nuovamente chiamato per le qualificazioni mondiali da Domenech, nonostante le ultime incertezze con la maglia dei Bleu. Una prestazione convincente potrebbe restituire a Spalletti quell’angelo biondo capace di tappare la bocca ai critici e mettere d’accordo i diversi estimatori: della Capitale. E non solo.
Simone Di Segni

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