• Il faccia a faccia: Skorupski vs Olsen. Quando le difese non reggono e i numeri 1 si sporcano i guantoni

    Redazione RN
    23/09/2018 - 14:24

    Il faccia a faccia: Skorupski vs Olsen. Quando le difese non reggono e i numeri 1 si sporcano i guantoni

    BOLOGNA ROMA FACCIA A FACCIA – Domenica pomeriggio alle 15, Bologna e Roma si affronteranno in occasione della quinta giornata di Serie A. Momento delicato per entrambe le squadre, con i rossoblù terz’ultimi in classifica, con 0 gol fatti e 5 subiti, e i giallorossi, , non vincono dalla prima giornata contro il Torino, ancora alla ricerca di un’identità, con l’attacco che registra 7 gol segnati ma una difesa che di gol ne ha incassati altrettanti. Proprio il reparto arretrato è il punto debole di entrambe le squadre, denotando una poca stabilità che ha impegnato in maniera importante i due estremi difensori, Lukasz Skorupski e Robin Olsen. ”Quando i portieri sono i migliori, non è mai un buon segnale” solitamente si dice. Andiamo a scoprire nel dettaglio questi due portieri, entrambi con la Roma nella loro storia, con il polacco che con i giallorossi poteva essere, ma alla fine non è stato, e lo svedese che deve ancora dimostrare, anzi sta lentamente dimostrando, le sue reali potenzialità.

    SKORUPSKI – Di nazionalità polacca, nato nel 1991, è un portiere dal fisico importante, 1,87 cm per 84 chili. Cresciuto nelle giovanili del Górnik Zabrze, venne promosso in prima squadra prima dell’inizio della stagione 2008/2009. Tra Febbraio e Giugno del 2011 passa in prestito al Ruch Radzionków, dove inizia a giocare per acquisire minuti e prime esperienze tra i pali, raccogliendo 11 presenze e incassando 8 gol. Tornato alla casa madre, debutta nel massimo campionato polacco il 31 Luglio 2011, venendo schierato titolare nella gara pareggiata per 1-1 contro lo Slask Wroclaw. Giocando con una certa frequenza, in due anni raccoglie 56 presenze, incassando 57 gol. Nell’estate 2013 Walter Sabatini, allora ds della Roma, è alla ricerca di un secondo portiere da affiancare a Morgan De Sanctis, scelto come portiere titolare nella squadra di Rudi Garcia. La scelta cade sul portiere polacco, che viene acquistato per 890.000 euro, facendogli sottoscrivere un contratto quadriennale. Il debutto arriva in Coppa Italia il 9 gennaio 2014, nella gara vinta contro la Sampdoria per 1-0, mentre in campionato debutta nella penultima giornata del campionato 2013/2014 contro la Juventus. La stagione successiva gioca con una leggera frequenza, soprattutto nelle coppe, dove raccoglie ( tra Coppa Italia, Champions League e Europa League) 8 presenze e incassando 12 reti. Tra queste partite, si ricorda purtroppo un suo sfortunato intervento nella partita di Europa League persa per 0-3 contro la Fiorentina, che ha sancito l’eliminazione dei giallorossi dalla competizione. Nei due anni successivi, viene ceduto in prestito biennale all’Empoli per acquisire esperienza e continuità. Nel corso dell’avventura in Toscana, si mette in mostra come uno dei portieri con maggior rendimento della squadra, nonostante le posizioni di classifica non esaltanti. La sua reattività, agilità e sicurezza acquisita, gli consente in alcune occasioni, nella stagione 2016/2017, di mantenere anche la porta inviolata, una di queste partite proprio contro la Roma, quando bloccò gli assalti di Dzeko, Salah ed El Shaarawy. Rientrato alla base, nella stagione successiva raccoglie però, complice l’esplosione di Alisson, solo 2 presenze, una in campionato all’ultima giornata contro il Sassuolo, dove comunque si fa trovare pronto e reattivo, e una in Coppa Italia, nella sconfitta contro il Torino. La voglia di giocare è tanta, per questo motivo, nell’estate 2018, viene ceduto a titolo definitivo al Bologna, nello scambio con Mirante che si veste di giallorosso. L’inizio degli emiliani non è stato per nulla facile, dato che in 4 giornate non solo non hanno segnato ma hanno anche incassato 5 gol, con il portiere polacco che è risultato tra i più positivi.

    OLSEN – E’ stato senza dubbio l’uomo dell’estate. Non perché è stato un colpo altisonante, e nemmeno perché è stato il portiere della Svezia che ha partecipato al Mondiale di Russia 2018 a danno dell’Italia di Ventura. Ma perché è stato individuato da Monchi come il sostituto di Alisson, passato al Liverpool. Un’eredità pesante, accompagnata da tanto scetticismo, in particolare da parte dei tifosi, abituati alla sicurezza che gli garantiva il numero 1 della Seleçao. Portiere dal fisico importante ma allo stesso tempo snello rispetto alla statura e al peso, 1,98 cm su 88 chili di peso, è in grado di coprire bene lo spazio sulle palle alte e di essere agile con le braccia nell’abbassarsi per farsi trovare pronto con i tiri rasoterra. La sua mole rappresenta un limite negli spostamenti laterali con i piedi, ma la lunghezza dei suoi arti gli permette di coprire la porta, soprattutto negli uno contro uno, grazie anche a buoni riflessi e un ottimo posizionamento. Cresciuto nelle giovanili della squadra rappresentante la città di provenienza, Malmö, ha mosso i primi passi di carriera nelle serie minori svedesi. Nel 2012 ritorna, questa volta in prima squadra, nel Malmö FF, dove debutta nel 2012 nel match esterno vinto per 0-2 contro il Syrianska, a causa della squalifica del portiere titolare Dahlin. A partire dal 2014, complice la cessione di Dahlin, diventa titolare della squadra, con la quale vince il campionato svedese e viene nominato miglior portiere della competizione. Nell’estate 2015 viene acquistato dai greci del PAOK, ma dopo pochi mesi, causa lo scarso ambientamento, nel gennaio 2016 viene ceduto in prestito ai danesi del Copenaghen, con i quali sforna prestazioni che convincono la società danese ad esercitare il riscatto per la stagione successiva. Oltre a vincere il campionato 2016/2017, con il record di19 partite a porta inviolata, diventa il portiere più imbattuto in una stagione di Superligaen danese. E’ in questo periodo che ottiene anche la convocazione con la Nazionale svedese, prima come riserva di Isaksson a Euro 2016, successivamente come titolare della Svezia che ha partecipato al Mondiale 2018, arrivando ai quarti di finale e subendo 4 gol in 5 presenze. Acquistato dai giallorossi in quella stessa estate, dopo la competizione mondiale, in queste prime partite si è messo in mostra con alcuni interventi, complice la difesa ballerina degli uomini di Di Francesco, alcuni dei quali decisivi. Da segnalare gli interventi contro il Chievo Verona in campionato, dove ha impedito il possibile 2-3 di Giaccherini, e Real Madrid in Champions League, impedendo di accrescere i gol subiti nella sconfitta contro i blancos.

                                                                                                             Giacomo Carroccia

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