IL “DERBY DEL BLACK OUT”. L’OLIMPICO VA IN TILT, LA ROMA VINCE A TAVOLINO

22/05/2013 - 15:15

STORIA DELLA ROMA, SPECIALE DERBY – Continua il nostro percorso a tappe che descrive la storia delle stracittadine capitoline in Coppa Italia. In occasione della storica finale del 26 maggio, la redazione di ROMANEWS.EU ripercorre in 5 tappe i momenti salienti delle sfide più appassionanti tra Lazio e Roma andate in scena nella lunga storia della competizione.

I DERBY DEGLI ANNI CINQUANTA – L’equilibrio che aveva dominato tra le due formazioni per tutto l’arco degli Anni Trenta e Quaranta, si spezza inevitabilmente con l’approdo nella Capitale del bomber che tutti i tifosi romanisti avevano atteso dai tempi di Amadei: Dino Da Costa. Il brasiliano sarà destinato a diventare il re dei marcatori giallorossi nelle stracittadine. La sequenza che lo fa diventare in poco tempo il giocatore più acclamato dalla piazza romanista, inizia nella stagione 1956-’57. Da Costa va a segno per la prima volta nel derby di andata in campionato. Due delle tre reti che schiantano la Lazio vengono siglate dallo straordinario cecchino. Tra il 1955 e il 1959, l’attaccante della Roma riesce nell’impresa di mettere a segno ben 11 gol in 12 gare ufficiali. Un record che dura tutt’ora. Quando Da Costa si trova i biancocelesti sulla sua strada, si trasforma in una belva assetata di gol. A questa regola non sfuggono neanche le due stracittadine di Coppa Italia del 1958. Per la prima volta si disputa un derby con gara di andata e ritorno. Il 21 giugno è la Roma a giocare in casa e la Lazio a conquistare una preziosissima vittoria per tre a due. Da Costa e Secchi non riescono ad evitare con i loro gol una bruciante sconfitta. Nell’occasione è Tozzi il mattatore di giornata con la sua doppietta. La rete che vale il successo dei biancocelesti arriva al 75′ con Bizzarri. Queste le formazioni di Roma e Lazio:

ROMA: Panetti, Griffith, Losi, Menegotti, Stucchi, Magli, Morbello, Pestrin, Secchi, Da Costa, Lojodice. All.: Nordahl.

LAZIO: Lovati, Colombo, LoBuono, Carradori, Pinardi, Pozzan, Bizzarri, Burini, Tozzi, Tagnin, Prini. All. Bernardini.

Nel return-match del 12 luglio, alla Lazio è sufficiente amministrare il risultato dell’andata per accedere al turno successivo. Ancora una volta sono Tozzi (27′) e Da Costa (74′) ad apporre le proprie firme nel tabellino finale, che recita: Lazio-Roma 1-1.

LAZIO: Lovati, DiVeroli, DelGratta, Carradori, Pinardi, Pozzan, Bizzarri, Burini, Tozzi, Fumagalli, Prini. All. Bernardini.

ROMA: Tessari, Griffith, Losi, Pellegrini, Stucchi, Guarnacci, Orlando, Pestrin, Secchi, Da Costa, Lojodice. All.: Nordahl.

I DERBY DEGLI ANNI SESSANTA – Ad accentuare ancora di più la superiorità dei giallorossi sui biancocelesti, sono due clamorosi colpi di mercato effettuati dalla Roma tra il 1958 e il 1959: l’attaccante svedese Arne Selmosson (proveniente proprio dalle file della Lazio) e Pedro Waldemar Manfredini. Con i due in campo, la formazione romanista si rende protagonista di risultati esaltanti: doppio 3-0 nel ’59, 1-0 e 4-0 nel ’60. I ‘lupi’ appaiono talmente invincibili che un successo per 2-1 nel 1961 delle ‘aquile’ fa gridare all’incredibile. Ci pensa nuovamente la Coppa Italia, tuttavia, a far riequilibrare i piatti sulla bilancia. La sfida del 25 aprile si chiude a reti inviolate. Per la prima volta nella storia dei derby di Coppa, il passaggio del turno si decide ai calci di rigore. E’ la Roma a sorridere chiudendo le ostilità sul risultato di 6 a 4. Queste le formazioni scese sul rettangolo di gioco:

ROMA: Cudicini, Fontana, Corsini, Guarnacci, Jonsson, Carpanesi, Orlando, Angelillo, Manfredini, De Sisti, Abbatini. All.: Carniglia.

LAZIO: Cei, Napoleoni, Carosi, Noletti, Seghedoni, Gasperi, Bizzarri, Landoni, Ferrario, Governato, Longoni. All.: Facchini.

Fino alla primavera del 1965 seguiranno solo pareggi, quattro di fila, mentre la stracittadina salta per due campionati a causa della retrocessione in B della Lazio. I rapporti di forza non cambiano neanche al tramontare degli Anni Sessanta. L’8 settembre 1968, è il giallorosso Ferrari a trascinare i suoi al successo.

IL DERBY DEL ‘BLACK OUT’ – E’ passato invece alla storia il match tra Lazio e Roma del 7 settembre 1969. Anche in questo caso, il trofeo in palio è la Coppa Italia. A tre minuti dal fischio finale che avrebbe sancito la sconfitta dei biancocelesti – la Roma è sopra di una rete a zero grazie alla marcatura di Peirò arrivata all’87′ – accade qualcosa di inspiegabile. L’impianto d’illuminazione dello stadio Olimpico va in tilt, lasciando completamente al buio i settantacinquemila spettatori presenti. Il direttore di gara Concetto Lo Bello di Siracusa, non può far altro che sancire la conclusione: gara sospesa e tanti saluti ai sogni della Lazio. Ma le proteste dei tifosi biancocelesti si acuiscono nel momento in cui la Lega Calcio stabilisce di omologare il risultato di 0-2 a tavolino in favore della Roma, attribuendo alla società ospitante una responsabilità oggettiva. Queste le formazioni scese in campo all’Olimpico:

LAZIO: Di Vincenzo, Papadopulo, Facco, Cucchi, Soldo, Marchesi, Massa, Mazzola II, Ghio, Morrone, Fortunato. All.: Lorenzo

ROMA: Ginulfi, Spinosi, Bet, Salvori, Cappelli, Santarini, Peirò, Landini, Enzo, Capello, Cordova. All.: Herrera

Emanuele Tocchi

 

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