Hassler e Boniek: quando la ´Vecchia Signora´ passa di moda…

22/09/2007 - 0:00

Tuffandoci nel passato di una “classica” del campionato italiano come Roma-Juventus ritornano alla mente due protagonisti indiscussi come Zbignew Boniek e Thomas Hassler.
Molti punti in comune tra i due campioni stranieri, a cominciare dal voltafaccia di entrambi alla Vecchia Signora. Difatti l’uno negli anni ottanta, l’altro nel decennio successivo lasciarono la Juventus per approdare a Roma.
Il trasferimento in Italia al club torinese per entrambi si concretizzò dopo eccellenti prove in un campionato del Mondo- Spagna ’82 per Zibì, Italia ’90 per Tommasino. Così dal 1982 al 1985 Boniek fece le fortune della squadra degli Agnelli (l’Avvocato coniò per lui il soprannome “bello di notte” in riferimento alle avvincenti gare disputate nelle Coppe europee), salvo poi compiere la scelta di vestire la maglia della Roma. Tre importanti stagioni sulle sponde del Tevere hanno fatto sì che Zibì si innamorasse di Roma e della Roma. I tifosi non hanno ancora scordato le sgroppate sul prato dell’Olimpico dell’eclettico centrocampista- Boniek sicuramente ancora ricorda il calore e l’atmosfera che soltanto i supporters giallorossi sanno regalare ai loro beniamini.
Un percorso simile a quello vissuto da Zibì lo intraprese qualche anno dopo Thomas Hassler. Approdato in Italia nell’estate del 1990, il suo trasferimento alla Juventus ebbe i contorni del più classico sgarbo di mercato. Infatti il tedesco inizialmente si era già accordato con il club dell’allora presidente Viola, salvo poi l’inaspettata intromissione della società di Torino che concluse l’affare. Tuttavia, dopo un solo anno, resosi conto che la Juventus non era al caso suo, il tedesco si legò al club di Trigoria, anch’egli per tre stagioni.
In comune con Boniek, oltre alla bionda capigliatura, aveva anche il ruolo di centrocampista polivalente, abile sia sulle fasce che al centro nelle situazioni di emergenza. Nelle 88 gare disputate con la Roma Hassler siglò 11 gol, di cui uno proprio alla sua ex squadra con un’esemplare punizione (28-02-’93: Roma-Juventus 2-1).
Come ultima e significativa analogia tra questi due campioni, è importante segnalare che la scelta di abbandonare il bianconero per sposare la causa romanista si rivelò per entrambi una scelta vincente, che diede ancor maggior lustro alle loro carriere.

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