Gravina insiste: “Ancora in tempo per provare a terminare la stagione, ma non deve andare oltre luglio”
GRAVINA INTERVISTA – L’emergenza Coronavirus ha bloccato tutti i campionati europei e ora si cerca una quadra per capire se sarà possibile terminare o meno le competizioni nazionali e continentali. Il presidente della FIGC ha concesso una lunga intervista a Libero per esprimere il suo punto di vista sulla situazione.
Intervista a Gravina: le idee sulla ripartenza
“Se l’emergenza lo consentirà, a livello internazionale siamo d’accordo sull’ultimare campionati e coppe perché deve essere il campo a determinare i risultati. Ci atterremo alle indicazioni: se la condizione per giocare sarà di farlo a porte chiuse, ci adegueremo. Siamo ancora in tempo per provare a terminare l’attuale stagione senza troppi strascichi nella 20/21, ma è evidente che andare oltre metà luglio renderebbe le cose complicate. Tutti i protagonisti faranno sacrifici per il bene del calcio. Finire quello che abbiamo iniziato, oltre ad attutire il danno economico, comunque importante, ridarebbe agli italiani la voglia di gioire”.
“In ballo c’è il futuro dello sport più amato dagli italiani”
“E il momento di mettere da parte le rivendicazioni personali e cercare una visione più ampia e condivisa. In ballo c’è il futuro del gioco più amato dagli italiani, per questo dobbiamo provare a far rotolare il pallone non appena possibile. Taglio degli stipendi? Abbiamo già iniziato a dialogare con Assocalciatori e Assoallenatori, che si sono dimostrate disponibili. La difficoltà di far fronte a determinati impegni è evidente. Nessuno può far finta di non porsi il tema del costo del lavoro. Lo faremo senza mortificare nessuno”.
Intervista a Gravina: “Non chiederemo contributi diretti allo Stato”
“Il calcio si è sempre supportato sulle sue gambe, è il terzo comparto produttivo del Paese. Ho già chiarito che non chiediamo contributi diretti, piuttosto provvedimenti legislativi che ne agevolino la ripresa e lo sviluppo”.
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questi imbecilli vivono su marte.
pensano al campionato, incredibile, senza parole. ci deve mettere mano la medicina e la magistratura, quel che è stato fatto alla collettività solo con Atalanta Valencia a san siro o a Lecce con Lecce Atalanta a porte aperte merita trent’anni di carcere.
Questo servo schifoso non ha dignità, la gente muore e questo cretino parla ancora di campionato, prima parlava di maggio poi di giugno adesso luglio se continua l emergenza questi vermi non faranno partire il prossimo campionato pur di finire questo e consegnare al viscido panzone lo scudetto più indegno della storia. Ma perché non si muove la procura?
Ma il signor Gravina non sente le notizie che ci arrivano, o davvero vive su Marte! Ieri ci sono stati quasi 1000 decessi e questo parla di finire il campionato a porte chiuse “per ridare agli italiani la voglia di gioire”???? Ma questo tizio sarebbe quello che guida il nostro calcio??? Un appello al dottor Giovanni Malagò: la prego intervenga urgentemente!!!! Ma anche un intervento della Magistratura sarebbe gradito.
Radiazione e denuncia penale, per lui e i compagni di merende.
Il governo ha facoltà di annullare il campionato d’autorità: si proceda.
A tutti quellli di questa categoria posso scrivere in Gre..: erre eis karakas !
Irresponsabile come il tuo compare Lotito, siete animati solo dai vostri sporchi egoismi qui la gente sta morendo di virus e ora anche di fame e voi state solo pensando ai caxxi vostri.
Andando nel tecnico, tanto per far vedere che caxxo di dirigenti siete, mi dite come potrebbe sconfinare a luglio il campionato, laddove fosse anche possibile? Non senza compromettere la prossima stagione che, tra ferie dei giocatori (un mese per legge) e preparazione (altro mese) non potrebbe partire prima di fine settembre/inizio ottobre, ma deve anche finire entro meta’ maggio per l’Europeo. Impossibile, visto che per molte squadre oltre al campionato ci saranno le coppe.
Quindi basta a raccontare cavolate, si chiuda tutto nella speranza che questo dramma passi il prima possibile.