Garcia: “Un giorno mi piacerebbe tornare ad allenare la Roma. Totti meritava un trattamento migliore”

Redazione RN
22/04/2020 - 8:30

Foto Getty
Garcia: “Un giorno mi piacerebbe tornare ad allenare la Roma. Totti meritava un trattamento migliore”

GARCIA ROMA INTERVISTA – Rudi Garcia, ex allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ecco dunque le sue dichiarazioni.

Come state vivendo l’emergenza Coronavirus in Francia?

“In Francia situazione simile a quella italiana. Al momento è complicato riprendere in queste condizioni. Siamo preoccupati. Il sindacato degli allenatori si sta organizzando per dare una nostra risposta. Vediamo se e quando si riuscirà a riprendere”.

Arriva il saluto di Totti.

“E’ una bella sorpresa perchè Totti è un uomo che conta molto per me, per la mia carriera. Per me è un onore aver avuto un giocatore del genere. Sono stati bei ricordi come ha detto il capitano”.

Cosa le è rimasto di più di Roma?

“Ho scoperto Roma e la Roma, la vostra cultura e la vostra lingua. Mi tengo sempre al corrente di quello che succede da voi, non solo riguardo al calcio. Per questo spero che la situazione migliori presto anche da voi”.

Ha qualche rimpianto della sua avventura romana?

“No, sono fiero del percorso fatto con la Roma dal 2013 in poi. Abbiamo avuto un avversario di altissimo livello, perché la Juve all’epoca fece il record di punti in campionato. Bisogna accettare che un’altra squadra possa essere più forte o avere più esperienza. Già avergli dato dei problemi è comunque una bella cosa. Mi ricordo che quando sono arrivato a Roma ho trovato le ceneri, dopo il derby perso in finale di Coppa Italia. Tutti nel club erano preoccupati di quello alla quarta giornata allora. Io invece pensavo potesse essere una grande occasione. E infatti abbiamo vinto 2-0. Sono rimasto molto legato a quei giocatori, erano tutti dei leader di alto livello, dei veri lupi”.

Tornerebbe mai ad allenare la Roma?

“Io sto benissimo al Lione, ma mai dire mai. Mi farebbe davvero piacere un giorno tornare ad allenare la Roma”.

Ha mai avuto offerte da altri club italiani?

“Sì, ho avuto diverse offerte da altri club italiani, anche durante la mia esperienza alla Roma. Non si è mai concluso niente però. Per questo sono tornato in Francia. Spero di poter tornare presto a giocare, soprattutto la Champions League contro la Juve”.

Si può giocare in estate?

“Penso di sì, si può giocare tranquillamente d’estate. I Campi sono anche in condizioni migliori. Ovviamente le temperature sarebbero più alte, ma basta giocare in orari più serali. Sarebbe bello poter ricominciare a giocare tutti insieme in Europa, ma non sembra possibile purtroppo. La Germania pare essere più avanti rispetto a Spagna o Italia per esempio. I giocatori sono in ansia, hanno paura di contagiare qualcuno a casa, ma vorrebbero anche riprendere”.

Come ha trovato la Juventus in Champions?

“Sono due squadre differenti ovviamente. La Juve rimane però una squadra fortissima. Nel girone aveva fatto benissimo. Con la sua esperienza e qualità, credo che resti la favorita par la vittoria finale in Serie A”.

Come ha vissuto il derby di Roma?

“La particolarità del calcio italiano è quella di avere due grandi club che giocano nella stessa città. Ci sono diversi casi in Italia, mentre in Francia questa cosa non esiste. Per questo un derby in Italia è così importante. all’epoca dovevamo mettere per forza le cose in ordine, vincendo il derby”.

Le fanno piacere tutti questi attestati di stima da parte della tifoseria?

“Mi fanno piacere queste prove d’amore da parte della tifoseria romanista. E’ sicuramente una delle migliori al mondo, quando canta tutta allo stadio, non solo la Curva Sud. Mi auguro che possa vincere presto qualche trofeo, perché a Roma manca da troppo tempo. Non ho rimpianti, ma vincere un trofeo a Roma sarebbe stata davvero una cosa magica”.

Cosa le rimane della sua esperienza a Roma?

“Il primo derby ha sicuramente rappresentato un momento particolare. Mi ricordo l’esultanza a fine partita sotto la Curva Sud. E poi l’aver incontrato la mia compagna attuale Francesca. In più il potermi godere la città per tre anni in modo importante. Roma trasuda storia, e la cultura romana mi ha insegnato tanto”.

Come lavora sul mercato di solito?

“Ho sempre lavorato in modo collettivo. Il presidente per me ha l’ultima parola sul piano economico. A livello sportivo invece se hai un direttore sportivo di livello come Walter Sabatini è normale scambiarsi idee e opinioni sul mercato”.

Cosa pensa delle bandiere della Roma?

“A Roma ho avuto tanti giocatori legati alla storia giallorossa, come Totti, De Rossi e Florenzi. Erano talmente romanisti che dovevo calmarli prima di giocare il derby, perché per loro era una questione di vita o di morte. Per me allenarli è stata una fortuna. Non riesco a pensare alla Roma senza di loro. Spero che qualcuno nel club li possa sostituire. Penso soprattutto a Lorenzo PElelgrini, che ho fatto esordire io in Serie A”.

Perché è finita la sua avventura a Roma?

“Purtroppo il calcio è così. Non dipende solo da noi allenatori spesso. Il problema del calcio è che non c’è tempo. C’è un’ansia di risultati che ti fa dimenticare tutto quello di buono che è successo prima. Io ho sempre la valigia pronta. Non mi piace, anche perché non sempre cambiare allenatore aiuta, ma il calcio è fatto così. L’importante è potersi guardare allo specchio perché hai dato tutto per la tua squadra”.

Vorrebbe qualche giocatore della Roma al Lione?

“Sono contentissimo della mia rosa attuale al Lione, ma ovviamente nella Roma ci sono grandi giocatori. Speravo di poter affrontare la Roma, però non è ancora successo”.

Che rapporto ha con Balotelli?

“Ho avuto un bel rapporto con Mario. E’ una bella persona, con sentimenti profondi. Si tratta di un giocatore di altissimo livello, con grandi mezzi individuali. Se non ha fatto una carriera ancora migliore, è perché probabilmente spesso ha sbagliato dei comportamenti. Sono contento però del rapporto che ho con lui e spero possa salvare il Brescia”.

De Rossi diventerà un grande allenatore?

“Mi dispiace non essere riuscito ad andare a trovarlo in Argentina. Peccato non abbia potuto chiudere la carriera con la Roma, ma ha fatto bene ad andare lì se voleva continuare. Per me diventerà un allenatore di grande livello, ma deve prima imparare il mestiere, per capire quali sono le cose importanti da fare quando si è in panchina. Un allenatore deve pensare a tutta la squadra, non a se stesso. Lui però lo faceva spesso già in campo. Sarebbe bello vederlo sulla panchina della Roma”.

Pensa che i tifosi della Juventus la fischieranno quando andrà a Torino per il ritorno della Champions?

“Un tifoso non deve essere per forza contro gli altri club. Serve rispetto. Quindi penso che tifare la tua squadra non vuol dire odiare o non avere rispetto per le altre. Spero che le cose cambino e di vedere un giorno i tifosi avversari andare insieme allo stadio”.

Cosa pensa della Roma senza Totti?

“Ho pianto come tutti guardando l’ultimo giorno del Capitano con la maglia della Roma. Lo stadio pieno era bellissimo. Non mi è piaciuto come è avvenuto il tutto però. Quando hai una bandiera del genere, devi rispettarla fino in fondo. Francesco meritava di essere trattato diversamente”.

Arriva anche il saluto di Gervinho: “Sei stato importante per la mia carriera. In bocca al lupo per tutto”.

“Lui è come un figlio per me. Sa che bel rapporto abbiamo. Lo saluto con affetto”.

Vedi tutti i commenti (3)

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

    Tutti i commenti

  1. grande mister !!!! torna sei ben accetto , se ti compravano un paio di giocatori in piu vincevamo pure lo scudetto

    1. Grande mister che è riuscito a farsi eliminare dallo Spezia e 7 a 1 col Bayer grande mister sisi

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...