´Franci a gamba tesa´: Le rivelazioni di John Elkann, le tabelle di SuperMario e… Niki Lauda

Redazione RN
17/03/2008 - 0:00

 
Sfottere il monumento Carletto Ancelotti è peccato grave, lo so. Ma, diamine, la par condicio è cosa e buona e giusta anche quando il tentativo è quello di sorridere con le parole che rotolano dietro al pallone. Aveva detto, Carletto: “Il (brutto) Milan di Empoli? Non ci sarà, quello non è nemmeno tornato a Milano”. Vero. E’ partito direttamente per Roma e ha fatto sfoggio di sé stesso per soli 180 secondi o giù di lì. Quelli che sono serviti a Mirko & Ludovico (ma sì alla romana, come Rudy era Rodolfo…) per ripiegarlo su se stesso e rispedirlo a Milano. Carletto pensava di aver detto una mezza banalità annunciando: “A Roma può succedere di tutto”.  Il fedelissimo Kakadze ci ha messo del suo e anche di più, per spianare la strada alle convinzioni dell’allenatore. Per la serie: parole che scottano e rivelazioni sconvolgenti, non si può non avere un moto di inquietudine quando John Elkann, vicepresidente Fiat e rampollo d’oro della nobile zebra, fa tremare i muri con la clamorosa esternazione: “L’obiettivo di tutti, tifosi è squadra è la Champions League”. Bum. Una volta partito John non si ferma più, regalando rivelazioni a mitraglia: “Buffon è il miglior portiere del mondo”, “La squadra si è battuta sempre spinta da Ranieri”, “Importante tornare alla vittoria”. Sì, sì, così, in un sol boccone. Roba da cardiotonico. Peccato non abbia detto: “Pippo Baudo è un grande professionista”, “Non ci sono più le mezze stagioni” e “Il mare della Sardegna è un’altra cosa”.
SuperMario Frick è uno che parla poco e segna abbastanza. Ora però, sarà il caso di rileggere alucue sue dichiarazioni pre-Reggina, alla luce delle quattro pere messe in bisaccia: “Stiamo vivendo un momento perfetto” e già qui Supermario se l’è tirata parecchio. La chiave comica gira nella toppa rileggendo un sublime: “A Reggio dura? Sì soprattutto per loro..”. Il trentaquattrenne attaccane senese, ha anche stilato una tabella: “Importante non perdere a Reggio e Catania, poi col Parma prendiamo tre punti”. Beretta l’ha presa (la tabella) e l’ha portata da un noto esorcista.  Anche Walter Novellino merita le nostre attenzioni dopo aver resuscitato il Cagliari. Sentite qua: “Voglio un Toro formica”, aveva detto. Se il senso era piccolo, talmente piccolo da essere quasi invisibile in campo, allora può dire di avere il formicaio, pardon, lo spogliatoio, dalla sua parte, unito e compatto. Inquieta quando, alla vigilia dei tre sganassoni in salsa sarda, dichiara: “Non è ancora il mio Toro, al momento stiamo esprimendo il 70% delle nostre potenzialità”. Le prossime avversarie si sfregano le mani. E Mister Gasperini, aficionado, del nostro modestissimo scaffale? Eccolo: “In trasferta abbiamo fatto cose importanti”. Vero, e Prandelli ringrazia sentitamente. E mister Reja? Una garanzia:“Contro la Juve vorrei vedere se abbiamo acquisito la giusta mentalità e soprattutto, niente errori in avvio”: I suoi l’hanno seguito, perché l’errore, lasciando Iaquinta solo come una lepre in un prato, l’hanno fatto alla fine. Il finalino, affettuoso, lo riserviamo a Niki Lauda: “Ferrari e Raikkonen favoritissimi”. No comment.

 
Paolo Franci

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