• La mamma di Zaniolo: “Ieri sera ho pianto. Spero che un giorno Nicolò possa vincere il Pallone d’Oro”

    Teresa Tonazzi
    19/11/2019 - 13:02

    Foto Getty
    La mamma di Zaniolo: “Ieri sera ho pianto. Spero che un giorno Nicolò possa vincere il Pallone d’Oro”

    ZANIOLO ROMA FRANCESCA COSTA – Nicolò Zaniolo ha trovato il suo primo gol in Nazionale contro l’Armenia nella gara di ieri sera, ed è arrivato anche a siglare una doppietta. Il numero 22 giallorosso ha celebrato correndo verso i tifosi. Anche la famiglia di Zaniolo ha festeggiato da casa. La mamma Francesca Costa ha anche rilasciato un’intervista a Rete Sport. Queste le sue dichiarazioni sul figlio.

    Le parole della mamma di Zaniolo

    La partita di ieri sera. 
    “Ero a casa dai miei genitori, il nonno è il suo primo tifoso e abbiamo visto la partita qui a casa. Non ci abituiamo mai a Nicolò, io che piangevo mentre mio marito urlava”.

    La maturazione. 
    “Nicolò è maturato molto, a volte forse prende troppi gialli. Non esce mai fa una vita tranquilla e a volte non sembra nemmeno un ventenne”.

    I sogni.
    “Ha i suoi sogni e per scaramanzia non li dice a nessuno. Io per lui spero che un giorno vinca il Pallone d’Oro, ma per il momento vive alla giornata. Nicolò non ha mai avuto problemi con la Roma, e il baciare la maglia è stato un modo per ringraziare i tifosi. I tatuaggi che ha sono per la sua famiglia e ai suoi affetti. Spero che continui così con la sua umiltà e semplicità”.

    I compagni più esperti l’hanno preso sotto la loro ala.
    “Sono contenta che continui così, la sua umiltà traspare e lo vedono anche i compagni”.

    La patente non l’ha ancora presa.
    “Glielo dico da quando ha 18 anni, ha sempre rinviato. Preferirei che avesse la sua indipendenza, non ha tanta voglia di studiare, figuriamoci imparare i segnali… Pensa sia una cosa proibitiva”.

    Meglio che pensi solo al calcio…
    “Io voglio la sua serenità, se a lui va bene che io lo accompagni sono felice. Se lui è contento e tranquillo io sono felice con lui”.

    Sui cori contro di te.
    “Io a parte il derby contro la Lazio, non li ho visti personalmente ma me li mandano su Instagram. L’ultima volta è stato il caso del Parma e me l’hanno fatto notare. Non è una questione di sfottò, a quel punto vuoi offendermi perché me li mandi personalmente, non è una cosa legata al calcio. Ci sono tanti ragazzini che mi scrivono cose bruttissime e pesanti. Come se mia figlia scrivesse di tutto al padre di un ragazzo più famoso. Cosa faranno quando saranno grandi se hanno questi esempi da chi canta allo stadio e si sente giustificato a farlo? A me dà fastidio quando mi dicono che voglio mettermi in mostra grazie a mio figlio. Mi dà fastidio che dicono sia una cosa sempre successa, ma altre mamme stavano zitte. Non è giusto che tutto sia giustificato, non è una cosa positiva”.

    Ora è più facile raggiungere le persone sui social.
    “A me non interessa quello che mi scrivono, rimangono cose fini a se stesse. Non leggo più sul web commenti contro di me o Nicolò, né i positivi né i negativi. Ma arrivano sul mio account”.




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