Fonseca smentito: no Dzeko, no gol

EDITORIALE – Dopo un primo tempo soporifero, comprensibile per i 32 gradi del Meazza, e in cui tuttavia a far la partita è stata soprattutto la Roma, che ha giocato con ordine, difeso con attenzione – grazie anche a un Milan stitico che il suo primo tiro lo ha scagliato al 26’, – proposto con lucidità, la squadra di Paulo Fonseca ha dovuto arrendersi al ritorno dei rossoneri di Stefano Pioli.

Passo falso

Uno stop che costa tre punti pesanti nella corsa a un piazzamento Champions, che la Roma non può permettersi. Il turno over salva-fatiche programmato dal tecnico portoghese non elargisce i frutti sperati.  Nel primo tempo i giallorossi hanno giocato una buona partita, con personalità e voglia. L’intervallo ha restituito invece una squadra col fiato corto e idee confuse. I cambi ordinati dal mister non hanno cambiato il corso delle vicende che hanno portato al gol di Rebic prima e al rigore realizzato da Calhanoglu, dopo un errore di Smalling che fino al quel momento era stato pressoché il migliore in campo per i capitolini.

Dzeko-dipendente

Contro la Sampdoria la vittoria in rimonta è arrivata con la fantastica doppietta di Edin Dzeko. A San Siro il bosniaco ha fallito una chance di testa nel primo tempo che, alla fine dei giochi, ha pesato come un macigno sul risultato. Si è vero, non è stata una gara emozionante nel complesso, ma la squadra di Fonseca è apparsa molto stanca e incapace di costruire reali occasioni da gol. L’uscita anticipata del bomber giallorosso dal rettangolo di gioco ha chiuso poi ogni speranza di provare a infastidire Donnarumma e compagni. Smentendo quello che neanche 24 ore prima il tecnico portoghese aveva tenuto a sottolineare nella conferenza stampa di vigilia: “Non dipendiamo da Dzeko, siamo tutti importanti”.

GSpin