• Feyenoord-Roma. La testimonianza di un tifoso: “E’ stato un vero e proprio sequestro”

    26/02/2015 - 19:08

    NOTIZIE AS ROMA – “Una situazione surreale qui a Rotterdam: sono partito da Roma con un volo charter insieme ad un centinaio di tifosi giallorossi e sono atterrato ad Amsterdam intorno alle 11:00. Da qui siamo stati prelevati sotto le scalette dell’aereo dalle forze dell’ordine locali e ci hanno fatto salire su due pullman. Lungo il tragitto ci hanno fatto scendere in una foresta dispersa nel nulla, hanno perquisito i nostri bagagli, ci hanno fotografato con un documento in mano, siamo stati perquisiti senza rispetto di alcun diritto civile. Questa la testimonianza di un tifoso della Roma intervenuto poco fai ai microfoni di 1927 sui 101.5 di Centro Suono Sport, sul sequestro subito da un centinaio di tifosi giallorossi questa mattina a Rotterdam: “Risaliti sul pullman, dopo aver subito delle vergognose restrizioni alla nostra libertà personale, ci hanno comunicato che ci avrebbero scortati fino alla Fan Zone di Rotterdam, organizzata presso il vecchio porto. Invece ci hanno scortati dinanzi alla caserma della polizia, che si trova a poche centinaia di metri dallo stadio del Feyenoord. Ci hanno tenuti per circa un’ora sul pullman, senza permetterci di scendere. Poi ci hanno intimato di entrare in caserma, senza motivo, dopo esser stati già schedati in precedenza. Alcuni poliziotti ci hanno addirittura riferito che avevano ricevuto l’ordine che non saremmo potuti proprio entrare a Rotterdam. Ci hanno minacciato di arrestarci. Ora ci troviamo dentro un garage limitrofo alle caserme e ci hanno fornito dei panini e dell’acqua, oltre a dei bagni chimici. Siamo reclusi in questo garage, senza possibilità di uscire con la polizia che ci controlla al di là dei cancelli. Non sappiamo se verremo scortati allo stadio. I ragazzi qui sono tutti tranquilli e fortunatamente non c’è stata alcuna reazione a questo vero e proprio sequestro che dura dalle 11:35 di questa mattinaAbbiamo contattato il consolato italiano qui a Rotterdam, e un funzionario ci ha fatto sapere che si sarebbero presi cura di questa situazione. Abbiamo anche contattato alcuni rappresentanti del Comune”.

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