Ferrero shock: “Di Coronavirus non si muore. Il tampone? Gli scienziati possono metterselo da qualche altra parte”
FERRERO INTERVISTA CORONAVIRUS – Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è stato intervistato da Radio Capital ed ha parlato anche dell’apertura degli stadi in Italia e dell’emergenza Coronavirus. Queste le sue parole: “Di coronavirus non si muore, rispettiamo la malattia ma non enfatizziamo. Non ci inventiamo cose che non esistono. Gli stadi possono restare aperti al 30%. Gli scienziati vanno in televisione e ognuno dice qualcosa di diverso. Il tampone? Gli scienziati possono metterselo da qualche altra parte. L’incertezza uccide le menti delle persone. Tra un po’ chiuderemo gli ospedali per il corpo e riempiremo quelli per la testa. Io sono stato costretto a chiudere i cinema, ora tutti questi problemi con il calcio. Così fermano la vita“.
Vedi tutti i commenti (4)
Tutti i commenti
stupido è quel che dice lo stupido
La mamma dei cretini è sempre incinta
io mi baso su criteri geometrici .. se in uno stadi 16 persone stanno in circa 20 mq su 4 file di sedie, ne devi eliminare il 75% e devi lasciare 4 persone con la mascherina a spendere bollicine e urla e sospiri in quei circa 20 m2 di superficie .. quindi, matematicamente, lo stadio, potrebbe essere considerato a norma e quindi sicuro, con il 25% degli spettatori .. no 30% .. no 10 % ma 25% di 16 persone , ossia 4 spettatori, e’ il numero che soddisfa la Matematica e la Geometria nello Spazio ..
Mettete Ferrero in uno dei suoi cinema e fategli vedere i camion militari che portavano le salme ai cimiteri. Purtroppo pure i pagliacci hanno diritto di parlare.