• CARINA: “L’ambiente è l’alibi dei perdenti”, FELICI: “Infortuni? Non si può parlare di sfortuna”

    Redazione RN
    05/10/2019 - 13:12

    CARINA: “L’ambiente è l’alibi dei perdenti”, FELICI: “Infortuni? Non si può parlare di sfortuna”

    SENTI CHI PARLA ALLE RADIO – La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.

    Piero Torri a Tele Radio Stereo: “E’ complicato trovare un punto d’equilibrio per questa squadra. Siamo all’inizio del percorso, ma il campionato non aspetta. Mi aspetto una crescita dal punto di vista del gioco, la Roma è compassata, è ruminante, quasi volutamente lenta quando non lo capisco. L’unico che ti dà uno strappo è Zaniolo. Questo gioco dominante non l’ho visto, anche se davanti c’è Dzeko. Poi se cambi 8 giocatori in una partita non è solo problema di squadra ma anche di singoli. Soprattutto se ne cambi 8, che magari si presentano nel sottopassaggio prima della partita, o si sono visti in allenamento, che non è mai la stessa cosa. Io non credo che Kalinic sia quello insufficiente che abbiamo visto in Austria. In una squadra che non si conosce, Kalinic fa maggior fatica, oltre al fatto che non sta bene. Anche se comunque non si è mai visto, se non per una ciabattata. E’ un problema, se Dzeko si deve riposare…”

    Gianluca Lengua Radio Radio Pomeriggio: “Ci sono personaggi del nostro mondo che pensano che l’ambiente di Roma possa incidere sui risultati. E’ un alibi da dare al club, che da 11 anni non porta a casa un trofeo. Spero che le cose siano cambiate, che si guardi di più in casa propria e si provi a risolvere i problemi. Le rivoluzioni ci sono state, ma spero non si dia più la colpa ai giornali. E mi auguro di non ascoltare mai più dichiarazioni come quelle di Pallotta sulle radio. Quella col Cagliari è una partita complicata, loro hanno un solo punto in meno della Roma. E mi aspetto un Nainggolan arrabbiato. Lo stadio è una necessità per il futuro della Roma, che altrimenti si ritroverà a essere una squadretta a livello europeo e non potrà competere con squadre più forti, salvo che non arrivi una proprietà più ricca”.

    Stefano Carina a Radio Radio Pomeriggio: “L’ambiente è sempre l’alibi dei perdenti. Quando non si ottengono dei risultati si mette in mezzo l’ambiente. Io vi inviterei a vedere un Benfica-Porto, un Flamengo-Fluminense, lì i tifosi li vanno a cercare a casa. Quando sento parlare di ambiente viene da sorridere. Su Fonseca ho un pregiudizio positivo, gli auguro di non cambiare mai, dice quello che pensa, a Roma non siamo abituati. Anche Di Francesco lo faceva, ma è durato poco. Il Cagliari è una buona squadra, ma anche loro hanno defezioni molto importanti: manca Cragno, Nainggolan è rientrato da poco e anche Pavoletti non c’è. Penso che sarà Veretout a fare il trequartista, ma è una partita da vincere. La Roma avrebbe poi una settimana per recuperare gli infortunati e cominciare un ciclo di partite importanti con le milanesi, il Torino e il Napoli. Il Cagliari ha un animo argentino, non leva mai la gamba, ma ha il punto debole nella difesa. Se la Roma vuole ambire al quarto posto deve vincere. Solitamente quando Nainggolan affronta una ex non fa mai grandi partite, quando vuole dimostrare qualcosa difficilmente incide. I problemi potrebbero arrivare dagli inserimenti di Castro e dalla velocità di Simeone. E’ una partita ostica, ma se la Roma deve arrivare quarta queste partite le deve vincere, non c’è ‘ma’ o ‘però’. Mi dà l’idea che la Roma quando affronta squadre di medio-bassa classifica la partita la porta a casa in qualche modo. Ha avuto più difficoltà quando si è alzata l’asticella, vedi Lazio e Atalanta”.

    Guido D’Ubaldo a Radio Radio Pomeriggio: “I giocatori della Roma sono dei professionisti, non ci sono manifestazioni d’affetto o di sudditanza. Fonseca ha smentito un luogo comune a Roma, come il fatto che non si ottengano risultati per colpa dell’ambiente. La Roma deve trovare ancora intensità, ce l’ha a intermittenza. Con il Wolfsberger è stata giocata sottotono, in particolare Pastore da cui Fonseca si aspettava molto e invece ha deluso ancora”.

    Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Si deve trovare una soluzione a tutti questi infortuni, fossi nella Roma farei un’indagine attenta e accurata. Zappacosta non aveva una cartella clinica particolarmente critica. Brutta botta. Il fatto che si facciano male in allenamento mi lascia perplesso. Non posso azzardare ipotesi, però alla sfortuna non mi ci voglio attaccare. Quando gli episodi sono così tanti parlare di sfortuna è patetico”.

    Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Infortuni? Non si può più parlare di coincidenze, è paradossale. Cerchiamo di capire il motivo. Molti dicevano si trattasse dei carichi di lavoro troppo pesanti o dei campi di Trigoria. Molto dipende dal tipo di preparazione e dagli allenamenti. Fatto sta che la Roma oggi si trova senza 6 giocatori importanti”.

    Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Quello di ieri era un allenamento blando, non può essere un caso… durante ogni partita ho paura per gli infortuni. Santon? Fonseca lo ha fatto giocare proprio quando non poteva farne a meno. Spinazzola ha già rinnovato il contratto, in questo modo ridividi le spese su 4 anni. Il bilancio? Il costo del personale è aumentato per fare un quarto rispetto all’anno precedente… Il problema è che l’anno scorso la Roma ha solo comprato giocatori a titolo definitivo, nessun prestito. Con Petrachi si è tornati ai prestiti che comunque aiutano. Kalinic non è tanto un finalizzatore, aiuta più la squadra a salire. Ora però non ha fatto né uno né l’altro, l’ha sempre passata al portiere. Non si può giudicare da una partita”.

    Marione a Centro Suono Sport: “Domani si affronta il Cagliari in casa. Si è rotto definitivamente Zappacosta, che si era già infortunato. A Roma non siamo schiavi del risultato, ma delle stupidaggini che scrivono i giornali. Tutti i campi hanno peculiarità, solo a Roma ci sono questi problemi relativi agli infortuni? È il terreno di casa tua? Si fanno male tutti, è un continuo. Secondo me sarebbe stato importante come laterale, non è affatto scarso. Florenzi ha la febbre alta, quindi non si sa se gioca. Non ci saranno Pellegrini, Zappacosta, Mkhitaryan, Florenzi… “.

    Furio Focolari a Radio Radio Mattino: “Penso che la Roma possa fare risultato se giocano i migliori, ma ci sono tante assenze. Mancano Pellegrini e Mkhitaryan, sarà una partita difficile. Può vincere, ma il pareggio è dietro all’angolo”.

    Guido D’Ubaldo a Radio Radio Mattino: “Ieri c’è stata un’attesa di 2 ore perchè la Roma ha dovuto chiedere al Chelsea di poter far operare Zappacosta a Villa Stuart. Sarebbe potuto tornare in Inghilterra a gennaio, ma questo ‘pericolo’ è scongiurato. Quello degli infortuni è un problema con cui la Roma ormai ha a che fare da anni. Il medico dello scorso anno è stato bruscamente allontanato, né è arrivato un altro, Manara. A Trigoria c’è un radiologo per fare subito una valutazione sugli infortuni. Lo scorso anno sono arrivati anche esperti del Real Madrid per valutare i campi: uno è già stato rizollato, poi passeranno agli altri. Sono state prese tutte le accortezze necessarie, Fonseca ha anche ridotto molto i carichi di lavoro. La formazione è ancora di emergenza: torna Pau Lopez, Santon è in vantaggio su Spinazzola, la coppia centrare dovrebbe essere Smalling-Mancini, poi Kolarov, Cristante e Diawara. Nel ruolo di trequartista dovrebbe giocare Veretout.

    Franco Melli a Radio Radio Mattino: “Infortuni? Non resta che fare un pellegrinaggio. Il numero è esorbitante, l’anno scorso è stato un ospedale e se continua così batterà anche il record. Può battere il Cagliari se giocherà con furore agonistico. Deve sperare che gli avversari non continuino a dimostrare che li abbiamo sottovalutati, anche se manca il loro bomber. Questa è una Roma che incespica e la squadra di Maran è una squadra ‘scivolosa’, temo la sua forza corale. Alla Roma serve una buona prestazione di squadra. Zaniolo deve fare di più, essere determinante”.

    Nando Orsi a Radio Radio Mattino: “Zappacosta? Possiamo aprire un dibattito, ma è più sfiga che altro. Ho visto un Cagliari che gioca bene, ma la Roma deve dare un segnale anche se in emergenza. Deve fare una partita diversa, d’attacco. Deve vincere, avere la sua personalità, non vedo altre strade in questo momento. C’è bisogno di un’accelerata, mi aspetto una vittoria”.

    Roberto Pruzzo a Radio Radio Mattino: “Zappacosta? In questi casi i proprietari del cartellino si dovrebbero preoccupare. Magari la riabilitazione la farà nella sua squadra di appartenenza. Gli infortuni fanno parte del gioco, ma forse la Roma sta esagerando. Arrivano giocatori non in forma e quando si sollecitano si fanno male, non succede solo alla Roma. Zappacosta si era già infortunato, quando prendi un giocatore all’ultimo momento può capitare. A dispetto del gioco espresso la Roma ha una buona classifica. Deve affrontare la sfida col piglio giusto, se gioca come giovedì perde, spero non abbiano lo stesso atteggiamento. Zaniolo? Se ha spazio davanti può sviluppare al meglio le sue caratteristiche. Alla Roma serve un’identità di squadra che ancora non c’è, Fonseca deve dare definizione alla squadra”.

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    1. Fonseca sta facendo quello che può, tra giocatori che tra loro non si conoscono, tra infortuni continui e qualche giocatore troppo mediocre in squadra, vedi Santon, Pastore, Jesus. Abbiamo out Under, Perotti, Pellegrini, Mhkitarian, Florenzi, Zappacosta, come fai a pretendere che la squadra sia competitiva? Non fai in tempo a insegnargli meccanismi di gioco nuovi, cosa che prevede tempo,e si spaccano uno dietro l’altro, la situazione è questa. Se si trova la quadra sugli infortuni e non si smonta la squadra ogni anno forse si può sperare in una crescita ma così ragazzi miei è dura, è sempre un tirare a campare

    2. sbollito il pareggio. mi preoccupa l’atteggiamento di squadra: sembra accontentarsi fin troppo di giocare a ritmi bassi (anche col Lecce, e allora non era solo il caldo ma un modus che va cambiato quanto prima), e non vedo mai i movimenti dei giocatori a creare il passaggio, aspettano fermi e ricevuta palla provano a far qualcosa, risultando troppo spesso già marcati. fortuna che nelle dichiarazioni della vigilia dicevano di tenerci all’Eiropa e qualcuno ha parlato di voglia di vincere. sui singoli, Kalinic è inguardabile, come detto fin dal suo arrivo, un morto de sonno, e sostituire Schick con uno che dorme di più non l’ho capito; Pastore lontano parente di un giocatore, ha quei piedi li, ma andrebbe dato via quanto prima, meglio dar spazio e minuti ad Antonucci e Riccardi

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