• FACCIA A FACCIA. Pizarro-Giacomazzi

    03/03/2011 - 19:21

    FACCIA A FACCIA, PIZARRO-GIACOMAZZI – Lecce-Roma propone la sfida fra due centrocampisti sudamericani che tornano a disposizione delle proprie squadre. Due leader anche a livello caratteriale, punti di riferimento anche per i compagni. Prima di essere guide, però, ne hanno fatta di strada e non sempre il loro percorso è stato in discesa.

    DAL NUOVO AL VECCHIO CONTINENTE –
    Passano due anni tra la venuta al mondo di Guillermo Giacomazzi (Montevideo, 21 novembre 1977) e quella di David Marcelo Pizarro Cortes (Valparaiso, 11 settembre 1979), ma per entrambi l’anno della svolta a livello calcistico è il 1997. In quell’anno, infatti, il cileno lascia  il Capoulican, squadra della sua città, per i Santiago Wanderers, mentre l’uruguaiano fa il suo esordio in Campionato con il Bella Vista, team con il quale si mette in mostra fino a meritarsi la prestigiosa maglia del Penarol nel 1999. Proprio in quell’anno Pizarro partecipa al Campionato sudamericano Under-20 in Argentina e viene notato dall’Udinese che decide di metterlo sotto contratto. Non riesce subito ad ambientarsi e trova poco pazio sotto la gestione Hodgson. Sceglie dunque di tornare per qualche mese in Patria all’Universidad de Chile, poi nel 2002 la definitiva maturazione: si sente pronto per diventare indispensabile in bianconero. Negli stessi mesi Giacomazzi impressiona l’allora direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino e con il connazionale Chevanton raggiunge l’Italia. Il suo esordio in Serie A è datato 26 agosto 2001.

    CRESCITA –
    La nuova avventura di Pizarro all’Udinese coincide con quella di Luciano Spalletti. E’ l’uomo di riferimento del tecnico di Certaldo e passato dal ruolo di trequartista a quello di regista, diventa per tutti il ‘Pek’, dallo spagnolo ‘Pequeno’ (piccolo), centrocampista dalla statura non proprio da corazziere, ma dalla eccezionale visione di gioco. E’ soprattutto grazie alla magica accoppiata Spalletti-Pizarro che l’Udinese centra uno storico quarto posto e la qualificazione ai preliminari di Champions nel 2005. Poi le strade del tecnico e del cileno si dividono, ma solo per un anno. L’allenatore approda alla Roma, il centrocampista all’Inter. In nerazzurro, però, non trova la sua dimensione e dopo vari tira e molla, approda in giallorosso nell’agosto 2006. Intanto Giacomazzi si identifica sempre più con i giallorossi pugliesi. E’ uno dei protagonisti dell’incredibile Lecce di Zeman, è il cuore della squadra, realizza gol straordinari. Poi, però, arrivano gli infortuni. Rientra solo alla fine della stagione 2005-2006 e non riesce a salvare il team salentino dall’inevitabile retrocessione in Serie B. La stagione successiva decide di declinare un invito dall’Inghilterra (dal Bolton)ed inizia l’ennesima stagione in giallorosso e questa volta con la fascia da Capitano al braccio. A gennaio, però, sceglie di riprovare l’avventura nella massima serie. Dopo 5 campionati e mezzo, 156 (+ 8 in Coppa Italia) presenze e 25 gol, Giacomazzi va in prestito al Palermo, ma è solo un arrivederci.

    NUOVA VITA – L’avventura di Pizarro alla Roma comincia subito con un successo. Vince la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana e l’anno dopo è ancora Coppa nazionale e scudetto sfiorato. Il cileno trova la sua posizione naturale accanto a De Rossi nel 4-2-3-1 spallettiano anche se, nei primi anni capitolini, deve spesso ldividersi la scena con Aquilani. Poi l’addio di Spalletti (e del centrocampista di Montesacro), con il Pek che diventadamentale per Ranieri. Almeno nella prima stagione del tecnico di San Saba sulla panchina della Roma. Poi la continuità viene meno – per motivi vari – nel secondo anno. Il cileno durante la pausa natalizia si ferma a lungo per curare la condrite che da tempo lo attanaglia e il suo rientro viene più volte rinviato. Poi l’arrivo di Montella in panchina. Per il tecnico di Pomigliano d’Arco, il cileno è essenziale. Dopo una lunga assenza torna per 90 minuti contro il Bologna, quindi si infortuna al ginocchio destro in occasione di Roma-Parma. Sembra il prologo diun nuovo lungo stop. E invece, basta qualche ora di riposo. Il Pek corre già verso Lecce. E a Lecce corre di nuovo anche Giacomazzi che non riesce a ‘sfondare’ prima con il Palermo e poi all’Empoli dove si trasferisce in prestito nella stagione 2007/2008. Dal campionato successivo torna quindi in Puglia, diventa il giocatore con più presenze in A del Lecce e si riprende la fascia da Capitano. Va in B e aiuta i salentini a risalire nella massima serie. A lui l’onore di alzare al cielo la Coppa Ali della Vittoria, premio per la prima classificata nella serie cadetta. In questa stagione totalizza 21 presenze con la maglia giallorossa ed ora, dopo due giornate di squalifica, rimediate per proteste nella gara con il Catania, torna disposizione di Di Canio per la  sfida del ‘Via del Mare’ contro la Roma.

    Claudia  Fraschetti

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