• FACCIA A FACCIA. Perrotta-Culio

    05/12/2010 - 0:00

     
    La Roma che ha già la testa a Cluj spera di poter tornare a contare su uno degli uomini della sua rosa che hanno più esperienza in campo internazionale: Simone Perrotta. Nell’ultima gara del girone E di Champions, la Roma potrebbe ritrovarsi di fronte un altro centrocampista dalle doti offensive, uno che è stato il suo incubo due anni fa: Emmanuel Juan Culio.
     
    LE ORIGINI – Simone Perrotta nasce ad Ashton-under-Lyne (nella contea di Greater Manchester, in Inghilterra) il 17 settembre 1977. Dopo 5 anni passati Oltremanica si trasferisce a Cerisano, in Calabria, nel paese di origine dei genitori. Nasce subito in lui la passione per il calcio. Gioca nel Cerisano, nel Castrolibero fino a quando, a 13 anni, viene notato dagli osservatori della Reggina. Intanto prende forma la storia di Juan Emmanuel Culio. Il centrocampista oggi al Cluj nasce a Mercedes, località nella provincia di Buenos Aires, Argentina, il 30 agosto del 1983. Trascorre la gioventù calcistica nel Flandria, squadra tra le cui fila fa il suo esordio da professionista.
     
    ESORDI – Il giovane Simone si trasferisce, quindi, a Reggio Calabria, dove, nonostante le difficoltà legate mancanza della famiglia, riesce a guadagnarsi la stima di tutti i tecnici del vivaio granata, giocando con continuità dai Giovanissimi alla Primavera. Il 10 settembre 1995 fa il suo esordio in Serie B con la Reggina e nel campionato successivo segna il suo primo gol da professionista. Le belle prestazioni gli valgono la convocazione nell’Under-21 di Serie B e le attenzioni dei dirigenti della Juventus che lo portano a Torino nel 1998. Accanto a tanti campioni, però, Perrotta collezione solo 5 presenze in Campionato, ma riesce ad esordire in Champions League. L’anno dopo quindi passa la Bari, prima in prestito poi in comproprietà, fino all’acquisizione a titolo definitivo da parte della società biancorossa, dove rimane fino al 2001, collezionando 56 presenze in Campionato ed una in Coppa Italia. Anche Culio, all’inizio, deve faticare un po’. Dopo il passaggio all’Almagro, gioca più di una buona partita ed impressiona l’Independiente, che lo tessera nel 2005. Il giovane centrocampista però, a causa di un infortunio, resta ai margini della squadra e non convince il tecnico Julio Falcioni. Passa allora al Racing nel 2006, ma anche nel club di Avellaneda non riesce a trovare spazio. La squadra cilena de La Serena sembra l’ultima opportunità, ma è lì che Culio diventa un centrocampista di spessore e un idolo.
     
    L’ESPLOSIONE – Simone Perrotta diventa, accanto a Corini, il cuore pulsante del Chievo dei Miracoli guidato da Delneri. Dopo 100 presenze e 7 gol con i ‘Mussi volanti’ (dal 2001 al 2004) per il ragazzo di Ashtoncon il cuore a Cerisano, è l’ora del grande salto: la Roma. Il centrocampista passa in giallorosso nel 2004 e vive una stagione difficile, non convincendo appieno i tifosi. Alla fine dell’anno sono comunque 39 le presenze con la squadra capitolina, condite da tre reti; questo il biglietto da visita con cui si presenta a Luciano Spalletti, l’allenatore che lo cambia. Il  tecnico di Certaldo lo reinventa trequartista, mettendone in risalto anche la vena realizzativa. Alla fine della prima stagione spallettiana, Perrotta viene convocato da Lippi per i Mondiali di Germania, che vince, giocando tutte le partite del torneo e adattandosi al ruolo di esterno sinistro. L’anno dopo poi si conferma ad alti livelli mettendo a segno 13 reti in gillorosso. Anche Culio vive il suo momento d’oro in Cile e, nonostante le richieste di Colo Colo e Universidad de Chile, capisce che il momento giusto per tentare l’avventura in Europa.
     
    UNO CONTRO L’ALTRO – Simone Perrotta si conferma pedina importante anche sotto la gestione Ranieri. Il centrocampista è ormai uno dei cardini della Roma anche per l’importanza che riveste nello spogliatoio giallorosso. Non potrebbe essere altrimenti per un calciatore che ha fatto sentire costantemente il suo apporto al team capitolino negli ultimi sei anni durante i quali ha vinto 2 Coppe Italia ed una Supercoppa Italiana (in quel di Milano contro l’Inter; partita in cui è stato, però espulso prima di entrare in campo) con la Roma. Dalla Calabria continua a seguirlo amorevolmente papà Francesco, il quale, incollato a Roma Channel, segue ogni passo del suo ragazzo che oggi spera di tornare, dopo un infortunio, a disposizione di Ranieri per la gara di Champions contro il Cluj. Ad attenderlo ci potrebbe essere Culio, dal 2007 tra le fila della squadra romena. Il suo apporto è fondamentale per la vittoria dei primi titoli nella storia del Cluj: nel 2008 la squadra si aggiudica Campionato e Coppa di Romania e guadagna l’entrata in Champions League. Al suo debutto nella massima competizione europea per club, il 16 settembre di quell’anno,  Culio segna una doppietta proprio alla Roma, che era passata in vantaggio grazie ad una rete di Panucci. Nel frattempo vince ancora una Coppa ed un Campionato con il suo club e nella Champions 2010/2011 totalizza 5 presenze, 3 assist ed un gol (contro il B. Monaco). Ora c’è di nuovo la Roma. E, magari, Perrotta.
     
    Claudia Fraschetti

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