Sfida a distanza con Pau Lopez: Olsen incontra il suo erede. Lo spagnolo in cerca del 2° clean sheet in Serie A

Redazione RN
05/10/2019 - 12:35

Foto Getty
Sfida a distanza con Pau Lopez: Olsen incontra il suo erede. Lo spagnolo in cerca del 2° clean sheet in Serie A

FACCIA A FACCIA, PAU LOPEZ OLSEN – Dopo le grandi prestazioni corali della Roma nelle prime partite di questa stagione, la macchina Fonseca pare si sia inceppata. Con la sconfitta contro l’Atalanta, prima in questo campionato, i giallorossi non sono più riusciti ad esprimere del tutto il gioco propositivo che tanto ha fatto sperare i tifosi. Contro il Lecce è arrivata sì la vittoria, ma non la prestazione; i capitolini hanno sprecato tante occasioni e, in diversi momenti della gara, hanno anche lasciato grossi varchi tra le linee che hanno permesso le ripartenze del club salentino. Contro il Wolfsberger, avversaria del girone J di Europa League, la Roma non è riuscita ad andare oltre il pareggio. Sicuri del gol del vantaggio, i giallorossi hanno commesso troppi errori che hanno poi propiziato alla rete del pareggio. Fonseca deve riprendere in mano la sua squadra ma non sarà facile viste le tante assenze: ai già infortunati Under, Cetin e Perotti si aggiunge infatti Zappacosta, che in allenamento si è rotto il crociato, e Florenzi, alle prese con un attacco influenzale. I veri protagonisti di questa gara, però, saranno i portieri: il nuovo sfida l’usato.

Faccia a faccia: Pau Lopez

Pau Lopez cresce nelle giovanili dell’Espanyol e vi rimane per diversi anni fino a che viene girato in prestito al Tottenham. La stagione successiva rientra alla base e da qui arriva la cessione al Betis. In un solo anno ai biancoverdi dimostra molto e la Roma a fine campionato bussa alla porta del club andaluso: Petrachi lo porta nella Capitale per ben 23,5 milioni e sarà il portiere più costoso della storia del club romano. C’è anche da ricordare che, per averlo, il ds salentino ha rinunciato al 50% della futura rivendita di Sanabria. Nonostante il prezzo elevato, a Siviglia c’è chi si lamentava del contrario: per un portiere così decisivo e carismatico, il valore sarebbe dovuto essere ancora più alto. Il suo impatto con la Serie A non è stato forse come lo spagnolo avrebbe voluto: sebbene non abbia avuto responsabilità in nessuno dei gol subiti, il debutto con la maglia giallorossa dice 3-3 col Genoa. La difesa giallorossa, orfana di Kostas Manolas, non ha però aiutato. Smalling è arrivato l’ultimo giorno di mercato e ha subito riportato un affaticamento al polpaccio che gli ha fatto saltare le prime gare. Mancini ha impiegato qualche giorno in più per poter acquisire le idee di mister Fonseca e quindi essere schierato titolare. L’incertezza del reparto difensivo ha fatto incassare al portiere diversi gol: in 6 gare di campionato le reti subite sono 9. In una sola occasione, contro il Lecce, Pau Lopez ha potuto dichiarare clean sheet. In Europa League i numeri sono totalmente a favore dello spagnolo: in una partita giocata (quella col Wolfsberger ha lasciato il posto a Mirante) non ha preso nessun gol, complice anche un’ottima prestazione della squadra che ha rifilato ai turchi dei Basaksehir un sonoro 4-0. Ma i tifosi giallorossi possono già ammirare le sue parate, che in più di un’occasione hanno salvato il risultato (vedi col Bologna su Soriano e contro la Lazio su Correa). L’avventura con la Roma è solo all’inizio, ma Pau Lopez ha già tanto da dire.

Faccia a faccia: Robin Olsen

Quello di Robin Olsen è un nome conosciuto nella Capitale: dopo la cessione di Alisson al Liverpool, Monchi ha individuato nello svedese la scommessa giusta per la sua Roma. Arrivato tra le perplessità, il portiere era partito col piede giusto; in poche settimane aveva già imparato l’italiano e il lavoro con Savorani l’aveva fatto migliorare con i piedi. Prendendo in considerazione le stesse partite che Pau Lopez ha disputato con la Roma finora, i numeri a confronto con la scorsa stagione dello svedese sono quasi identici. Olsen infatti, in 6 gare di Serie A conta 9 gol subiti, esattamente come lo spagnolo. Quel che cambia sono i clean sheet: ben 2 a favore dell’ex Copenaghen. In questa stagione con i rossoblù invece le partite disputate sono solo 5, considerando che nella prima non è stato convocato poiché l’operazione di mercato è arrivata negli ultimi giorni a disposizione. In queste gare le reti incassate sono state solamente 5, quattro in meno di Pau Lopez (con una partita giocata in più). I risultati con il suo Cagliari sono esattamente speculari con quelli della Roma: da quando c’è lo svedese a difendere i pali, i sardi hanno portato a casa 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Olsen può contare inoltre sull’ottimo momento dei rossoblù. Come spesso succede, contro la Roma gli ex giallorossi fanno scintille. E il portiere spera che questa “maledizione” valga anche per lui, perché ha tanto da dimostrare. Olsen è infatti andato via dalla Capitale senza aver lasciato un bel ricordo, anzi la cessione è stata vista dai tifosi come una ‘liberazione’, considerato anche che Petrachi aveva già comprato da tempo Pau Lopez.

Claudia Belli

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