FACCIA A FACCIA. De Rossi-Hernanes

04/11/2010 - 0:00

 
Il derby, una sfida che fa battere migliaia di cuori. Per prepararci al meglio andiamo proprio lì, nel cuore del centrocampo. Domenica prossima alle 15, si troveranno uno di fronte all’altro il romano e romanista Daniele De Rossi, che, complice l’assenza di Francesco Totti, indosserà la fascia da Capitano, ed  il neofita Hernanes, detto ‘Il Profeta’, vero protagonista dell’inizio di campionato biancoceleste. DE ROSSI – Non c’è niente da fare, non è una sfida come le altre, questa, per  il biondo centrocampista di Ostia. E non sembra che lui abbia problemi ad ammetterlo. De Rossi, infatti, sbandiera con orgoglio la sua fede romanista da 27 anni, praticamente da quel 24 luglio del 1983 in cui – fortunatamente per tifosi ed appassionati di calcio – è venuto al mondo. La stracittadina è la gara più speciale per un romano e lui la sente. Immaginiamo nel suo stomaco quel bruciore che ogni vero romanista prova alla vigilia di questa sfida, quella sensazione che a Capitan Futuro esplode nella vena del collo nel momento dell’apoteosi. Daniele De Rossi, che ha esordito in Serie A in Como-Roma 2-0 del 25 gennaio 2003, ha vissuto il  suo primo derby in campo il 9 novembre di quell’anno. Allora ventenne, sostituì Cassano al 38′ del secondo tempo di quel Roma-Lazio che terminò 2-0, rete memorabile di tacco di Mancini e tiro assassino di Emerson. Proprio in occasione della seconda marcatura, De Rossi si scaraventò, con il resto della squadra, sotto la Curva Sud e cominciò a battere con la mano destra contro il plexiglas che divideva il gruppo dei calciatori in festa dai tifosi impazziti di gioia. Nei giorni a seguire, Capitan Futuro indossò una vistosa fasciatura proprio a quella mano, probabilmente un’eredità di quell’esultanza; quel gesto lo avvicinò ancora di più ai tifosi, o meglio, fece capire che in campo c’era uno di loro. De Rossi tornò in campo in un derby più di un anno dopo, il 6 gennaio 2005 (finì 3-1 per la Lazio) e, da lì in poi, non saltò più una stracittadina. La ‘sua prima vittoria’ arrivò il 26 febbraio del 2006 nell’indimenticabile Lazio-Roma 0-2, quello, per intenderci, delle 11 vittorie consecutive. In quell’occasione, con Totti out perché appena operato dopo il fallo di Vanigli, recitò la parte del leone insieme ad Aquilani, autore del secondo gol dopo il vantaggio di Taddei. Il ragazzo di Ostia è stato protagonista di altri 4 successi dei giallorossi contro la Lazio. Parliamo del 3-2 del 31 ottobre 2007 (gol romanisti di Vucinic, Mancini e Perrotta), dell’1-0 targato J. Baptista del 16 novembre 2001, del trionfo con gol di Cassetti del 6 dicembre del 2009, ma anche dell’1-2 dello scorso aprile, quando la doppietta di Vucinic ribaltò un risultato che pendeva dal lato biancoceleste dopo il vantaggio di Rocchi. I gol della vittoria, però, De Rossi, al fianco di Totti, li vide dalla panchina. Ranieri aveva, infatti, scelto di sostituire i due romani, che, forse sentendo troppo la partita, non stavano rendendo al meglio. Una sola rete per Capitan Futuro nella stracittadina, la seconda marcatura romanista nel Lazio-Roma 4-2 dell’11 aprile 2009. In quella partita, disputata 5 giorni dopo il catastrofico terremoto in Abruzzo, De Rossi mise a segno un gol di testa in un’atmosfera surreale e con una Roma in bambola. Lui, però, correndo verso il centro del campo per riprendere in fretta il gioco, non dimenticò di esultare da tifoso, a pugni stretti. Ora prova a prendere in braccio la sua Roma e a portarla alla svolta della sua stagione. HERNANES – Anderson Hernanes De Carvalho Andrade Lima è un calciatore brasilano, nato a Recife il 29 maggio del 1985. Arrivato alla Lazio nell’ultima finestra di calciomercato, ha vissuto gran parte della sua giovane carriera al San Paolo del quale è entrato a far parte nel 2001, partendo dal settore giovanile. Dopo il prestito al Santo André del 2006, la squadra ‘Tricolor’ ha deciso di puntare di nuovo su questo regista anche grazie al quale si aggiudicherà due campionati brasiliani, nel 2007 e nel 2008. Proprio quelle due splendide annate gli sono valse 2 Bola de Prata (riconoscimento della rivista Placar ai migliori 11 del Campionato) ed il titolo di miglior giocatore del campionato nel 2008, anno in cui ha conquistato anche il bronzo olimpico con la Seleçao. Il suo passaggio alla Lazio, per 13,5 milini di euro,  è stato ufficializzato il 6 agosto 2010, all’indomani dell’eliminazione del San Paolo dalla Coppa Libertadores. Ha detto di ‘essere andato via dal Brasile al momento giusto, preparato per vincere in Europa.’.Con i biancocelesti ha giocato tutte le gare di Campionato, per un totale di 728 minuti. Anche due gol, per lui, in questa stagione: in Bari-Lazio 0-2 e, su rigore, in Lazio-Bologna 3-1. Il ‘Profeta’, già ribattezzato ‘Profe’ dai compagni, è pronto per diventare un leader anche in Nazionale. Prima c’è il derby, che ha detto di voler assolutamente vincere. La notte prima dividerà la stanza con Rocchi, che ha detto di volergli spiegare tutto sulla stracittadina. Poi se la dovrà vedere con De Rossi.
 
Claudia Fraschetti
 

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