FACCIA A FACCIA. Brighi-Marcolini

04/12/2010 - 0:00

 
Oggi alle 18,00 sarà Chievo Verona-Roma. Le due squadre vengono da una domenica particolare: i veneti non sono scesi in campo contro il Bologna per la copiosa nevicata che si è abbattuta sullo Stadio Dall’Ara; i capitolini sono crollati in Sicilia di fronte ad un Palermo arrembante. Chissà che il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri,  non decida, contro il Chievo, di dare un’opportunità a centrocampo a Matteo Brihghi, ex clivense (che il tecnico di San Saba aveva provato alla vigilia della partita del Barbera nel centrocampo titolare) anche vista la prestazione non esaltante di David Pizarro. Se così fosse, Brighi ritroverebbe davanti a sé Michele Marcolini, con il quale ha condiviso una stagione nella città di Romeo e Giulietta.
 
INIZI A TORINO- Matteo Brighi, classe 1981, cresce nel vivaio del Rimini, squadra della sua città, dove fa l’esordio nel calcio professionistico. Tra il 1998 ed il 2000 gioca, quindi, in serie C dove mette insieme 44 presenze e sette reti ed impressiona gli addetti ai lavori. Arriva l’occasione della vita: la Juventus, che, nella stagione 2000/2001, lo fa esordire in Serie A e gli fa collezionare 11 poresenze nella massima serie. Per il giovane Matteo, al quale è stato predetto un futuro tra i grandi del calcio italiano, è l’inizio di un lungo girovagare. In silenzio accetta il trasferimento al Bologna l’anno successivo, poi nella stagione 2002/2003 passa al Parma in comproprietà. Non ottiene i risultati sperati, però, e prova l’avventura a Brescia dove mette insieme 29 presenze ed un gol. Nel 2004, nell’ambito dell’affare che porta Emerson alla Juventus, viene ceduto a titolo definitivo alla Roma. Quell’anno i giallorossi puntano su De Rossi, Perrotta, Dacourt e Aquilani (appena rientrato da Trieste), così Brighi passa in prestito al Chievo Verona. A Torino ha provato il grande salto anche Michele Marcolini, classe ’75. Dopo la trafila nel Quiliano ed un anno nella Levante ‘C’ pugliese, il centrocampista di Savona entra nel vivaio del Torino e perde una finale Primavera nel 1994 contro la Juventus. Si trasferisce quindi al Sora, dove fa l’esordio in C1. Rimane nel frusinate fino al 1997, anno in cui passa al Bari, fa l’esordio in Serie A, ma, poi, dopo la retrocessione dei pugliesi nel 2001, gioca nella serie cadetta, ma con la maglia del Vicenza. Dal 2003 al 2006 è all’Atalanta, dove colleziona 108 presenze e mette a segno 12 reti.
 
DA CHIEVO IN POI – Nella prima stagione al Chievo, Matteo Brighi scende in campo 35 volte in Campionato (mettendo a segno un gol) ed una in Coppa Italia. Nel campionato 2005/2006, invece, diminuiscono le presenze, ma ‘aumentano’ i gol: veste la maglia gialloblu 26 volte in Serie A, ma segna 2 reti. Nell’ultima stagione clivense scopre la sua vena realizzativa: oltre a mettere insieme 3 presenze in Coppa Uefa ed una in Coppa Italia, ne colleziona 27 in Campionato, competizione nella quale va a segno 6 volte. Proprio in quel campionato ‘condivide’ il centrocampo con Michele Marcolini, che, nella stagione 2006/2007 scende in campo 25 volte e segna una rete. Il Chievo scivola in B e Matteo Brighi trova finalmente la sua occasione in giallorosso, mentre Marcolini resta in Veneto. Il centrocampista di Rimini, con la maglia giallorossa, lavora con abnegazione e si fa sempre trovare pronto. Segna la sua prima rete romanista contro l’Empoli, nella gara della sua prima volta da titolare. Il 26 novembre 2008, invece, segna i suoi primi due gol in Champions League contro il Cluj. Altra doppietta nella passata stagione, il 13 febbraio 2010, un giorno prima del suo ventinovesimo compleanno, contro il Palermo. Con la Roma mette insieme 93 presenze e 9 reti. Marcolini, invece, è ancora al Chievo con il quale è tornato in Serie A nel 2008. Con i gialloblu un totale di 130 presenze e 18 reti.
 
PERSONAGGI – Matteo Brighi è un ragazzo discreto e riservato, che non ha mai assunto atteggiamenti da ‘superstar’ nonostante la brillante carriera e il discreto numero di presenze in maglia azzurra. Gioca con l’Under 18, l’Under 20 e vince un campionato Europeo Under 21 sotto la direzione tecnica di Claudio Gentile. Quell’anno non viene chiamato per le Olimpiadi, ma Matteo ha già alle spalle l’esordio nella Nazionale Maggiore (il 21 agosto 2002 a soli 21 anni con Trapattoni in Italia-Slovenia 0-1). Dopo sette anni di assenza viene richiamato da Lippi, che lo impiega in tre occasioni. Come detto Brighi è un ragazzo tranquillo che ama viaggiare e leggere. In ritiro ha sempre con sé un libro e non dimentica mai i suoi inizi tanto da scrivere sul suo sito di ricordare come suo gol più bello quello che segnò da centrocampo quando giocava nei Pulcini della Polisportiva ‘La Resurrezione’. Noto è poi il suo legame con la famiglia: nelle domeniche libere va a vedere giocare i suoi fratelli. Non appare tanto distante da Brighi Michele Marcolini (3 pesenze in Under 18). Cresta rossa e viso simpatico sul sito del Chievo si descrive come un centrocampista molto duttile. Proprio nel video di presentazione colpisce la sua parlata composta a voce bassa, mentre l’attenzione si sposta sui tatuaggi che ha sulle spalle e che, timidamente, fuoriescono dalla canotta di allenamento. Brighi e Marcolini, due centrocampisti a cui non servono tante parole ma che si fanno sentire in campo.
 
Claudia Fraschetti

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