• Emergenza coronavirus, Spadafora: “Un piano di aiuti per lo sport”

    Alessandro Tagliaboschi
    12/03/2020 - 7:45

    Foto Getty
    Emergenza coronavirus, Spadafora: “Un piano di aiuti per lo sport”

    INTERVISTA SPADAFORA – Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per parlare dell’emergenza Coronavirus. Queste le sue parole.

    Il decreto firmato sabato e poi lo stop alle partite

    “Io dico che quella notte avevamo già considerato la possibilità di sospendere tutto, ma abbiamo preso la decisione di continuare a monitorare la situazione con l’aiuto del comitato tecnico-scientifico ora per ora. E quando abbiamo capito che quella sarebbe stata la strada più giusta abbiamo sperato che la Lega avesse un sussulto di dignità verso tutto il Paese, i tifosi, i calciatori. Chiedo di capire che ci sono circostanze in cui nessuno è immune, e bisogna avere la flessibilità necessaria per affrontare questi scenari. Flessibilità che non c’è stata. Perché, ripeto, la linea è stata dettata solo da ragioni economiche”.

    Le misure per aiutare il mondo del calcio

    “La prima cosa che voglio dire è che ciò che sarà deciso per tutto il Paese avrà ovviamente i suoi risvolti sullo sport e sul calcio. A tutti i livelli. Stiamo scrivendo le norme che saranno approvate nel consiglio dei ministri di domani. Sospensione di ritenute, contributi fiscali, premi. Che naturalmente aiuteranno anche il mondo del calcio. Rischio fallimento per le imprese del settore? Stiamo provvedendo alla sospensione delle bollette e dei canoni per i concessionari degli impianti pubblici. Stesso discorso per i mutui, naturalmente una cosa sono quelli concessi dall’Istituto per il Credito Sportivo, un’altra quelli di altre banche, ma contiamo su un provvedimento che possa comprendere tutto il comparto. Stiamo lavorando per estendere la cassa integrazione e prevedere un contributo per gli autonomi, i collaboratori e le partite iva. Ma ancora dobbiamo verificare i numeri”.

    La situazione europea

    “Ma qualsiasi decisione si prenda, lo si deve fare tutti insieme, i Paesi e l’Uefa. L’Europa deve fare l’Europa anche nel calcio e nello sport. Contatti con l’Uefa? Non ancora, ho un dialogo con i miei omologhi europei per coordinarci”.

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