E all´Olimpico tornano a **suonare le note di ´Grazie Roma´
La Roma migliora. E il pubblico se ne accorge. La serata comincia con il pallone dargento consegnato a Totti dallUssi e con una grande scenografia messa in atto dai tifosi romanisti. La curva sud si esibisce sventolando una serie di bandierine giallorosse e calando una gigantografia del presidente Franco Sensi dal centro del settore stesso. Mentre sulla pista datletica, alcuni rappresentati del tifo regalano un quadro a Rosella Sensi sul quale è scritto Ciò che facciamo in vita riecheggia nelleternità. La medesima frase appare nel frattempo su uno striscione che ricopre tutta la vetrata della curva. Davanti ad uno stadio Olimpico per larghi tratti vuoto, la squadra di Spalletti comincia a ritrovarsi. Nel gioco e nelle idee. Le decisioni dellarbitro Gervasoni provocano la reazione da parte del pubblico, non contento per alcuni falli non fischiati ai capitolini. I tifosi tuttavia percepiscono la voglia e la grinta dei giallorossi. Diamo la scossa. Siamo pronti a ricominciare, il coro urlato dalla curva Sud. Poi la boccata dossigeno tanto attesa. Panucci allo scadere batte Campagnolo. LOlimpico esplode. Le sette, otto grandi bandiere sventolano alte al centro del cuore del tifo. Poco dopo linzio della ripresa arriva il raddoppio di Aquilani. La rete della tranquillità. Si tira un sospiro di sollievo. Finalmente, si sussurra in Monte Mario. Il bacio di Aquilani sulla maglia, dopo il gol, tranquillizza tanti. La missione è stata compiuta. Spalletti cambia qualche elemento. Menez viene applaudito, al momento della sostituizione. I tifosi dedicano al francese anche un coro. Tutto per lui. Entra Totti. LOlimpico acclama il proprio capitano. Perrotta corregge una punizione del numero dieci in rete. È festa. Era ora, grida un bambino. La Roma ottiene la prima vittoria stagionale. E alla fine della partita tornano a risuonare le note di Venditti. Era ora.
Benedetto Saccà