• Di qui non si passa: Radja e Pedro alla conquista del centrocampo

    24/10/2014 - 19:10

    SAMPDORIA-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – Se c’è un pallone che rotola su un campo di calcio non provate a toccarlo. E’ di Radja Nainggolan e Pedro Obiang. Samp-Roma è anche il duello a centrocampo tra loro due. Entrambi arrivati in sordina in Italia hanno lottato per arrivare al calcio che conta.

    IL NINJA – Il romanista è cresciuto nel settore giovani del Germinal Beerschot, squadra di Anversa, la città dove il calciatore di origini indonesiane è nato, uno dei più floridi in Belgio. Nel 2005 si trasferisce al Piacenza. Costo dell’operazione 50mila euro. In Emilia il Ninja arriva a 18 anni, ma il campo lo vede poco e niente. Una sola presenza, a fine campionato, contro l’Arezzo. L’anno successivo la situazione non cambia; Radja gioca ancora solo una gara, Iachini gli preferisce centrocampisti più esperti e Nainggolan inizia a pensare ad un ritorno in patria. E’ il fratello a convincerlo a restare e a giocarsi le sue chance in Italia. E in effetti il tempo gli dà ragione. Nel 2007/2008 arriva Mario Somma e il belga gioca 10 gare, ma è l’anno dopo con Pioli che esplode il Ninja: 38 presenze e 3 gol, i primi da professionista. La stagione successiva lo vede ancora titolare con il Piacenza e a gennaio il Cagliari ne rileva la metà del cartellino. E’ la Serie A. 7 gare nel girone di ritorno ma senza convincere, anzi beccandosi un cartellino rosso dopo i primi 14 minuti di Serie A. Poi la prima gara da titolare, all’Olimpico contro la Roma (forse un segno del destino), e il riscatto della comproprietà da parte dei sardi.
    Il 2010/2011 è l’anno della consacrazione: 36 gare e 2 gol. La prima rete in Serie A la segna al Bologna, la seconda alla Samp ed è una meraviglia. Riceve palla da una rimessa laterale, salta quattro avversari in dribbling e calcia dai 25 metri. Palla all’incrocio e vittoria del Cagliari per 1-0 a Marassi; un gol che fa impazzire di gioia anche il presidente Cellino, che si alza in piedi e si porta le mani ai capelli ripetendo “ma cosa ha fatto, cosa ha fatto?“. Scoppia la ‘Ninja-mania’ in Sardegna. Altre due stagione e mezzo in rossoblu da assoluto protagonista prima del passaggio alla Roma nel gennaio 2014. L’esordio arriva negli ottavi di Coppa Italia. L’avversario? La Samp. I giallorossi vincono 1-0 e l’Olimpico si innamora subito di Nainggolan. I blucerchiati sono il ‘portafortuna’ del belga: 7 gare ufficiali contro i doriani, 5 vittorie e 2 pareggi.

    EL PERICO – Pedro Obiang ha una storia simile a quella del suo collega giallorosso. Classe ’92, nato in Spagna ma originario della Guinea Equatoriale, cresce nel vivaio dell’Atletico Madrid. Con i colchoneros non debutterà mai in prima squadra. Nel 2008, appena sedicenne, lo acquista la Sampdoria per 100mila euro. Due anni tra Allievi e Primavera blucerchiata prima del salto in prima squadra grazie a Mimmo Di Carlo. L’esordio in Serie A contro la Juve, poi solo altri tre spezzoni di gara nella massima categoria e uno in Europa League, nella sfortunata stagione della retrocessione in Serie B della Sampdoria. In Serie cadetta trova maggiore spazio e minutaggio e diventa uno dei leader della squadra a soli 19 anni. Ventinove presenze in B e una immediata promozione. A Genova arriva Ferrara in panchina e Obiang è uno dei punti fermi del progetto del tecnico napoletano. Salta solo quattro gare durante tutta la stagione e sigla anche il suo primo gol in Serie A, contro il Pescara. A fine stagione risulta come uno dei migliori giovani del campionato, e dove c’è un giovane c’è Walter Sabatini. Prova a portarlo alla Roma in estate, la Samp oppone resistenza e il ds giallorosso punterà su Kevin Strootman. A gennaio un nuovo tentativo ma i blucerchiati non intendono privarsi del centrocampista spagnolo e sarà proprio Nainggolan il tassello che completerà la linea di metà campo della Roma.

    La Redazione di Romanews.eu

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