DAMASCELLI: “Friedkin? Non so se sarebbe un salto di qualità”. FELICI: “Partite a porte chiuse non è calcio”

Alessandro Tagliaboschi
01/06/2020 - 15:25

DAMASCELLI: “Friedkin? Non so se sarebbe un salto di qualità”. FELICI: “Partite a porte chiuse non è calcio”

SENTI CHI PARLA ALLE RADIO – La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.

Tony Damascelli a Radio Radio Pomeriggio: “Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma non credo proprio che sia una ‘fissa’ di Paratici.Fino a quando non c’è una proprietà solida e sicura con garanzie di investimento è tutto impraticabile. Sono solo chiacchiere. Non so se passare da Pallotta a Friedkin sarebbe un salto di qualità. La Roma ha bisogno di ritrovare la stabilità che solo i proprietari italiani hanno saputo darle. Gli investitori stranieri arrivano per speculare.”

Stefano Agresti a Radio Radio Pomeriggio: “LA Roma ha bisogno di ridurre il monte ingaggi, che è spaventoso.  Quelli che guadagnano meno paradossalmente hanno più mercato. Se vendi Zaniolo o Pellegrini non riduci il monte ingaggi in modo sufficiente, perché non prendono cifre astronomiche. Le cifre astronomiche le prendono Dzeko e Pastore, ad esempio. La Roma proverà a vendere tutti i giocatori possibili con la priorità di mantenere Zaniolo e Pellegrini. Se non dovesse andare in Champions invece dovrebbe invece calcolare qualche cessione eccellente. Anche non è detto che gli stessi giocatori poi vogliano rimanere in una squadra non competitiva”

Sandro Vocalelli a Radio Radio Pomeriggio: “La Roma deve sperare che avvenga al più presto il cambio di proprietà. Pallotta non vuole cedere ad una cifra troppo bassa, ma è la legge del dopo-coronavirus. In qualche modo si ridimensionerà tutto. Lo dico senza polemica, anche perché l’obiettivo della cessione sembra comune. La campagna di mercato della Roma sarà piena di cessioni, e solo successivamente di acquisti. Se arriva Friedkin succede magari come a Firenze, che il nuovo proprietario miri a tenere i gioielli migliori. Se Pallotta resta la Roma non è destinata a migliorare”

Luigi Ferrajolo a Radio Radio Pomeriggio: “La Roma vive un momento di incertezza. Riprende il campionato ma la Champions è molto lontana. Poi il discorso stadio incide molto su volontà e possibilità dei dirigenti. E  poi questa trattativa in forse. Sarebbe tanto se Friedkin avesse interesse dopo tutto quello che è successo. Se non dovesse vendere, avrebbe intenzione lo stesso di fare una squadra non da sopravvivenza. Perché restando fuori dalla Champions ci rimette anche lui. Dire chi parte e chi resta adesso è difficile. Ci sono molti cambiamenti che possono avvenire su molti fronti. Ci saranno dei meccanismi che non possiamo prevedere in questo campionato, anche per i recuperi di giocatori che ci sono stati”

Gabriele Gravina a Radio24: “Il giorno più difficile è stato quello in cui la Francia ha annunciato lo stop definitivo dei suoi campionati. Quando nel panorama internazionale una delle big five viene meno sai che questo può avere un peso. Ma noi abbiamo sempre mantenuto la barra dritta e, coordinandoci con la UEFA, siamo andati avanti. Ora andiamo avanti consapevoli che ci sono dei rischi, non solo legati alla curva epidemiologica ma legati al nostro mondo. Gli ultimi 2-3 mesi hanno fatto sì che ognuno di noi abbia potuto sviluppare anticorpi e acquisire energie per provare ad arrivare a una chiusura di questi tornei. E poi riavviare una nuova stagione con maggiore serenità”.

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Il calcio tenta di andare avanti a tutti i costi. Però chi ha fatto come la Francia non ha fatto una scelta folle. Forse è meglio fermarsi e organizzare il prossimo campionato piuttosto che affogarsi di partite ogni tre giorni a luglio e agosto. Sarebbe stato opportuno seguire la stessa strada in tutti i più grandi paesi d’Europa. Già saremo costretti a vedere la partite a porte chiuse, e questo non è calcio. Se aggiungi la necessità di giocare continuamente per recuperare il tempo perduto, arriviamo al 2021 senza soluzione di continuità. Questo cosa comporterà dal punto di vista degli infortuni e dello spettacolo? Evidentemente ha prevalso altro.”

Marione a Centro Suono Sport: “La gente non ne può più di sentire che la nostra squadra sta sempre in mezzo a vendite, problemi finanziari ecc… Sono strafelice che i tifosi della Roma siano tornati alla carica. Sembra veramente un disastro la storia di Pallotta. Il fatto che la Roma sia alla chiacchiera di tutti quanti è veramente vergognoso”.

Jacopo Palizzi a Tele Radio Stereo: “Si continua a fare il nome di questo Bustos, e poi si legge da più parti che Pedro sia un obiettivo della Roma. Quando a 32 anni hai vinto tutto, sono forse 2 le motivazioni che ti possono spingere a giocare: o i soldi degli arabi, o l’essere stuzzicato da un allenatore che stravede per te”.

Ilario Di Giovambattista Radio Radio Mattino: “Io sono a conoscenza che almeno quattro o cinque società di Serie A che hanno occultato alla stampa nomi di giocatori positivi al Covid19. Giocatori molto importanti, alcuni anche nazionali. La Roma dovrà vivere i prossimi due mesi con l’incubo che la Lazio potrebbe vincere lo scudetto, quello che Pallotta non è riuscito a fare fino ad oggi”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio Mattino: “Si sta discutendo su orari e giorni del campionato, ma qui c’è gente che non ha ancora ricevuto la cassa integrazione e non sa se può continuare a lavorare o meno. Tutte hanno necessità di fare bene le prime dieci partite la Roma di più. Centrare il quarto posto è fondamentale. C’è da sperare che l’Atalanta inciampi altrimenti è dura. Io credo che il nuovo acquirente del club esca fuori in autunno per poi chiudere a fine anno”.

Nando Orsi a Radio Radio Mattino: “Con gli orari hanno accontentato un po’ tutti, giocatori, club e tv. Ci sono problemi abbastanza risolvibili. Ora c’è da fare attenzione agli infortuni, il rischio aumenta nel momento in cui fai più partite E’ vero che sono passati tre mesi dall’ultima gara, ma chi è più forte vince sempre e comunque”.

Mario Mattioli a Radio Radio Mattino: “Va bene la ripresa del campionato ma non si deve gioire più di tanto occorre pensare a anche a chi ha sofferto e a chi ancora continua a farlo oggi per motivi economici. Io non riesco ad essere contento”.

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  1. Ahahahahh le parole del lazialotto Di Giovanbattista fanno ridere. Il vero incubo di Roma non è “la Banzie Gambione” ….abbiamo un unico problema da più di un decennio a Roma….il suo nome è PALLOTTA. P.V.

  2. Di Giovanbattista, noi nun semo della Lazio noi no vi filiamo, pensa poi per un eventuale scudetto di questo genere, la verità è che ve la sete già presa in saccoccia e già ce basta solo con la Lazio seconda a 1 punto poteva scoppià sto casino ! per noi è la certificazione della vostra inutilità … e le possibilità di vincere erano il 20% prima (mai stati primi dopo 5 mesi e più di vittorie ??) e ora forse ancora meno ….

  3. A quel poveretto di Ilario Ilario ricordo solo una frase detta forse da Dante Alighieri, anche se non è comprovato:
    “UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO!” Se non riesce a tradurla si faccia spiegare da qulcuno.
    Ultima osservazione: ma perchè tutti quei fini dicitori tipo Damascelli, Agresti, Vocalelli, Ilario Di Giovanbattista parlano sempre della Roma? Ma perchè non pensano alle loro squadre??????
    Evitateci le vostre chiacchiere piuttosto inutili e anche un pò noiose, se mi permettete. Grazie.

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