´Delfino in rete´** La Roma secondo Giulio Delfino
SCUDETTO, ORA E DURA. La ripresa dellInter era prevedibile perchè la crisi di una grande squadra solitamente non dura più di uno o al massimo due mesi. Quella dell Inter si era infatti materializzata tra fine febbraio e fine marzo. In questo mese nero dei rivali, la Roma ha recuperato 7 degli 11 punti di svantaggio, ma da 3 giornate il distacco si era stabilizzato a 4 lunghezze. Così ora per la Roma si fa dura e aumentano i rimpianti delle occasioni perdute. ZONA CESARINI. E qui che la Roma sta perdendo lo scudetto; nei gol subiti a pochi secondi dal fischio finale. Sono ben 10 infatti i punti bruciati in zona-Cesarini: 2 con Juve, Napoli ed Empoli, 3 con lInter e 1 con la Lazio. Solo una volta, a Genova, ne sono arrivati 2 in extremis, grazie a Panucci. Il totale fa -8. LInter è invece in attivo di 2 punti; i pareggi subiti in extremis da Udinese e Genoa sono infatti compensati e superati dalla vittoria sul Parma (da 1-2 a 3-2 in pieno recupero) e dal pareggio con la Roma che di fatto è valso 3 punti a favore dell Inter. Dieci punti di differenza tra Inter e Roma nella classifica degli ultimi minuti di gioco sono francamente troppi. E pensare che ai giallorossi sarebbe bastato non subire gli ultimi due gol al 90, quelli di Zanetti e Behrami, per ritrovarsi oggi in testa. OBIETTIVO MINIMO. Con ancora una piccola, flebile speranza in campionato, la Roma ha ora lobbligo di chiudere la stagione vincendo la Coppa Italia. Eliminata ai quarti dal Manchester e seconda dietro lInter, la squadra di Spalletti sta di fatto ripetendo lo stesso percorso dellanno scorso, pur con una squadra nettamente superiore. La differenza sta solo nel non aver subito lumiliazione allOld Trafford e nel ritrovarsi più vicina allInter che però ha 9 punti in meno del 2007. Se vogliamo dirla tutta lanno scorso la Roma riuscì a battere il Manchester allandata e a travolgere lInter per due volte in un mese (1-3 e 6-2). Per cui, a vederla bene, rispetto al 2007 si può leggere anche un peggioramento, sul fronte dei numeri. Che verrebbe aggravato pesantemente da una sconfitta in Coppa Italia. In una stagione in cui si è sognato lo scudetto e la Champions, la finale del 25 maggio all Olimpico diventa per la Roma di fondamentale importanza, per salvare l’annata ed evitare pericolose code. Se poi domenica da Torino dovesse arrivare la sorpresona, be’ allora diventa tutta un’altra storia.
Giulio Delfino-Radio Rai