De Rossi: “Meritiamo il secondo posto, ma non basta per il primo. Manichini? Mai sentito in pericolo”

Redazione RN
07/05/2017 - 23:36

De Rossi: “Meritiamo il secondo posto, ma non basta per il primo. Manichini? Mai sentito in pericolo”

MILAN-ROMA, LE INTERVISTE – Tutte le dichiarazioni del giallorosso De Rossi in occasione di Milan-Roma.

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DE ROSSI A ROMA TV

Ti ho visto comunicare e parlare alla squadra, credo che sia stato importante…
Sì diciamo lo facciamo sempre, dovrei ripetere quello che ho detto oggi sempre (ride, ndr). Sapevamo quanto era importante oggi, era tantissimo tempo che non eravamo terzi e comunque è pesante per noi perché sentiamo di meritare la seconda posizione e non aver fatto abbastanza per meritarci la prima. Abbiamo fatto un campionato importante e dobbiamo finirlo nella maniera giusta e sapevamo che tanto passava da questa partita. Venire a fare una prestazione del genere a tre giornate dalla fine qui a Milano non è mai facile”.

Sesta vittoria consecutiva in trasferta, abbiamo preso la bella abitudine di vincere a San Siro, Daniele, si parla spesso di mentalità ma se non è mentalità questa…
“Sì, siamo 7 punti dietro una squadra che si dimostra la più grande ed ha la più impressionante mentalità d’Europa. Per fare così tanti punti e stare diciamo a tiro ci vuole una squadra che sappia giocare in trasferta, preparare bene la partita. A volte siamo inciampati, abbiamo fatto anche belle partite. Il Milan oggi è entrato in campo, era quinto, sesto e ho visto i tifosi incitarli e ho pensato al primo Milan quando giocavo qui. Oggi sono sesti e tanti li incitano, non rispecchia proprio la situazione di quest’anno a Roma, che non è pienamente giusto rispetto al valore della squadra e quello che sta facendo quest’anno”.

Non era facile reagire al derby ed alla questione dei manichini. Quali sono le sensazioni?
“Guarda, l’immagine non è piacevolissima, una cerca di capire, si mantiene la lucidità e si cerca di capire tutta la storia. Devo dire che sono tanti anni che gioco con la Roma e mai in tanti anni mi sono sentito in pericolo nella mia città, grazie ai romanisti, ma anche ai laziali, che sono gli unici che potrebbero avercela con me. Vivo al centro di Roma e non ho mai avuto paura, sono stato sempre accolto bene da entrambe le parti. Se avessi sentito pericolo avrei preso la mia famiglia e sarei andato via. Non è stata la miglior immagine per il Colosseo e per Roma, ma bisogna capire le cose. Uno non può che uno può andargli tutte le partite sotto la curva e che non rispondano mai. Io vivo tranquilli i miei compagni vivono tranquilli, ci salutiamo, ci conosciamo con quelli della Curva Nord, facciamo colazione allo stesso bar. Starà a loro magari la prossima volta fare qualcosa di più divertente”.

Stasera una grande sensazione di affetto verso Totti, omaggiato dalla curva sud del Milan, tanti applausi e questo è un argomento del dopo partita caldo, come la vedi?
“La vedo che quando si parlava di una stagione alla Kobe Bryant, io gli dicevo che qui sarebbe stato diverso e che avrebbe preso fischi. Invece la grandezza di questo calciatore è questo, perché solo lui può ricevere omaggi in tutti gli stadi e neanche ha bisogno di entrare in campo e prende applausi e fa capire la sua grandezza e la fortuna che abbiamo avuto a giocarci insieme”.

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