De Rossi: “L’Argentina è simile all’Italia, vive di passioni”

Redazione RN
06/04/2020 - 8:07

Foto Getty
De Rossi: “L’Argentina è simile all’Italia, vive di passioni”

DE ROSSI INTERVISTA BOCA – Daniele De Rossi è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per raccontare l’esperienza vissuta al Boca dopo aver lasciato la Roma. Queste le sue parole.

Quale storia di Federico Buffa ti ha toccato di più?

“Una della ultime, quella su Gigi Riva. Ha raccontato un uomo e un legame con un terra non sua. Gigi meriterebbe un omaggio del genere al giorno”.

Com’è stato giocare in Argentina?
“Ho bisogno di una quarantena intera per spiegare sei mesi di emozioni. L’Argentina è simile all’Italia, vive di passioni. I calciatori non tirano mai indietro la gamba, il calore dei tifosi è puro, come quello di una volta. La cosa più bella è quella che vedi sugli spalti, è una cosa che in Italia non si vede quasi più. La Bombonera è lo stadio più clamoroso del mondo, è un posto unico. Auguro a tutti gli appassionati di visitarlo almeno una volta. Quando ti ritrovi a fare riscaldamento in 5 metri quadrati, o fai lo schizzinoso e dici io qui non gioco o ti lasci trasportare dall’ubriacatura degli argentini per questo gioco”.

La tua ultima partita da calciatore è stata lì in Argentina
“Abbiamo perso, abbiamo fatto fatica, ma per come è andata la mia carriera è stato meraviglioso chiudere così”.

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  1. Ho vissuto in Argentina alcuni anni per lavoro e mi riconosco in quello che dice Daniele. Camminando per i quartieri popolari di Buenos Aires, ballando tango per strada, bevendo il Mate e leggendo i racconti di Cortázar, oltre ovviamente a vedere le partite di calcio. Ma anche giocando a pallone nelle Ramblas con gli amici e una cerveza e un asado. Tutti ciò che un Italia si è perso. Grazie Daniele per ricordarmelo.

      1. Lo abbiamo sempre chiamato Danielino, non è che sei dell’altra sponda ?

        Più che altro si può dire che si è fatto una bella vacanza. Ha giocato 5 partite 5 in campionato.

      2. Più che altro possiamo dire che così attaccato alla maglia alla fine non era perché senno avrebbe smesso di giocare e chiudeva la carriera con la Roma.. Sisi Danielino la vena ar collo ve faccio arriva decimi fatela finita con il sentimentalismo che sete ridicoli so 10 anni che non vincemo un trofeo …

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