Daniele e la Roma, ad Udine per ripartire

11/04/2008 - 0:00

 
 
Devono rimettersi in marcia subito. Per continuare a sperare. Daniele De Rossi e la Roma tutta sono di fronte all’ennesima partita decisiva per lo scudetto. Udine, stavolta. I ragazzi di Spalletti devono riprendersi psicologicamente dall’eliminazione in Champions, subita mercoledì scorso nel Teatro dei Sogni; Daniele deve mettersi per sempre alle spalle il calcio di rigore sparato nel cielo inglese. Non sarà facile, per entrambi. L’Udinese, settima in classifica, a cinque punti dal quarto posto, è tra le peggiori formazioni da affrontare in questo momento, per la Roma. Ma è da questo che si vedono le grandi squadre, dal sapersi rialzare dopo gli insuccessi, lasciandoseli alle spalle. Le batoste fanno esperienza, dicono. E De Rossi è abituato a riprendere il cammino in seguito alle sconfitte. Personali e collettive. È accaduto ai Mondiali in Germania, nei quali il ragazzo di Ostia, squalificato per la gomitata (involontaria) rifilata a Mc Bride, si è presentato sul dischetto a Berlino, in finale, zittendo tutti. Campione del Mondo a 22 anni. Dopo le disfatte in campionato e in Champions, come nell’incubo del 7-1, Daniele si è sempre presentato di fronte al pubblico, con la sua peculiare eloquenza romana. Non si è mai nascosto; mai un alibi. Anche dopo il penalty fallito, nella maledetta serata inglese. “Nei momenti del rigore, ha contato il fatto che sono romano e romanista. Ho sentito la responsabilità”, il pensiero tutto cuore di De Rossi. Ha sbagliato, ma è stato perdonato da tutti. Sarà per l’anno prossimo, magari sparando in rete il rigore decisivo, in finale di Champions, nel suo stadio. Adesso, però, il pensiero vola all’Udinese. Contro la quale, il numero 16 giallorosso ha una tradizione molto favorevole. In sette gare contro i nerobianchi, Daniele non ha mai perso; uscendo dal campo con le braccia al cielo in cinque occasioni. Allo stadio “Friuli” la statistica è ancor più vantaggiosa nei confronti del Campione del Mondo, che ha segnato un gol, nel gennaio del 2006, durante la serie delle 11 vittorie consecutive, collezionando, nel complesso in terra friulana, tre vittorie in tre gare. Domenica, Daniele e la sua Roma saranno di nuovo in campo consapevoli della loro personalità, da grandi. Per rimettersi in marcia subito e continuare a sperare.
 
Benedetto Saccà

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