• Daniele contro Daniele, i destini di** Roma e Cagliari uniti da un nome

    14/12/2008 - 0:00

     
    Roma e Cagliari hanno molto in comune. Molto più dei venti punti in classifica, molto più della posizione che occupano sulla griglia del campionato. Una partenza zavorrata da mille problemi, la crisi, la contestazione. Poi la rinascita, all’insegna della solidità del gruppo. In più, Roma e Cagliari hanno entrambe legato il loro destino a un nome: Daniele. Daniele a Roma è sinonimo di De Rossi. A Cagliari di Daniele c’è solo Conti. Daniele e Daniele, le colonne su cui si reggono le due squadre. Provate a chiedere a Spalletti e ad Allegri se c’è un giocatore a cui non potrebbero mai rinunciare. La risposta sarebbe la stessa: “Daniele”. Conti e De Rossi, due storie simili, tutti e due partiti dal mare – di Ostia e Nettuno – per arrivare alla Roma. Ma due destini diversi, a partire dal cognome.
    CONTI, NEL NOME DEL PADRE – Daniele Conti nasce a Nettuno, proprio dove, ventiquattro anni prima nasceva un altro Conti, Bruno. Un simbolo di Roma e della Roma, unico Campione del Mondo giallorosso nel 1982, un alfiere del secondo scudetto romanista. Ovviamente, con un “passato” così alle spalle, fare il calciatore diventa normale per Daniele, obbligatorio quasi. Inizia la trafila con il settore giovanile della Roma fino alla Primavera. Il talento c’è, i piedi sono educati. Certo, papà Bruno era un’altra cosa. Arriva anche la maglia della prima squadra, ma quel nome stampato sulle spalle pesa come un macigno. Daniele esordisce in giallorosso a Parma, nello 0-0 del 24 novembre del ’96. Deve aspettare due anni Daniele per riassaporare la serie A. Il 28 ottobre del ’98 la Roma perde 3-2 a Milano contro il Milan di Weah e Bierhoff dopo aver stradominato la partita, colpito due pali e fallito un rigore. Daniele entra a dieci dalla fine, è poco più di un bambino ma sente la responsabilità di chiamarsi come un mito. Passano pochi, pochissimi minuti e Daniele battibecca con l’attaccante tedesco dei rossoneri. L’arbitro vede uno sputo del giovane centrocampista. Espulso. Un mese più tardi altra chance, all’Olimpico contro il Perugia. Zeman crede molto in lui e Daniele parte dal primo minuto. Dopo un primo tempo orribile chiuso in svantaggio la Roma inventa una ripresa super. Totti pareggia al 16’ poi, due minuti dopo, il piccolo Conti svetta su corner di Francesco e di testa mette in porta. Prima rete in serie A e corsa sfrenata sotto la Sud, come nei sogni di un bambino, come il papà, tanti anni prima. Ma il lieto fine non è il suo forte. Neanche il tempo di assaporare la gioia della rete che arriva il secondo giallo. Espulso ancora. Una specie di maledizione. Forse quel giorno si è rotto qualcosa. Forse quel giorno Daniele ha capito che portare quel cognome sulla maglia della Roma è un peso troppo grande per lui. Solo altre due presenze in campionato prima di scegliere la quiete della Sardegna. Arriva il Cagliari, e quello che doveva essere un prestito per consentirgli di “farsi le ossa” diventa la casa del giovane Daniele che tra i nuraghi cresce e diventa calciatore, prima di prendersi la squadra e diventarne la bandiera, il capitano, il simbolo.
    DE ROSSI, DA OSTIA ALLA CHAMPIONS – Nel suo cognome non si legge la storia della Roma, anche se papà Alberto era un calciatore e di buon livello. Come Daniele Conti anche lui è nato sul mare, cresciuto sulle spiagge del litorale romano, guardando la Roma e sognando quella maglia. Di De Rossi si sa tutto, si conosce la vita, la carriera, i sogni. Forse, però, in pochi sanno che Daniele De Rossi alla maglia giallorossa ha detto anche un “no”. Aveva dieci anni e Bruno Conti – sì, proprio lui – si innamorò di quell’attaccante dell’Ostiamare, caschetto biondo e fisico gracile, con tanta voglia di giocare a pallone, e un talento cristallino. Daniele aveva solo dieci anni, e tutti i suoi amichetti giocavano con lui nella squadra di “casa”. Disse no, ma sapeva che il treno che portava a Trigoria sarebbe ripassato. E ripassò. Stage a Nettuno, proprio a casa Conti. Stavolta il matrimonio si fa, Daniele lascia tutto per coronare il sogno di sempre. Il resto è storia recente, dall’esordio in Champions League contro l’Anderlect il 31 ottobre del 2001, a soli diciotto anni, al primo gol in serie A, quella sassata al Torino che ha fatto tremare il palo della porta sotto la Sud prima di liberarsi in un grido di festa. Era il 10 maggio del 2003, solo l’inizio di una storia che avrebbe portato una Coppa del Mondo, due Coppe Italia, una Supercoppa, oltre alle stimmate del leader. Come Daniele Conti, Daniele De Rossi ha atteso due anni dall’esordio per trovare il primo gol. Ma il suo, a differenza dell’altro, non è stato l’ultimo.
    DANIELE CONTRO DANIELE – Stesso ruolo, stesso peso all’interno delle loro squadre, i due in campo giocano allo specchio. La Prima volta si incontrano solo per ventiquattro minuti, il  31 ottobre del 2004. Conti entra al 60’, all’84’ esce De Rossi. Finisce 5-1 per la Roma all’Olimpico, ma la sfida in campo è rinviata. Rinviata al 13 marzo del 2005, a Cagliari. Stavolta sono i rossoblu a stravincere, 3-0 nel giorno dell’addio – senza rimpianti –  a Delneri. De Rossi gioca i peggiori cinquantotto minuti della sua carriera prima di essere espulso. Conti invece festeggia il primo successo contro quei colori che ama e che lo hanno ferito tanti anni prima. L’8 febbraio del 2006 una delle sfide più spettacolari della storia di questo confronto. La Roma vince 4-3 dopo un’altalena di reti, centra l’ottava vittoria consecutiva di una striscia che arriverà fino a undici. Ma soprattutto segnano i due Daniele. I primi, gli unici gol l’uno all’altro. Il bilancio di Daniele contro Daniele recita 4-2 per il giallorosso. Impossibile però fare un paragone tra i due. Ottimo giocatore il centrocampista di Nettuno. Un fuoriclasse il numero sedici della Roma. Merito, anche, di un carattere che lo ha reso la colonna della sua squadra sopportando le pressioni di una città come Roma. Senza il peso di portare sulle spalle il nome di un mito.
    Matteo Pinci
     
     
     
     

    Scrivi il primo commento

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


    *

    Seguici in diretta su Twitch!

  • Leggi anche...