Dal «simulacro di Benatia» al colosso di Naxos Manolas

Redazione RN
23/12/2017 - 19:30

Dal «simulacro di Benatia» al colosso di Naxos Manolas

JUVE-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – 18esima giornata di Serie A, dopo lo schiaffo ricevuto dal Torino in Coppa Italia, la Roma vola allo Stadium per tentare di risollevarsi contro l’altra rappresentante del capoluogo piemontese. Servirà più cinismo, sangue freddo e Di Francesco ne è consapevole, ma soprattutto le riserve titolari di mercoledì dovranno essere pronte a spaccare il campo stasera, altrimenti il massiccio turn-over effettuato con i granata si rivelerà vano del tutto. Le chiavi della difesa saranno riconsegnate a Manolas, che vedrà come suo alter-ego, dall’altra parte del rettangolo verde, Benatia.

L’EX – Il marocchino visse a Roma una delle sue migliori stagioni di sempre. Impeccabile in difesa, sapeva anche azzeccare i tempi giusti d’inserimento in fase offensiva e all’evenienza buttarla dentro. Le sue ottime prestazioni stuzzicarono il palato di diversi top club europei. Avrebbe potuto rinnovare in giallorosso ma le offerte pervenutegli dalla società non lo soddisfecero mai, al punto che, intervistato da un emittente marocchina, le bollò senza giri di parole come “ridicole”. Citando Sabatini, il “simulacro di Benatia” fu ceduto al Bayern Monaco per 28 milioni e 4 di bonus, il prezzo del “monolite Benatia” invece ‒ cioè il difensore serio e determinato ‒ “sarebbe potuto essere di 61 milioni di euro”.

IL GRECO – Via Benatia, dentro Manolas: il rimpiazzo venne dall’Olympiacos per 13 milioni di euro più 2 di bonus. Sin dalla sua prima stagione in giallorosso, il colosso di Nasso ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere un leader dentro e fuori dal campo. Manolas è veloce, bravo di testa, forte nell’uno contro uno e tenta spesso, talvolta riuscendoci, la giocata d’anticipo sugli avversari. Nell’ultima sessione di mercato silenziosamente stava per approdare allo Zenit, poi la decisione fragorosa: dietrofront a Roma e tanta voglia di restarci. Voglia che lo ha spinto, al principio di dicembre, a prolungare il contratto che lo lega ai giallorossi fino al 2022. La novità è costituita dalla clausola rescissoria di oltre 35 milioni di euro.

Paolo Sparla

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