• Dal ‘pubblico di carta’, al tifo registrato passando per esultanze senza abbracci: il calcio ai tempi del Covid-19

    Teresa Tonazzi
    30/05/2020 - 7:10

    Dal ‘pubblico di carta’, al tifo registrato passando per esultanze senza abbracci: il calcio ai tempi del Covid-19

    CALCIO TIFO ALLENAMENTO GARA CORONAVIRUS –  Il calcio travolto dallo tsunami Coronavirus prova a ripartire. “Come poteva essere” di ‘Friends’ oppure Sliding Doors. Chiamatelo come volete, sebbene il momento che sta vivendo il mondo sia tutt’altro che ‘fictional’. Così, in un periodo dell’anno in cui i giornali avrebbero dovuto essere saturi di cronache di grandi notti di campioni e di Champions League e pronostici per l’Europeo, si trovano a mandare in stampa pagine fitte di argomenti che fino a 4 mesi fa sarebbero sembrati pura utopia. Le condizioni con cui il mondo del pallone sta imparando a convivere sono infatti al limite dell’inverosimile: dalle rivoluzioni negli allenamenti, alle gare, passando per il tifo.

    Le gare: no agli abbracci dopo il gol, alle mascotte e ai saluti prepartita

    Tra il 27 e il 30 maggio avremmo dovuto scoprire le squadre vincitrici di Europa League e Champions League, rispettivamente. L’11 giugno avrebbe dovuto essere la data del calcio d’inizio dell’Europeo itinerante, giorno in cui l’Italia avrebbe affrontato la Turchia nella gara inaugurale dello Stadio Olimpico di Roma. Ma la pandemia ha cambiato le carte in tavola. Adesso, il discorso coppe è rimandato ad agosto ed Euro2020 tornerà nel 2021. Il 20 giugno sarà invece la Serie A a riaccendere i motori, ma con modalità inedite, definite dal protocollo firmato da Governo, CTS e FIGC. Il calendario estivo è infatti una novità già di per sé, e non solo, anche le fasce orarie saranno aggiornate. Con ogni probabilità si giocherà alle 17.15, alle 19.30 e addirittura alle 21.45. Ma non è finita qui. Altri esempi degli stravolgimenti nel calcio sono arrivati in anteprima dalla Bundesliga,  campionato europeo che ha fatto da apripista al ritorno in campo. Molte di queste modalità poi sbarcheranno anche in Italia appena ripartirà il calcio giocato. Ad oggi, la panoramica sulle panchine tedesche prima del fischio d’inizio mostra giocatori con la mascherina protettiva, distanziati gli uni dagli altri, utilizzando anche le tribune, se possibile. Inoltre, gli undici titolari non effettuano la foto di rito o il consueto saluto con la stretta di mano tra squadre avversarie, né tantomeno con l’arbitro. Dal direttore di gara bisogna, anzi, tenersi a debita distanza (almeno un metro e mezzo) in ogni circostanza. L’ingresso in campo avviene senza l’accompagnamento dei bambini né della mascotte. E resterà un ricordo, almeno per un po’, anche la classica corsa del calciatore sotto la propria curva per celebrare un gol, investito dall’abbraccio dei compagni. Gli spalti saranno ovviamente vuoti, e non è inoltre consentito ai giocatori esultare ad una rete segnata con qualsiasi tipo di assembramento. Insomma, vengono meno molte delle consuetudini e riti a cui gli spettatori erano abituati da sempre.

    Gli allenamenti: pasti self-service e termo-scanner all’ingresso dei centri sportivi

    Dalle riprese televisive eravamo abituati a vedere giocatori nei centri sportivi impegnati nelle partitelle di allenamento o in esercizi di riscaldamento. Ora, invece, tra le prime immagini che pervengono c’è il controllo della temperatura dei calciatori all’ingresso. In questo periodo, anche le sedute di allenamento sono state infatti oggetto di discussione tra comitati calcistici e governativi. Alla fine, sono ripartiti gli allenamenti collettivi, ma con molteplici modifiche, sempre dettate dal protocollo. Durante la fase iniziale, allenatore e staff sono provvisti di mascherina, e anche i calciatori, dopo essersi cambiati nelle stanze dedicate in maniera rigorosamente scaglionata, giungono al campo con la protezione sul viso. Ma oltre al consueto divieto di assembramento, le norme sanitarie comportano uno stravolgimento anche nella routine degli atleti, i quali dovranno periodicamente sottoporsi a test di controllo per il Covid. Addio al rito del pranzo o colazione di gruppo. Il ristorante è diventato self-service ed anche i pasti vengono consumati a turni e con piatti monouso, se non direttamente ogni giocatore nella propria abitazione. Negli spogliatoi è imperativa la distanza di sicurezza, e borracce e asciugamani sono strettamente personalizzati, mentre la doccia è consentita ai calciatori solamente nella propria stanza. Questi forse sono i cambiamenti di cui gli esterni si rendono meno conto, vivendo altre realtà, ma ciò non significa che siano meno radicali.

    Il nuovo tifo: cori da casa e stadio drive-in

    A proposito di spettatori, le gare vere e proprie, com’è noto, andranno in scena senza pubblico. Sugli spalti saranno presenti al massimo 300 persone, tutti addetti ai lavori. Quindi, per un lungo lasso di tempo, niente cori, niente striscioni, niente canzoni allo stadio. Il tifoso dovrà abituarsi ad un’altra realtà. Ma in queste circostanze eccezionali, si stanno già delineando alcune modalità per portare tifo allo stadio in modo alternativo. Dal Giappone arriva un input. La Yamaha Corporation vorrebbe mettere a punto un’app per smartphone che consente di trasmettere in diretta all’interno dello stadio applausi, canti e fischi che i fans registreranno da casa. Quindi, per la prima volta, tutti i commenti fatti dal divano casalingo durante una partita potrebbero davvero arrivare fino all’impianto sportivo. La proposta della Danimarca invece avvicina di più i supporters al terreno di gioco anche dal punto di vista geografico. La squadra del Midtjylland ha infatti intenzione di allestire dei maxi-schermi e creare una sorta di stadio drive-in, di modo che i tifosi possano assistere alle partite dal parcheggio esterno. Un’altra idea arriva di nuovo dalla Bundesliga, anche se messa a punto per effetto scenico piuttosto che per i tifosi in carne ed ossa. Il Borussia Mönchengladbach, infatti, ha pensato di riempire il vuoto sugli spalti con sagome di cartone. Inoltre, sempre guardando la massima serie tedesca, è possibile da casa scegliere un audio apposito sulle impostazioni della tv che simula l’atmosfera stadio. Ora, non si sa ancora se alcune di queste alternative approderanno anche in Italia. Ma una cosa è certa: quando l’emergenza sarà archiviata e finalmente arriverà il semaforo verde anche per riempire gli spalti, i cori e le canzoni saranno assordanti come non mai.

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