Da eterno secondo a insostituibile: Skorupski, pararigori con l’incubo di Pellegrini

Redazione RN
21/09/2019 - 17:36

Da eterno secondo a insostituibile: Skorupski, pararigori con l’incubo di Pellegrini

EX ON THE FIELD – Tutte le strade portano a Roma. Ce ne sono altre, però, che conducono lontano dalla Capitale. La rubrica di Romanews, Ex on the Field, propone un focus proprio sui calciatori che hanno percorso queste ultime, salutando il Colosseo e lo Stadio Olimpico per dirigersi altrove e indossare maglie diverse da quella giallorossa. Salvo poi trovare nuovamente la Roma sulla propria strada, stavolta da avversaria. La squadra di Fonseca sta prendendo forma. I giallorossi, reduci da due vittorie (le prime di quella che si annuncia come una nuova era) tra i propri punti di forza possono annoverare la fase offensiva, con ben 12 gol realizzati. Domani, però, nella prossima sfida di Serie A, la Roma si troverà davanti un agguerrito Bologna, difeso dai guantoni di Lukasz Skorupski, ben determinato a non permettere alla sua ex-squadra di incrementare il proprio record positivo.

ALBORI – Lukasz Skorupski, infatti, prima di dedicarsi a quella rossoblu, ha lottato per la causa giallorossa. Nato in Polonia, il portiere ventottenne è cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città natale, il Górnik Zabrze, società più titolata del campionato polacco nonostante la decadenza cominciata negli anni ’90, in concomitanza con la nascita di Skorupski, avvenuta il 5 maggio 1991.
E’ proprio con la maglia del Gornik Zabrze che Skorupski fa il suo debutto nella massima serie polacca, il 31 luglio 2011, contribuendo all’1-1 ottenuto dalla sua squadra contro lo Slask Wroclaw. Nell’arco del successivo biennio, seguiranno 56 ulteriori presenze, 17 delle quali concluse con la porta inviolata grazie a prestazioni che attirano le attenzioni del grande calcio. Tra queste si fa prepotente quella di Walter Sabatini, allora DS giallorosso, alla ricerca di un giovane talento da aggiungere al pacchetto di estremi difensori da consegnare a Rudi Garcia.

ESPERIENZA ROMANA – La storia di Skorupski nella Capitale è quella dell’eterno secondo. Durante i due anni alla corte di Garcia e sotto l’ala di Morgan De Sanctis, il portiere polacco non riesce a imporsi come estremo difensore giallorosso, riuscendo comunque a debuttare in gare importanti sia in campionato come in Champions League, su cui spicca la gara di Manchester contro il City di Aguero, in cui i giallorossi riuscirono ad ottenere un pareggio nel 2014. Il club decide così di mandarlo a farsi le ossa ad Empoli, dove il giovane portiere si impone anche grazie alla fiducia concessagli da Giampaolo prima e Martusciello poi. L’ex giallorosso ripaga i suoi allenatori con l’unica moneta che conosce: in 100 partite con i toscani, Skorupski mantiene la porta inviolata addirittura 17 volte e il proprio rendimento costante. Diventa anche noto come un “pararigori”, riuscendo a salvare la propria porta da ben tre tiri dagli undici metri nel 2016/17, nonostante Lorenzo Pellegrini, allora al Sassuolo di Di Francesco, contribuisca ad intaccare la fama del polacco realizzando il proprio tiro dal dischetto. Tornato alla base dopo la retrocessione dell’Empoli, Skorupski spera sia giunto il suo momento anche in giallorosso, ma il destino decide diversamente, relegandolo all’ombra di una montagna troppo alta da scalare, rappresentata da Alisson. Dopo una stagione passata sulla panchina giallorossa, ad eccezione di due sole apparizioni, l’estremo difensore polacco matura l’inevitabile decisione di lasciare definitivamente la Capitale.

NUOVA VITA – Dopo i saluti alla città che, seppure un intervallo in Toscana, è stata casa sua per tre anni, il portiere prende il treno per Bologna, mentre Mirante e 5 milioni di euro compiono il tragitto opposto. In Emilia-Romagna, Skorupski trova la titolarità che ha a lungo cercato. Infatti, nonostante l’altisonante stagione del Bologna, agonizzante sotto la guida di Inzaghi ed esaltante con Mihajlovic al comando, Skorupski non lascia mai sguarnita la porta dei rossoblu, terminando la stagione senza saltare neanche un minuto di campionato, trend non mutato quest’anno, considerato che il polacco è stato confermato come portiere titolare del club di Saputo. Tra i rossoblu, Skorupski ha potuto riabbracciare anche Destro, suo compagno in giallorosso dal 2013 e 2015, e Sabatini, direttore sportivo che lo portò nella Capitale. Ad aggiungere altro giallorosso ai colori sociali del Bologna ci pensano anche l’ad Claudio Fenucci, ex dirigente della Roma, e anche il tecnico Sinisa Mihajlovic, il quale, da giocatore, tra il 1992 e il 1994, vestì la maglia giallorossa.

La Redazione di Romanews

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