• Da avversario a capitano: la Roma sfida la Juve di Morata con Dzeko al comando

    Redazione RN
    27/09/2020 - 7:00

    Da avversario a capitano: la Roma sfida la Juve di Morata con Dzeko al comando

    FACCIA A FACCIA DZEKO MORATA – Archiviata la partita col Verona, o meglio, il 3-0 a tavolino, la Roma pensa subito al big match che la aspetta nella seconda giornata di campionato: quello con la Juventus. La sfida con i bianconeri è già da subito un banco di prova per Fonseca, che rischia la panchina. Infatti negli ultimi giorni sembra insistente l’accostamento in giallorosso di Massimiliano Allegri, gradito anche dai Friedkin e momentaneamente senza squadra. Ma nella sfida dell’Olimpico Fonseca potrà finalmente schierare Edin Dzeko, tenuto in panchina a Verona a causa dell’operazione in corso con la Juventus. Ma la Vecchia Signora, indecisa tra il bosniaco e Luis Suarez, ha stupito tutti col colpo a sorpresa: il ritorno di Alvaro Morata dall’Atletico Madrid. E così il domino degli attaccanti è partito in Spagna, dove a prendere il posto in rojiblanco ci ha pensato il Pistolero, al centro del vortice per la modalità di ottenimento della certificazione B1 italiana. E così Dzeko rimane a Roma, pronto a riprendersi la sua fascia da capitano.

    Edin Dzeko

    E’ la terza volta che Dzeko è pronto con le valigie in mano e per la terza volta a sorpresa rimane in giallorosso. La prima fu nell’anno della semifinale di Champions, quando il Chelsea aveva bussato alla porta di Trigoria pronto a portare a Londra il bomber bosniaco. Poi ci ha pensato l’Inter l’anno scorso: sembrava tutto fatto quando è arrivato l’annuncio a sorpresa. Petrachi era riuscito a convincere il numero 9 a prolungare il contratto con la Roma, affidandogli anche la fascia da capitano. La terza volta in cui i tifosi giallorossi si erano rassegnati a perderlo è proprio in questo calciomercato, quando la Juventus voleva a tutti i costi Dzeko per sostituire Higuain. L’indiziato numero uno per rimpiazzare il Cigno di Sarajevo era Milik, ma non è stato semplice trattare con Aurelio De Laurentiis. E così i bianconeri sono passati al piano C, quello che porta il nome di Alvaro Morata. Nella prossima sfida di campionato Dzeko affronterà la squadra della quale avrebbe dovuto indossarne la maglia, e chissà come sarà l’animo dell’attaccante nel farlo. I tifosi della Roma sperano che l’ex City possa continuare ad essere incisivo così come ha fatto da quando è nella Capitale. Lo scorso campionato ha fatto sentire tutta la sua importanza chiudendo la Serie A come miglior marcatore giallorosso: in 35 gare giocate ha messo a segno 16 gol e 11 assist. Quest’ultimo dato conferma quanto la presenza di Dzeko sia importante in area di rigore; non solo segna, ma aiuta i compagni di reparto in ogni modo possibile. E’ semplicemente instancabile. Anche in Europa League ha detto la sua. In 8 partite giocate ha realizzato 3 gol e 3 assist. Nella stagione 2018/19 i numeri sono più magri: in Serie A conta 9 gol e 7 assist, mentre in Champions ha fatto la differenza con 5 marcature e 3 passaggi vincenti. La stagione 2017/18 è stata indimenticabile sia per i giocatori che per i tifosi. La Roma, infatti, è arrivata in semifinale di Champions e Dzeko è stato uno dei protagonisti dell’impresa. Nell’UCL ha messo a segno 8 reti, molte delle quali decisive, e realizzato ben 5 assist. Anche in campionato ha collezionato un ottimo bottino: 16 marcature e 2 assist. Il 2016/17 è stata la stagione nella quale Dzeko è stato più incisivo in campionato: con 3052 minuti giocati ha messo a segno ben 29 gol e 12 assist in 37 partite, a differenza del primo anno in giallorosso quando le reti sono state solamente 8, condite da 3 assist. Contro la Juventus Dzeko ha giocato 8 partite: i numeri però sono negativi perché conta 5 sconfitte, un pareggio e 2 vittorie. Ai bianconeri ha segnato solo due volte, ma in entrambe le gare la Roma ha vinto. La prima nel 2-1 rifilato nella stagione 2015/16, il secondo nella stagione 2018/19 quando i giallorossi vinsero per 2-0. Anche qui il bosniaco fu decisivo perché mise a segno un gol e un assist.

    Alvaro Morata

    Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Alvaro Morata sicuramente nelle cuffie avrà avuto “Amici mai” di Antonello Venditti mentre tornava a Torino. Un retroscena svela che sarebbe stato lo stesso spagnolo ad offrirsi ad Andrea Pirlo per tornare in bianconero, ed è stato accontentato. Il suo cuore non ha smesso mai di battere per l’Italia, visto che sua moglie Alice è nata nel Bel Paese e sicuramente sarà stata contenta per il ritorno a casa. Inoltre è una grande opportunità per i due gemellini Leonardo e Alessandro per poter scoprire l’Italia, visto che hanno sempre vissuto a Madrid. Il terzo figlio invece vedrà la luce proprio qui. Morata è arrivato in Serie A un anno prima dell’approdo di Dzeko; lo spagnolo prima di indossare il bianconero portava solamente il bianco del Real Madrid. Nella prima stagione a Torino ha trovato 1321 minuti di gioco con 8 gol e 5 assist. Nello stesso anno ha trovato molte presenze anche in Champions League, dove tutti i tifosi bianconeri ricorderanno senza dubbio la rete nella finale persa contro il Barcellona. Il 2015/16 è stato l’ultimo anno a Torino trovando su 47 presenze 12 gol e 11 assist in tutte le competizioni. Torna quindi al Real Madrid dove riesce a dire la sua con ben 15 gol in 26 partite, vincendo anche molti trofei tra cui la Champions, tanto da attirare l’attenzione del Chelsea. In Blues gioca due anni con 47 presenze e 16 gol, portando a casa anche l’Europa League oltre che la Coppa d’Inghilterra. Passa quindi all’Atletico Madrid fino a tornare 4 anni dopo alla Juventus. Contro la Roma ha giocato due partite in Champions League con la maglia del Chelsea: l’andata finì 3-3, mentre il ritorno 3-0 per i giallorossi. Con la maglia della Juventus le gare sono 4: 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Morata non ha mai segnato alla Roma. L’ex Blancos ha affrontato Dzeko due volte con la maglia della Juve nella stagione 2015/16 e due con la maglia del Chelsea in Champions.

    Claudia Belli

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    1. Che tenerezza! Chissà magari il povero Capitan Edin parla di nuovo con Zorro e gli dice che anche questa settimana è stata travagliata visto che non è potuto andare alla Rubentus? Poverino Edin,ci esce una lacrimuccia per lui.

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