• Covid, la moglie di Simone Inzaghi ricoverata allo Spallanzani

    Alessandro Tagliaboschi
    10/04/2021 - 21:53

    Foto Tedeschi
    Covid, la moglie di Simone Inzaghi ricoverata allo Spallanzani

    MOGLIE INZAGHI COVID – Ansia in casa Inzaghi. Nelle ultime ore, infatti, sarebbero peggiorate le condizioni di Gaia Lucariello, moglie del tecnico, dopo aver contratto il Covid. La donna infatti è ricoverata adesso allo Spallanzani in seguito all’emergere di una forte tosse, proprio come Daniele De Rossi da ieri nello stesso ospedale per una polmonite bilaterale. Ci sarebbe il sospetto della polmonite, nei giorni scorsi la stessa Gaia in una intervista a Il Messaggero e aveva descritto così la sua situazione: “Sto male. Mi sto curando come se stessi in ospedale. Cortisone, eparina. E’ molto peggio di quello che si pensa. Guai a chi dice che è una semplice influenza. Come lo abbiamo preso? Non ne ho assolutamente idea, siamo sempre stati attentissimi”.

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    1. Fa bene a ribadire che NON È UNA SEMPLICE INFLUENZA!!!
      C’è ancora qualche mentecatto che va in giro a raccontare questa favoletta!
      In Italia abbiamo avuto 3.5 milioni di casi: centinaia di migliaia (non so quanti di preciso) all’ospedale, di tutte le età… e di questi 3.5 milioni il 3% (ovvero oltre 100.000 persone) sono MORTE!

    2. Sono d’accordo e soprattutto per questo che chicchessia non si puo permettere di giocare con i tamponi far risultare negativi giocatori che invece sono positivi la malattia e’ altamente contagiosa e non controllabile e le conseguenze le paga chi non c’entra nulla

    3. non dare penalizzazione è stata una follia se era tutto vero ed ancora non è chiarissimo, ma per chiunque sia in ospedale mi dispiace davvero tanto

    4. 100 000 e’ un dato falsato da un modo sbagliato di contare, l’ha detto il virologo Bassetti (vedete dichiarazioni su internet) se si lascia una finestra di 3 mesi su chi ha avuto il contagio e muore di infarto o altro, quindi morto nei tre mesi da quando ha avuto il contagio viene conteggiato come morto di covid19.
      Questo e’ l’errore che si continua a fare.
      Ma la verita’ la sapremo tra 30anni

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