LUIS ENRIQUE: “Derby partita speciale. Pjanic ci sarà. Lamela e Juan sono pronti” (FOTO)

15/10/2011 - 15:06

CONFERENZA STAMPA LUIS ENRIQUE – Le  dichiarazioni integrali (parola per parola) di Luis Enrique in conferenza stampa alla vigilia del derby:

Come arriva la Roma a questo derby? C’è pressione?
“Che è una partita speciale io l’ho visto due mesi fa. Che è una partita molto importante per i tifosi, la società, la squadra e per noi è normale. E’ il nostro grande avversario, il nostro rivale. Come arriviamo? Arriviamo nel modo giusto, in modo ottimo. Ho visto la squadra lavorare questa settimana con l’atteggiamento migliore da quando sono qui. Sono contento. Arriviamo al momento giusto”.

Anche di fronte a un derby non cambieranno le abitudini di dire le convocazioni domani e di non fare il ritiro a Trigoria?
“Si, si, perchè non cambiano le regole del calcio, ci sono due porte, dobbiamo fare un gol in più dell’avversario. E’ una situazione particolare, loro sanno perfettamente cosa devono fare come professionisti. C’è sempre la possibilità di restare qui in caso di particolare situazione familiare. Chi resta a casa prepara comunque la partita come io credo che si deve preparare. Non cambia niente”

Totti non ci sarà. Pjanic ha già giocato trequartista con l’Atalanta. Come sta dopo il ritorno dalla nazionale? E’ pronto per giocare il derby?
“Prima di tutto mi dispiace tantissimo per quello che è successo a Francesco. Per noi è sempre importante, contro la Lazio di più. Ma questa è una situazione che sempre circonda i giocatori, è normale che succeda a volte. Pjanic è un caso come il resto di calciatori che vanno in nazionale. Quando tornano è sempre difficile capire in che stato si trovano. Oggi si è allenato bene, con tutta la squadra. E’ al 100%. E’ a disposizione. Sono contento”

Cosa ha detto ai giocatori per vincere questa partita?
“Ho parlato nè più nè meno dell’altra settimana. Credo che quando si arriva a questo tipo di partite è importante che il giocatore ha questa chiarezza che adesso c’è, tre settimane fa volevamo questa situazione. Adesso c’è questa fiducia, ho parlato della situazione di calcio, della situazione personale, allo stesso modo. E’ una partita speciale, ma non credo di aver cambiato il mio pensiero e il mio modo di parlare.

Lazio e Roma sono alla pari?
“Non lo so, mi piace come squadra, è forte, con buoni attaccanti, di grande qualità, internazionali. Mi piace il suo atteggiamento, è una squadra per me forte e difficile. Però la proposta che la Roma farà e che è impossibile da negoziare è che noi andiamo a fare la nostra partita, andiamo a vincere o a tentare di vincere il derby. Lo sappiamo che è una situazione particolarmente importante per i tifosi, per tutti i romanisti”

Chi vincerà? E’ preoccupato da Klose?
“Ho visto, si è allenato. Questo tipo di partite motivano i calciatori, in partite così tutti fanno di tutto per esserci e mi piace che Klose possa essere nella squadra avversaria. Noi pure siamo forti e arriviamo in uno stato ottimo, ottimo. Spero in una partita aperta, difficile e con il sostegno del nostro tifo e con la motivazione di giocare con un grande avversario, di andare a fare il nostro calcio”

Ieri ai tifosi è stato impedito di vedere l’allenamento. Questo fa capire che lei è particolarmente teso per questo derby?
“Io ho sentito che abbiamo chiamato la polizia, ma non so il numero, non so dove devo chiamare. Se me lo dai a volte se ho bisogno… Io credo ci sia una cosa importante, è la situazione della gente che si mette sul muretto, se si fa male? E’ una situazione importante che la società deve risolvere. Su quello che è successo ieri, a volte faccio allenamenti sui calci piazzati, credo che i tifosi devono capire che è meglio che nessuno veda quello che stiamo facendo”

Lamela?
“Sono contento, si è allenato benissimo. Ricordiamoci che ha 19 anni, è da poco in una nuova realtà. Ma può essere molto importante”

Un derby anche per incidere sul suo futuro alla Roma, sul giudizio della gente?
“Non è una partita come le altre, lo so. Ma tre settimane fa mi hanno chiesto delle dimissioni. Non so cosa succederà. Non sono preoccupato se vinciamo o meno, ma sono preoccupato di fare tutto il possibile per vincere. Nel calcio non c’è futuro, ora c’è la Lazio, poi il Palermo. Il futuro non mi preoccupa. Se perdiamo il derby e vinciamo tutte le altre partite ci saranno le dimissioni? Non si sa mai. Questa è una partita importante e farò ancora di più per vincere, i tifosi me lo ricordano in ogni momento. Farò tutto quello che posso fare. Ma non sono preoccupato del mio futuro. E’ una partita speciale, senza dubbio”

Lamela sarebbe pronto a scendere in campo?
“Si, si sta allenando con noi da 3 settimane. Gago? Stesso discorso vale per lui e per tutti quelli che sono nella lista dei convocati”

E’ un vantaggio avere di fronte un avversario che non vince da tanto tempo?
“E’ difficile dirlo. Non sono innamorato delle statistiche, ma penso a cosa posso fare di più per aiutare la squadra. Non mi metto nei panni dell’altro allenatore, penso a cosa posso fare io”

Possono giocare Kjaer e Juan contro gli attaccanti fisici e alti della Lazio?
“Io penso agli avversari, ma penso prima di tutto a come voglio giocare io, a dove voglio la spinta, dove voglio pressare. Questa è la mia prima scelta, poi penso all’avversario e se in una situazione è meglio un giocatore più fisico o più tecnico”

Pizarro ha le caratteristiche per giocare trequartista?
“Si, si si. Può fare il trequartista, ha la qualità di puntare, di fare il passaggio. Può giocare anche come interno. Io ho una rosa ampia e ho ampia scelta. Mi piace questa situazione. E’ più difficile per l’allenatore avversario quando non sa come posso mettere in campo i giocatori. E’ difficile anche per il giocatore che non sa se gioca o no”

Quanto conta il tatticismo in una partita caratterizzata dall’emotività?
“La lavagna è sempre magica, mai si fa un errore alla lavagna. Ma poi è più importante la testa dei giocatori. Per me è molto importante controllare le emozioni. Non sarà facile, perchè sarà un ambiente incredibile, ci sarà tanta voglia di vincere. Però loro sono comunque professionisti e devono sapere cosa fare in ogni momento”

Quanto è cambiato come allenatore da quando è in Italia?
“Continuo ad imparare ad ogni partita, allenamento, vedendo le partite degli altri. Ma non cambio il mio modo di giocare, il motivo per cui sono stato preso è perchè ho un’idea di calcio diversa. La Roma ha bisogno di un’idea di calcio propositiva. Il mio obiettivo è ottenere il massimo dai miei giocatori, di farli giocare in modo che rendano quel pò di più. Continuo comunque a imparare ogni volta, tantissimo, ma non negozio il modo in cui voglio giocare. Questo no”

Juan può scendere in campo? E Stekelenburg è psicologicamente recuperato?
“Per il primo vale un pò il discorso di Erik, anche se è un pò differente. Lui l’anno scorso ha giocato senza allenarsi. Ora è recuperato sul piano fisico, sono contento per lui perchè anche io da giocatore ho vissuto esperienze simili. Lui è un giocatore di livello altissimo, internazionale, gioca per la sua selezione. Sono contento del suo impegno, il suo stato fisico è migliorato, sono contento per lui. Domani vedremo nella lista. E’ molto vicino. Stekelenburg ha fatto tutta la settimana con noi e lui è pronto”

Ci sono chances per Borriello?
“Chiaro, le stesse che hanno Borini, Bojan e Osvaldo. Ma ti ha mandato a fare queste domande Reja?”

Dopo un inizio difficile la Roma ha vinto le ultime partite. Sta raggiungendo una regolarità di rendimento e la considera una candidata al titolo?
“La Roma arriva a questa partita in ottime condizioni tecniche, fisiche e psicologiche e sta migliorando il suo livello gradualmente”

Mancherà Totti, il primo rigorista. Chi tirerebbe un eventuale calcio di rigore?
“Ci sono tante opzioni. Abbiamo 2-3 grandi rigoristi. Speriamo di avere questa situazione, però dobbiamo arrivare in area perchè succeda qualcosa di simile”

Quell’abbraccio a inizio partita può essere fatto vicino alla Curva? Come vanno i campi?
“Mi piace tantissimo il rapporto tra i tifosi e noi. Questo succede quando la squadra risponde al tifo. Non lo so se si può, la nostra panchina è lontanissima, magari poi ci sono problemi a rientrare in campo in tempo. Però mi piace che i tifosi sappiano che noi andiamo tutti insieme, non  noi 18 e lo staff ma tutti ventimila, trentamila, ottantamila, tutti insieme per la vittoria. E’ bellissimo e mi piace. I campi di Trigoria hanno un bell’aspetto, per iniziare ad allenarsi al campo A dobbiamo aspettare ancora”

La Lazio sembrerebbe più squadra, più esperta, ma la Roma più tecnica per esempio. Come definirebe le due squadre?
“La Lazio ha una squadra più fatta di noi. Noi stiamo lavorando in una situazionediversa, abbiamo un nuovo progetto, nella società, nello staff e nella squadra. Cerchiamo di fare un progetto nuovo. La Lazio ha un progetto diverso”

Cosa la preoccupa della Lazio, il collettivo, le individualità, Reja, un reparto?
“Mi preoccupa tutto, il movimento delle punte, i singoli giocatori che possono creare pericoli. Mi preoccupa la quantità e qualità di cross che fanno, lo stato di forma e la capacità di goleador di Klose che ha fatto cinque gol credo. Mi preoccupa tutto dell’avversario perchè è il mio lavoro”

E’ d’accordo con Totti che l’uomo derby è Reja?
“E’ la trappola questa, arriva sempre alla fine quando uno è stanco. Io ho il massimo rispetto sempre per gli allenatori, capisco che c’è una specie di freschezza a Roma, è bello. Ma ho il massimo rispetto per allenatori e calciatori, non parlo di questo”

Lei abita in un quartiere dove ci sono molti tifosi e giocatori della Lazio. Ha incontrato qualcuno?
“Nessun giocatore, solo tifosi romanisti che mi dicono di vincere il derby. I laziali li ho incontrati, mi hanno fatto i complimenti. E’ una rivalità forte, però è anche interessante, sana, davvero. E noi che siamo in una situazione di responsabilità dobbiamo essere un pò esemplari. E’ molto bella la rivalità e faremo tutto il possibile per vincere il derby, ma ci sono tante cose importantissime per migliorare la nostra vita”

Lei ha detto che è stato preso dalla società per fare un calcio diverso. Ha sempre sentito il sostegno della società o ha percepito dei dubbi nella fase delicata?
“L’ho detto più volte, la società mi ha sempre sostenuto, mai ho percepito dubbi. Se fosse successo non avrei continuato. Non è detto che non possa succedere in futuro, nel calcio non si sa mai, ma il compito dell’allenatore è pensare al presente. Non esiste il futuro”

Il rapporto con i tifosi?
“All’inizio volevamo iniziare meglio, ma loro credono in questa squadra, mi incoraggiano di continuo, anche perchè ovviamente sperano sempre che la loro squadra possa sempre migliorare”

Su Josè Angel, l’anno scorso non si era voluto trasferire alla Fiorentina. Come si è ambientato qui a Roma?
“Ha 21 anni, ha dovuto cambiare paese ed adattarsi a tantissime situazioni. Siamo contenti del suo rendimento, deve ancora migliorare molto, è arrivato in un grande club, può imparare molto, deve avere la mente aperta per sfruttare al massimo questa esperienza indescrivibile, di vivere in una città e in un club unici. C’è concorrenza anche nel suo ruolo, anche se qualcuno pensa non sia così. La concorrenza è fondamentale”

(fine)

ROMANEWS.EU HA SEGUITO LA CONFERENZA IN TEMPO REALE CON
DAVIDE GAROFALO

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