• L.ENRIQUE: “Scelgo sempre in base alla qualità calcistica. Il mio obiettivo è vincere domani”

    18/02/2012 - 14:44

    CONFERENZA LUIS ENRIQUE – Le dichiarazioni integrali (parola per parola) del tecnico giallorosso alla vigilia di Roma-Parma, trascritte fedelmente ascoltando l’audio della conferenza:

    C’è una lettura tecnico-tattica per capire questi alti e bassi nel rendimento della Roma?
    “No, non c’è una lettura tattica, nè fisica nè mentale. E’ una lettura di quanto sono bravi gli avversari in una partita e quale è il nostro livello nella stessa partita.  In questi ultimi 2 mesi ho visto la squadra fare la stessa proposta del solito, poi ci sono partite in cui gli avversari vanno meglio e ti mettono e altre in cui tu lo fai molto meglio di loro”

    Marquinho è pronto per essere convocato?
    “Ancora non è al 100%”

    Dal punto di vista fisico o generale?
    “E’ arrivato due settimane fa, ancora deve riconoscere i movimenti della squadra, deve mettersi al livello fisico dei compagni. Per quello non è ancora al 100%”

    Lei spesso per giustificare l’altalena di risultati ha detto che questa è una squadra giovane, Sabatini invece non ha parlato di giocatori giovani o meno giovani ma solo di calciatori forti o meno
    “Non ho mai detto che questa squadra è giovane, ma che non scelgo in funzione dell’età o se uno è biondo o moro,  ma scelgo sempre in funzione della qualità calcisitica che vedo e della personalità: non solo chi tira bene in porta, il calcio è più completo di questo. Non ho problemi a scegliere un giocatore di 38 anni quanto uno di 17, è una costante del mio pensiero. Ci sono calciatori più o meno bravi. Questo è quello che cerco e che mi interessa”

    Sabatini  ha detto che la Roma pratica un calcio esclusivo ma a volte non trova le contromosse per superare l’avversario
    “Che vuoi che dica? Neanche io!”

    Sabatini si è detto soddisfatto del lavoro della squadra e dell’allenatore, ma ha anche fissato degli obiettivi. Lei spesso ci dice che il suo obiettivo è la prossima partita…
    “Bravo, bravo. Parlo sul serio, il Parma è il mio obiettivo. E qualsiasi proposta, se non è vincente, non va avanti, punto. Quello  lo so dal primo giorno a Brunico”.

    Se la stagione finisse oggi la Roma sarebbe fuori sia dalla Champions che dall’Europa League
    “Ma quella è un’ipotesi. Oggi, meno male, non finisce. Mancano ancora 15 giornate. Quando finisce, tranquillo. E’ come con gli studenti: alla fine arriva l’esame, il test e c’è la nota. Arriverà sicuramente. Non mi preoccupa niente, mi preoccupa il Parma”

    Il ds ha parlato anche del mercato estivo: si è iniziato a fare un’idea di quelli che rimarrano nella Roma il prossimo anno? Sabatini ha detto che ci sarà un ricambio
    “No, il mio lavoro non è vedere cosa succederà perchè non so cosa succederà fra tre, quattro, cinque mesi. Il mio lavoro è fare la proposta in questa partita, lavorare con la rosa che ho, che è la migliore rosa che posso avere adesso, e i calciatori devono sapere di avere la grande opportunità di fare una bella figura contro il Parma, e dopo contro l’Atalanta e dopo contro la Lazio e dopo di partita in partita per poter continuare nella Roma. Nessuno ha il posto garantito, nessuno: calciatori, allenatore, nessuno, dipende sempre dai risultati. Questa è la grande verità del calcio. E uno deve lavorare ogni giorno, ogni allenamento e in ogni partita per avere la possibilità di continuare in questa meravigliosa squadra; sennò devono sapere che tutti possiamo andare via, tutti possono rimanere, dipende dal nostro livello e dal livello della nostra proposta, altrimenti arriverà un altro. E’ così che funziona. Non è una cosa che ho inventato io, non è nuova: è così”

    Osvaldo può tornare dal primo minuto? In che condizioni è? Può giocare per 90 minuti?
    “Può iniziare la gara, ha fatto già 30 minuti con il Siena. La può iniziare non so se potrà finirla, quello è un altro discorso, e non so se la inizierà, ma la può iniziare”

    Dopo la partita con il Bologna ha detto che poteva esserci il rischio che questa potesse essere una stagione anonima. Sabatini ha detto che questo non è un anno di transizione. Secondo lei la squadra sente che questa potrebbe essere una stagione di transizione?
    “Ho detto io questo dell’anonimo? Non credo. E’ una parola che quasi non conosco in spagnolo. Quello che dice Walter Sabatini mi va benissimo. Io so cosa voglio e cosa ho detto. Non è anonima e sai perchè? Perchè sto dicendo ogni giorno che per me la cosa più importante è l’allenamento e dopo la partita, e lì c’è il test, l’esame”

    Vedendo i giocatori tutti i giorni ha visto che hanno capito che questa non è una stagione di transizione?
    “Chi ha parlato di transizione?  Io non parlo di transizione, voglio vincere con il Parma e ho fatto tutto  il possibile durante la settimana per vincere con il Parma. Non mi interessa se c’è una transizione, mi interessa vincere la prossima partita.  E se faccio una brutta figura o subisco una sconfitta, mi rialzo e preparo la prossima partita, quella è la mia filosofia. Non c’è transizione nel calcio. Non regalo un allenamento, quella è la mia mentalità, nemmeno un allenamento. Così posso andare a casa tranquillamente, con la testa alta, altissima. Che transizione? Che stagione anonima? Per me c’è l’allenamento di questa mattina, che è stato il più importante e adesso la prossima partita”

    Il Parma le ricorda la prima vittoria con la Roma. Quali sono le insidie? Si parla molto del 3-5-2 del Parma, un modulo che sembra dare fastidio alla Roma
    “Ci sono diversi moduli di gioco: il 3-5-2 dipende dal profilo di calciatori che ci sono ed è diverso da un altro 3-5-2: può essere un sistema molto offensivo o molto difensivo, dipende. Cosa vedremo domani non lo so.  Quello che è certo è che il Parma ha un altro allenatore con un altro pensiero, ovvero quello di voler proprorre qualcosa, cosa che mi piace. Soprattutto Floccari e Giovinco sono giocatori che possono metterci in difficoltà. Mi aspetto la partita come al solito all’Olimpico, mi aspetto di avere le difficoltà che normalmente abbiamo, ma mi aspetto un livello superiore rispetto a quello dell’ultima partita, perchè sennò è molto difficile. Ma quello non significa che non possa succedere di nuovo, perchè non è una questione matematica. Ma abbiamo lavorato su come combattere il Parma, in fase difensiva e offensiva e di giocare la partita facendo il nostro meglio.  Vediamo se riusciamo a farlo, ma sarebbe un’opportunità unica”

    Perchè la Roma è tra le squadre che subisce più gol negli ultimi 15 minuti? E’ un problema di tenuta mentale?
    “Cosa vuoi che ti dica, succede. Forse con un po più di concentrazione, dipende da come sono stati presi quei gol, dipende. Se prendiamo le ultime partite non ricordo, ma saranno sicuramente in ripartenza facendo un rischio incredibile per andare a vincere la partita, e se sono così non mi preoccupano tanto. Non guardo molto le statistiche sia quelle negative che quelle positive”

    Non sta pensando alla Roma della prossima stagione con Sabatini?
    “E’ così! Almeno pubblicamente”

    La sensazione è che quando la Roma incontra un avversario aggressivo perde sicurezza. Questo avviene perchè i giocatori non hanno ancora memorizzato i movimenti?
    “Non penso sia così. Credo sia una questione che non è la tua partita, che non hai la stessa intensità dell’avversario e sei in difficoltà: qualsiasi sia il modulo se fai un movimento bene o lo fai male. Per parlare di un’idea di gioco c’è un’intensità, una voglia, una fame e quello, minimo, lo devi eguagliare. E se la squadra avversaria ha più fame in questo farà sempre la differenza, qualsiasi sia l’avversario e la squadra”

    Cosa ne pensa dell’Inter che ha tanti campioni ma prende gli schiaffi da tutti?
    “Parlo della Roma per cui ho tanto da lavorare”

    La Roma Primavera oggi gioca la semifinale del Torneo di Viareggio. Lo sta seguendo?
    “Conosco ottimamente i calciatori della Primavera che quando è possibile si allenano con noi. Tutti sanno che ho sempre il pensiero su cosa possono fare i giovani, perchè sono il futuro, ma qui in Italia c’è grande differenza tra Primavera e prima squadra. In spagna non è così: lì ci sono squadre B che giocano ad un livello altissimo. E’ un peccato per loro perchè qui a Roma si lavora tantissimo e benissimo sulla Primavera e sugli Allievi. E una volta che  riusciranno a giocare a livelli più alti sarà più facile il loro  inserimento in prima squadra. Per me adesso c’è una grandissima differenza: quando vedo quelli che si allenano spesso con me giocare con la Primavera, giocano con troppa facilità. Per crescere, un calciatore giovane deve avere difficoltà, ma  quando si allenano con noi c’è troppa difficoltà, è troppo lontanto ancora. Arriveranno ma gli costa più di quello che gli dovrebbe costare”

    Lei vorrebbe una squadra B come accade in Spagna?
    La nostra squadra B è la Primavera. Io dico quello che vedo e secondo me il livello in cui compete la Primavera è basso. Basso rispetto alla prima squadra. E in quello, che diventa un passo importante,  c’è troppa distanza: vai a vedere le parite di Primavera e vedrai come gioca Viviani, gioca con una superiorità che non è buona per lui. Lui deve avere delle difficoltà: il fatto è che se vanno in prestito in un’altra squadra quasi mai giocano. E se non giocano cosa facciamo con un calciatore?  Ma quello è un pensiero mio, non faccio richieste.  Mi piacerebbe che giocassero ogni settimana in uno stadio con calciatori di 30 o 28 anni, che vedano com’è il calcio: la serie B, un campionato di questo livello. In Spagna ci sono solo due Primavere in Serie B: il Villareal e il Barcellona B ma  per loro è molto meglio competere in un calcio vero. Quello della Primavera è un calcio bello, mi piace vederlo, ma…è il mio pensiero, non faccio domande, fate come volete”

    Tornando al mercato: lei ad oggi confermerebbe la rosa attuale?
    “Io ho detto che l’esame è domani, non confermo nessuno, neanche me stesso. Se non vinciamo domani, o la prossima partita e se non ti alleni non ci sarà nessuno da confermare: quello è il vero messaggio. In Spagna si dice “quando vedi che al tuo vicino capita qualcosa di sgradito inizi a guardare nel tuo orticello, dicendo è meglio che mi dia da fare”. Non c’è mercato estivo, il mercato è domani:  domani si vedrà chi vuole restare a Roma, domani voglio vederlo, pure io. Ma io sarò il primo per fare tutto quello che devo. E non pianifico il prossimo anno, che mi importa del prossimo anno?

    Quindi siete tutti sotto esame, lei compreso?
    “Oggi è stato un allenamento esame per me, domani sarà l’esame vero perchè ci sarà il vero professore: il tifo. Quello è l’esame, altrimenti non ci sarà nessuno da confermare. Con questo messaggio la Roma diventerà grande”

    (Fine)

    ROMANEWS.EU SEGUE LA CONFERENZA IN TEMPO REALE CON
    DAVIDE GAROFALO 

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