• Che cosa ha detto Di Francesco in conferenza stampa

    Redazione RN
    01/12/2018 - 15:49

    Che cosa ha detto Di Francesco in conferenza stampa

    DI FRANCESCO CONFERENZA STAMPA – Questi sono gli argomenti trattati dal tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco alla vigilia della sfida di campionato Roma-Inter.

    PEROTTI E PASTORE – “Sono entrambi disponibili ma non utilizzabili dall’inizio. Oggi faremo un ultimo allenamento che mi darà delle indicazioni ma non saranno disponibili dall’inizio”.

    CARATTERE – “Ci ho lavorato sempre, dobbiamo cercare di tirare tutti fuori qualcosa in più. Anche il primo tempo contro il Real Madrid ha dimostrato che manca qualcosa. Manca anche quella fortuna per mandare la palla dentro, ma dobbiamo lavorare su quello per far sì che girino bene anche queste situazioni”.

    SCHICK – “Schick ha giocato 500 minuti in più dell’anno scorso, ha avuto continuità, quando l’ho fatto giocare a Udine sono stato criticato. Cosa si vuole? Abbiamo bisogno di tutti e di giocatori che siano al top. In questo momento non posso fare molte scelte, Patrik deve dare di più e credere di più nei suoi grandi mezzi. L’aspetto mentale diventa predominante in una condizione di grande livello. E lui su questo deve crescere”.

    UOMINI FORTI – “Abbiamo bisogno di uomini forti e dobbiamo aiutare questi uomini che possono sentirsi più deboli. Devo dare più forza su questo gruppo, cercare di dare più forza alla loro testa. A questa squadra si può tirare ancora qualcosa fuori, anche se abbiamo poche scelte in generale. Noi siamo in debito con i tifosi della Roma, a cui dobbiamo ridare qualcosa ma abbiamo bisogno del loro grande sostegno. Se indossiamo questa maglia dobbiamo dare il meglio ai nostri tifosi ed è un obbligo e lo dobbiamo fare”.

    FAZIO – “Lui fa parte di una rosa di giocatori. Quello è il posto dove ho più giocatori disponibili, non so se farà il titolare, potrei anche giocare a tre o quattro. Sto lavorando su due sistemi di gioco, vediamo quale sarà il più opportuno. Vedremo chi giocherà dietro”.

    EL SHAARAWY – “E’ infortunato, non farà sicuramente parte della partita”.

    RIMONTE – “Dovremmo cercare di andare più in vantaggio che svantaggio. Riviene sempre il discorso di paura e timori su cui si lavora con continuità. Dobbiamo avere la forza di avere continuità, voi scrivete, parlate, dite, che pensa che ho l’anello al naso? Cerco di trasmettere dei concetti che avevo anche da calciatori, prendo la palla e la metto in mezzo al campo, questa deve essere la mentalità. Questo voglio trasmettere, ma non è sempre facile, è come una famiglia: anche con i figli non è facile fargli capire tutto. Nel nostro mondo il tempo è sempre poco, dobbiamo crescere il prima possibile su questo aspetto”.

    NAINGGOLAN – “E’ un grande calciatore, non è stato fortunato con gli infortuni. Deve ritrovare la sua condizione migliore, si vede che non ha quella forza ed esuberanza”.

    INFORTUNI – “Se volete c’è anche uno studio Uefa che parla di statistiche di infortuni che avvengono in questo periodo che sono molto alti in squadre che giocano molto. Noi purtroppo li abbiamo avuti nello stesso momento. Facciamo valutazioni, su Perotti e Pastore sono problemi regressi che ci sono stati in passato, Dzeko è un calciatore che mi ha chiesto di riposare e certi giocatori vanno fatti riposare. Spesso sento dire che anche ex calciatori parlare che era un calcio completamente differente, non pensate che perché guadagnano tanto possono fare 100 partite l’anno. I ritmi si sono alzati tanto rispetto al passato ed il livello è molto più alto, in Italia ed in Europa. E questo porta il rischio di alzare il livello degli allenamenti e di farsi male. El Shaarawy ha giocato molto di più rispetto lo scorso anno, quest’anno forse ho dovuto spesso schierare tanti giocatori con il rischio di quello che è successo adesso. Ne abbiamo parlato tantissimo, ma questo dato è emblematico: il rischio di avere problemi, specialmente al flessore, è dietro l’angolo”.

    ASPETTO MENTALE – “Io non devo giustificare niente, quando uno fa un lavoro cerca di fare il meglio di sé stesso. Il fatto di subire questo discorsi che lasciano il tempo che trovano: è facile dire ‘te lo avevo detto’. Io da allenatore devo trovare le soluzioni ai problemi, quel pizzico di attenzione è smarrita in un secondo con il Real è cambiata totalmente la partita. Quello di Fazio è un errore di concetto, si trova la palla davanti il primo pensiero è di metterla lateralmente o verso la porta avversaria, in quel momento lì ha letto qualcosa che non andava letto. Hai detto bene, quando vado ad analizzare un errore non ne faccio un discorso di reparto, a me farebbe piacere perché ci andiamo a lavorare. Qui si parla di aspetto mentale, su cui sto cercando di muovere tanto nei ragazzi. La forza sta nel cercare di limitare questi errori rischiando meno in certe situazioni di gioco. E’ come quando si dice ai ragazzini ‘Non dribblare, gioca a due tocchi’, e poi ci lamentiamo che non c’è più fantasia. Bisogna insegnare dove e come fare una cosa. Io a Fazio dovrei dirgli ‘Con una palla del genere, devi metterla laterale o dalla parte degli avversari’, è un concetto un po’ generale. Io non sono capace a nascondere i miei sentimenti, ma lo faccio sempre con grande onestà”.

    POLITANO – “Sono stato uno di quelli che lo ha mandato via, perché a Sassuolo lo ha fatto riscattare subito. Un ragazzo veniva a vedere la partita della Roma di nascosto, quando poteva. Ha grandi potenzialità, inespresse da ragazzo, poi ha lavorato benissimo e si sta togliendo le soddisfazioni, purtroppo per noi da altre parti. Ma bisogna fargli i complimenti per la sua crescita, sono veramente affezionato a lui”.

    INTER – “L’Inter ha dimostrato di essere più forte della Roma, in Champions siamo stati simili con gironi differenti. Sono cresciuti tanto, hanno dato continuità a tanti giocatori ed hanno una rosa forte. Luciano sta facendo un grande lavoro, ha un atteggiamento differente, ha grandi potenzialità. All’inizio doveva competere con la Juve che però ha dimostrato di avere un passo differente, è una squadra che sta dimostrando di essere più forte di noi”.

    FUTURO – “Ho già parlato prima, cercherò di dare il massimo per quel che sarà, perché mi girano tanto per tutte le situazioni, ma con il desiderio di vedere una squadra con il sangue agli occhi. Ci vuole quel là per far saltare qualcosa nella squadra”.

    PROBLEMA MENTALE – “In fase offensiva siamo mancati nel venire a chiudere, ma nell’essere sempre dall’altra parte è sinonimo di fare la partita. Ritorniamo al concetto di prima, le situazioni le creiamo e non siamo stati bravi ad andarle a chiudere. Il nostro problema è mentale, prendere gol con facilità Vogliamo fare una disamina tattica su Udine: gol preso su rimessa laterale? C’è il tempo per recuperare ma ogni volta che lo diciamo c’è sempre una partita di meno, 4 punti non sono tanti ma possono diventarlo se non si cambia passo”.

    UNDER – “Non ho tante soluzioni, però giocherà titolare. Gli ho dato uno schiaffo affettuoso, ha bisogno di sostegno. Ma è uno di quei giocatori che prende iniziativa si dà da fare, anche sbagliando le scelte e stiamo lavorando per migliorarlo in quello. La differenza è su chi la fa e come si fa la scelta. Nelle scelte finali invece di darlo a uno piuttosto che un altro facciamo errori ma ci stiamo lavorando”.

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