Caso Diawara, la Roma rischia la sconfitta a tavolino contro il Verona: ecco il precedente del Sassuolo

Redazione RN
22/09/2020 - 8:08

Caso Diawara, la Roma rischia la sconfitta a tavolino contro il Verona: ecco il precedente del Sassuolo

ROMA CASO DIAWARA SASSUOLO – Una stagione subito in salita per la Roma, che dopo una banale svista rischia di perdere a tavolino il primo match di campionato disputato contro il Verona. Il motivo? Diawara non è stato inserito nella lista dei giocatori over 23, ignorando l’avviso inviato dalla Lega Serie A.

Caso Diawara, ecco il precedente del Sassuolo

L’errore sarebbe stato commesso in buona fede, ma spetterà al Giudice Sportivo prendere una decisione. Come riportato da Il Messaggero, esiste un precedente, quello relativo a Sassuolo-Pescara, match andato in scena nel 2016 e vinto 2-1 dai neroverdi. In quell’occasione il club, allenato da Di Francesco, non inserì in lista il nuovo acquisto Antonio Ragusa, entrato in campo nei minuti finali della gara, e perse il match 3-0 a tavolino. Da sottolineare però che, contrariamente a quanto accaduto per la Roma, il Sassuolo non aveva posti liberi nell’elenco.

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  1. Ecco, diciamole le cose come stanno. I due casi sono completamente diversi, il responsabile della svista è stato fatto dimettere (come era iusto fare) e dare partita persa per questa cosa che non ha portato alcun vantaggio alla Roma (Diawara avrebbe giocato comunque dato che nella lista giusta c’erano slot liberi) sarebbe un tantino esagerato.
    Un peccato non averlo evidenziato già ieri, quando si tratta di azzannare alla giugulare i nostri tifosoni sono sempre pronti, ma quando si tratta di informarsi fanno un po’ più fatica.

  2. Quello del Sassuolo non è un precedente, poichè non è minimamente sovrapponibile al caso della Roma: il Sassuolo, infatti, schierò un giocatore che, al momento della trasmissione della lista, non era ancora suo, in quanto acquisito solo DOPO, mentre la Roma ha “solo” (colpevolmente, sia chiaro!) inserito un calciatore in rosa in una lista anzichè in un’altra!
    Già questo – oltre al fatto che non ci siano né un danno né un danneggiato – dovrebbe far si che l’irregolarità venga punita non con la pena più afflittiva – cioè lo 0-3 a tavolino – bensì con un’ammenda, un richiamo o altro provvedimento più soft.

  3. Aggiungo una cosa che non è da poco conto. Oggi come oggi i sistemi informativi sono dotati di meccanismi automatici che non dovrebbero consentire uno status differente da quello che è legittimamente ammesso per l’inserimento nella lista.
    Io che opero da quasi 40 anni nelle PPAA, ho vissuto tutti i cambiamenti. Se in una lista (che, ovviamente non dovrebbe essere compilata attraverso apposito sistema) vi è un soggetto non rientrante o a titolo originario o per sopravvenuta incompatibilità, dovrebbe scattare l’automatica esclusione e relativa comunicazione via pec alla Società, come avviene per i documenti amministrativo contabili degli enti pubblici.
    Pertanto c’è qualcosa che non quadra a livello federale.

  4. Domanda :scusate l’ignoranza ma cosa vogliono significare queste liste ? Dai 18 anni in su i giocatori sono tutti maggiorenni ,liberi di contrarre contratti remunerati ,appartenere e giocare con la societa` di appartenenza , in questo caso stiamo parlando di eta`non di essere o non essere comunitario.
    Sinceramente non vedo l’utilita di avere liste di over 22 e under 22 ,sono forse parametri pensionistici ? o complicazioni di regolamenti.

  5. Le due liste sono state inserire affinché le squadre si “dotino” di under 22 (prima erano under 21), ponendo un tetto massimo di over 22 schierabili per ogni partita. Lo scopo, di fatto, è quello di incentivare lo sviluppo dei vivai e l’investimento sui ragazzi

  6. secondo me dal punto di visto giuridico la buona o malafede è irrilevante, così come il fatto di aver o non avere posti liberi. la Roma a schierato un giocatore non registrato. punto. ma siccome sappiamo tutti che la “giustizia sportiva” è completamente farlocca, c’è ancora una speranza che un giudice si arrampica sugli specchi per darla a noi la vittoria a tavolino! speriamo.

    1. La registrazione è un errore formale che non altera la ratio sportiva, tanto è vero che è stata subito sanata. Il mancato diritto alla registrazione è un errore sostanziale, perché incide sulla regolarità della gara e non è sanabile ex post. Mettere le due cose sullo stesso piano sarebbe un accanimento eccessivo.

  7. secondo me dal punto di visto giuridico la buona o malafede è irrilevante, così come il fatto di aver o non avere posti liberi. la Roma a schierato un giocatore non registrato. punto. ma siccome sappiamo tutti che la “giustizia sportiva” è completamente farlocca, c’è ancora una speranza che un giudice si arrampica sugli specchi per darla a noi la vittoria a tavolino! speriamo.

    1. In realtà è criticatissimo. E’ stato avversato da prima che mettesse piede a trigoria.
      Anche nel periodo in cui faceva buone prestazioni era comunque mal considerato.

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