Brighi: ´Contro la Juve per vincere,**le assenze non cambiano nulla´

20/03/2009 - 0:00

 
In un’intervista al Corriere dello Sport il centrocampista della Roma Matteo Brighi racconta il suo mondo, lontano dagli eccessi del pianeta-calcio. “Niente discoteche, amo girare molto e ho trovato fantastici i Musei Vaticani”. La convocazione in nazionale sembra ormai alle porte. Un ritorno, dopo l’amichevole del 21 agosto 2002 contro la Slovenia a Trieste, quando in panchina c’era ancora Trapattoni. “Se dovesse succedere sarei felicissimo. Ringrazierei tutti quelli che si sono sempre fatti sentire anche quando stavo in panchina”. Il presente però è la Juventus. La Roma arriva alla sfida con gli uomini contati. “Vero, siamo rimaneggiati, ma andremo in undici in campo e per noi non cambierà nulla dal punto di vista dell’atteggiamento: giocheremo per vincere. Io alla De Rossi? No, giocherò alla Brighi nel ruolo di De Rossi”. Nella corsa alla Champions due avversari temibili. Brighi ha le idee chiare sull’antagonista numero uno. “L’avversario che temo di più è il Genoa, un mese fa avrei risposto Fiorentina, ma i Grifoni hanno un calendario migliore, giocano un bel calcio e soprattutto hanno due punti in più”.  Infine, il compagno che lo ha sorpreso di più:  “Taddei. Qualità e quantità, bravissimo”.

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