• Borja Mayoral un solo obiettivo: far meglio dei predecessori. Rondon a caccia della terza rete consecutiva

    Redazione RN
    05/11/2020 - 11:40

    Foto Tedeschi
    Borja Mayoral un solo obiettivo: far meglio dei predecessori. Rondon a caccia della terza rete consecutiva

    PARTITA ROMA CLUJ MAYORAL RONDON – Una vittoria e un pareggio a reti bianche, questo il bottino in Europa League della Roma fino a questo momento. I giallorossi hanno ottenuto tre punti in rimonta con lo Young Boys e uno contro il CSKA Sofia, ma in entrambe le gare c’è una cosa che le ha accomunate: il turnover. Prima in vista della partita di campionato contro il Milan, poi per quella in programma contro la Fiorentina, Fonseca ha sempre voluto centellinare le forze dei suoi calciatori per poter dare il meglio in Serie A. Ma il Cluj è un avversario di più caratura, da non sottovalutare, e i capitolini lo sanno bene perché di solito le due squadre si affrontavano sul palcoscenico della Champions League. L’allenatore portoghese alternerà comunque un turnover, mantenendo però qualche veterano in campo come al solito. Davanti dovrebbe avere un’altra chance Borja Mayoral, che ancora non ha inciso in giallorosso.

    Roma, Borja Mayoral

    La questione attaccante ha levato molte energie alla dirigenza della Roma: in estate era molto quotato il domino delle punte, con Dzeko destinazione Juventus e Milik che avrebbe preso il suo posto nella Capitale. Ma quando i bianconeri hanno annunciato Morata non ci sono stati più dubbi: Edin sarebbe rimasto in giallorosso, e bisognava cercare una vice-punta. I capitolini non sono stati molto fortunati con i sostituti dei bomber: Defrel, Schick e Kalinic, tra tutti, possono testimoniare. E così è stato individuato Borja Mayoral. Cresciuto nella cantera del Real Madrid, lo spagnolo ha fatto prima un’esperienza in Bundesliga con il Wolfsburg, poi un anno con i Blancos, quindi due stagioni con la maglia del Levante. Nel primo anno con i valenziani ha collezionato 34 presenze, 5 gol e due assist, mentre nell’ultima stagione lo score realizzativo è aumentato: in 36 presenze 9 reti (8 in campionato) e due assist. Con il Real Madrid ha assaporato anche l’emozione della Champions League: nel 2017/18 ha giocato infatti 4 gare, tutte nel girone. Ha anche segnato nella vittoria contro il Borussia Dortmund. Non è stato convocato, invece, per le partite successive: ha esultato per la vittoria della coppa dalle grandi orecchie da casa. Sempre nella stessa stagione nella Liga ha preso parte a 14 gare, con un totale di 336 minuti giocati, segnando 3 gol e un assist. La media realizzativa è quindi una rete ogni 112 minuti. Sicuramente con la maglia dei Galacticos era più facile trovare la via del gol. Ora c’è un’altra sfida da affrontare, quella con la Roma, che al momento è iniziata in salita. Nelle due apparizioni in Europa League non è riuscito a fare la differenza, e i giallorossi hanno dovuto sempre inserire Dzeko in corso d’opera senza mai poterlo far riposare del tutto.

    Cluj, Mario Rondon

    Mario Rondon è un giocatore d’esperienza venezuelano. Nato a Caracas nell’86, con il suo prossimo rivale Borja Mayoral c’è un divario di quasi 10 anni. Naturalizzato portoghese, visti i tanti anni di gioco in terra lusitana, ha vestito le maglie di Paços de Ferreira, Beira-Mar e Nacional. In Liga NOS ha collezionato in tutto 139 partite con ben 40 gol e 14 assist, con un totale di oltre 10.000 minuti giocati. In Europa League (non considerando le qualificazioni), invece, tra Nacional e Cluj (squadra in cui è arrivato dopo una parentesi di 4 anni in Cina) ha preso parte a ben 10 partite, segnando anche 3 gol (tutti con i romeni). Due sono arrivati in questa stagione, proprio contro gli altri avversari della Roma (CSKA Sofia e Young Boys), mentre uno è stato messo a segno nella scorsa edizione nel gruppo in cui giocava anche la Lazio, precisamente contro il Rennes. Non è stato convocato in entrambe le partite vinte contro i biancocelesti, e ha giocato appena 20 minuti tra andata e ritorno contro il Siviglia. Adesso vuole trovare la terza rete consecutiva, per regalare la vetta solitaria al suo club.

    Claudia Belli

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    1. L’ultima volta che abbiamo avuto due prime punte forti è stato ai tempi di Montella / Batistuta.
      Da lì in avanti, tutte le prime punte hanno vissuto all’ombra di Totti (che nel frattempo era stato “promosso” prima punta da Spalletti) o di Dzeko.
      L’elenco è infinito: Marazzina, Nonda, Mido, Schick, ecc…
      La verità è che un centravanti FORTE costa un casino di soldi e necessita di giocare tanto per entrare nei meccanismi di gioco… non ci sono moltissime squadre in grado di avere due centravanti di alto livello.
      A memoria, uno dei casi più eclatanti erano Dzeko e Aguero al City, oppure Benzema e Higuain al Real

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