• Baptista, l´uomo dei gol importanti **per continuare a sognare l´Europa

    08/12/2008 - 0:00

     
    C’è una città che sogna e che aspetta Roma-Bordeaux. Una città che vuole far festa per celebrare nel modo migliore la squadra ritrovata. Roma-Bordeaux non è una partita normale. È una partita che fa la differenza tra volare e precipitare. Tre punti regalerebbero un risultato mai raggiunto. Primo posto nel girone, davanti ai vicecampioni del Chelsea. Una sconfitta vorrebbe dire salutare una Coppa che solo a sognarla ci si sveglia di notte. Una gara diversa da quella di andata allo Chaban-Delmas di Bordeaux. Ma in fondo una gara simile.
     
    IL RUGGITO DELLA BESTIA – Era il 1 ottobre. Anche quel giorno una sconfitta avrebbe voluto dire salutare – e con largo anticipo – la competizione. Serviva vincere e la squadra invece si perdeva nelle sabbie mobili del gol di Gourcuff. Fino al 19’, quando Vucinic segnava per poi urlare a tutti la paura sventata. Ma anche un pari era poco, e allora dentro la Bestia. Una Bestia che fino a quel momento era sembrata mansueta, decisamente troppo mansueta. Una rete, inutile, a Palermo. Giusto il tempo di un’illusione prima che due sberle di Miccoli riportassero tutti sulla terra. Ma quello sguinzagliato sul prato francese sembrava un altro Baptista. Cosa, dribbling, poi il fallo. Punizione. Va lui a tirarla. Conclusione morbida. Gol. La Bestia aveva cambiato la Roma, aveva cambiato la partita e con ogni probabilità il destino europeo della squadra. Poi il gol dell’ 1-3. Forse anche in Brasile si pagare da bere il giorno del compleanno. Baptista, per festeggiare il suo, ha offerto a tutti una bottiglia di Bordeaux. Sembrava la prima pagina di una favola a lieto fine, poi lo stop. Il secondo dopo quello che lo aveva frenato in avvio di stagione. Un mese in brasile per recuperare da una lesione al retto femorale della coscia destra, tanta panchina prima di ritrovare forma e fiducia. Arriva il derby. Baptista non giocherà, il nuovo assetto non prevede la presenza di tre giocatori offensivi. Invece, nella sciagurata trasferta di Bologna Pizarro, diffidato, entra duro su Amoroso. Giallo, scatta la squalifica. Ecco la Bestia allora, proprio nel derby. E la Bestia non delude. Baptista è il primo a entrare in partita, ringhia su tutti, tampona, combatte, riparte. La partita non si sblocca. Fino al 50’. La ripresa è iniziata da un battito di ciglia, Totti va dalla bandierina, dialoga corto con De Rossi e serve al centro. Dal nulla sbuca il testone di Julio. Palla in rete, 1-0 e corsa verso i compagni, lo sguardo e il sorriso di chi pensa: “Facile, no?”. Sì, facile per uno che sulle gare importanti non manca mai di mettere la firma. Gol nella finale di Coppa America del 2007, tre minuti e botta folgorante nel sette. Gol nel clàsico tra Real e Barcellona dello scorso anno, marcando l’1-0 finale per i Blancos. Ora ne ha prenotato uno speciale: “Col Bordeaux segno” ha detto ai tifosi che lo hanno fermato alcuni giorni fa davanti al centro tecnico di Trigoria. E Baptista è uno che le promesse ama mantenerle. In Coppa la Bestia ha segnato due volte, proprio come in campionato. Ma giocando un terzo dei minuti. Un motivo in più per puntare forte su chi nei match clou non delude mai.
     
    RETI EUROPEE – In Europa aveva segnato poco, pochissimo, prima dell’avventura nella capitale. Mai in rete il primo anno di Madrid, una volta sola con L’Arsenal nella stagione successiva prendendo parte al 3-1 sull’Amburgo del 21 novembre 2006. Il ritorno a Madrid della stagione scorsa porta in dote un’altra rete, la seconda nell’Europa dei grandi. Ma è una rete speciale. 11 dicembre del 2007, praticamente un anno fa. La Lazio va nella capitale spagnola a giocarsi il pass per gli Ottavi. Di fronte i reali di Spagna, a cui serve vincere per non salutare la Coppa. Il Bernabeu è una bolgia e il Real non delude. 13’, palla al limite dell’area, la Bestia evita due giocatori biancocelesti e lascia partire un bolide che schianta i sogni di Ledesma e compagni. Finirà 3-1 per il Real, con tanti saluti al tentativo di golpe laziale. Martedì è ancora Champions. Alla Roma servirà la rabbia, la determinazione messa in campo nella gara dello Chaban-Delmas per aver ragione del Bordeaux all’Olimpico. Perché tutt’intorno avrà una città che aspetta. E che sogna di tornare, a maggio, a far festa in questo stadio.
     
    Matteo Pinci

    Scrivi il primo commento

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


    *

    Seguici in diretta su Twitch!

  • Leggi anche...