ARANCHA RODRIGUEZ: ‘L’Atletico Madrid non è più su Luis Enrique. L’accordo con al Roma c’è”

01/06/2011 - 17:34

(Foto Getty Images)

RODRIGUEZ SU LUIS ENRIQUE – Arancha Rodriguez, corrispondente spagnola di Sky Sport, è intervenuta a Tele Radio Stereo sulla possibilità che arrivi Luis Enrique in giallorosso:

Da quello che ti risulta, siamo veramente ad un passo da Luis Enrique sulla panchina giallorossa?
“Luis Enrique lo ha detto l’altro giorno in conferenza stampa, quando ha dichiarato di aver concluso il suo ciclo a Barcellona ed essere prontoad una nuova esperienza. Ha parlato di “50% di possibilità di andare alla Roma”, nonostante un mese fa si parlasse dell’ipotesi Atletico Madridche al momento da quello che mi risulta è definitivamente tramontata, in quanto anche lo spagnolo ha negato questa ipotesi qualche giorno fa.”
L’accordo con la Roma c’è, bisogna solo aspettare la fine del campionato della Segunda Division per l’annuncio che credo riguarderà, quasi sicuramente la squadra giallorossa”.
Quindi Luis Enrique vicinissimo alla Roma, anche se negli ultimi giorni sembrava si fosse rifatto sotto l’Atletico Madrid?
“Si era la scelta di Miguel Angel Marin maggiore azionista dell’Atletico, ma questa indiscrezione uscita sul quotidiano Marca tre giorni fa ha fatto letteralmente imbestialire Luis Enrique che anche per questo ha deciso di non andare a Madrid. In più c’è da dire che Luis Enrique sarebbe giunto all’Atletico laddove Toni Munoz del Getafe e Quiqo avessero cominciato a lavorare insieme dalla prossima stagione nello staff dirigenziale dell’Atletico.
Ma questo compromesso non si è realizzato e quindi Luis Enrique ha rifiutato l’offerta.”
Com’è Luis Enrique come allenatore e cosa si scrive sulla stampa spagnola di questo possibile matrimonio con la Roma?
“Lui è un allenatore speciale: è stato un grande giocatore, di grande personalità; è passato dal Real al Barcellona, aspetto da non sottovalutare, è innamorato del calcio e della sua attuale professione. La domanda che si fanno tutti è se potrà portare in Italia lo stile di calcio blaugrana. E’ una sfida completamente diversa e dovrà forse aver bisogno di tempo per adattarsi. Bisognerà aspettare per capire se sarà in grado di adattarsi, avrà bisogno di tempo. Lui ha un carattere “difficile”da poca confidenza ai giornalisti, spesso come Mourinho e Guardiola non si presenta in conferenza stampa, diciamo che dal punto di vista giornalistico non è facile lavorare con lui.”
Luis Enrique ha dichiarato di essere “abituato a lavorare con giocatori ambiziosi” anche grazie all’aiuto di uno psicologo, Valdez?
“Si in Spagna c’è questa abitudine di lavorare all’interno delle squadre con uno psicologo al seguito, che permetta di monitorare lo stato psicologico caratteriale dei giocatori, affrontando quelle dinamiche che possono crearsi nel corso della stagione, anche sul piano dell’aspetto motivazionale. Il primo allenatore che volle al seguito uno psicologo fu Benito Floro, allenatore del Real quando Luis Enrique arrivò appunto alla squadra madridista. E da lì evidentemente Luis Enrique si è convinto dell’importanza di questa figura.”
Dunque Arancia tu pensi che l’accordo verrà ratificato nei prossimi giorni, e se così’ sarà, pensi che possa portare con se qualche giocatore della Cantera blaugrana?
“Luis è assolutamente entusiasta dell’offerta della Roma, ma meno se ne parla e prima arriverà l’accordo a mio parere, visto che tipo di carattere “particolare” ha l’asturiano. E’ plausibile che possa chiedere alla dirigenza della Roma di acquistare qualche calciatore del Barça B e in generale possa chiedere qualche giocatore del campionato spagnolo, perchè è il torneo che conosce meglio e perchè ripercorrebbe le orme di Benitez, che quando arrivò al Liverpool creò una squadra vincente fortemente improntata sul modello spagnolo, anche dal punto di vista dei calciatori presenti in rosa. Non so se è ancora pronto per il campionato italiano, questo perchè al Barcerllona c’è una filosofia consolidata e quando ha intrapreso la carriera da allenatore ha proseguito il lavoro iniziato da Guardiola. In Italia c’è un’altra cultura del calcio e credo che avrà bisogno di tempo per adattarsi, ma ripeto è un ragazzo molto preparato ed estremamente professionale.”

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