Aquilani: “Grazie Roma, ma il mio futuro si chiama Liverpool”

Redazione RN
13/08/2009 - 0:00

CONFERENZA STAMPA – La prima conferenza stampa, rigorosamente in lingua italiana, di Alberto Aquilani da calciatore del Liverpool:

OCCASIONE LIVERPOOL – “Sono molto contento, per me è un’occasione grandissima perché posso crescere come calciatore e giocare per i traguardi più importanti. La Premier League è il campionato più difficile e più bello al mondo, lo dimostrano i successi dei club inglesi in Champions League”.

XABI ALONSO – “Benitez conosce le mie caratteristiche, sono un centrocampista di movimento che sa unire qualità a quantità, ma sono diverso da Xabi Alonso. Lui ha fatto benissimo qui, spero di fare altrettanto e soprattutto restare a lungo”.

LA ROMA – “È stata una scelta difficile lasciare Roma, sarò sempre grato alla società che mi ha permesso di arrivare fin qui. Tiferò sempre Roma e presto saluterò i tifosi come meritano. Ma credo sia stato un bene per tutti il mio passaggio a Liverpool”.

NAZIONALE – “Non credo che giocare all’estero rappresenti uno svantaggio. Ho parlato con Lippi prima di firmare: mi ha rassicurato e incoraggiato. L’importante è stare bene, se gioco bene posso puntare alla Coppa del Mondo”.

INFORTUNIO – “Ho ancora questo problema alla caviglia ma i medici inglesi mi hanno visitato con attenzione e sanno di cosa si tratta. La mia priorità adesso è guarire”.

GERRARD E RIISE – “Penso che Gerrard sia il centrocampista più forte al mondo, sono orgoglioso di giocare con lui, posso imparare molto. Ma il Liverpool è pieno di campioni, possiamo tornare a vincere la Premier League. Riise? Ovviamente sono suo amico, mi ha parlato molto del Liverpool. Mi ha raccontato della Kop e dei suoi grandi tifosi, non vedo l’ora di cominciare. Non ho mai giocato ad Anfield ma ho sentito parlare molto dell’atmosfera unica che si respira”.

BENITEZ – “Rafa Benitez è stato molto importante per il mio arrivo. Riise mi ha parlato molto bene di lui e mi ha detto che mi può aiutare a crescere come giocatore. Io ne apprezzavo il lavoro già prima che spuntasse la possibilità di venire qui, mi piace come gioca la squadra e sicuramente la sua presenza è stata un fattore decisivo per la mia scelta. Sono orgoglioso del fatto che Rafa abbia puntato su di me”.

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