All´orologio di Soros passano i secondi…

09/05/2008 - 0:00

 
Giornata di riflessione sul fronte Soros. I Sensi stanno lavorando ormai da tempo al Piano di risanamento del Gruppo Italpetroli. Molto presto, forse prima della fine del mese di maggio, il progetto sarà presentato ai dirigenti di Unicredit. Una volta approvato in pieno il disegno, la Pricewaterhouse provvederà a certificare il bilancio di Italpetroli. A quel punto, il destino della A.S. Roma sarà ben delineato. Ma come si stanno comportando, in queste ore, George Soros ed i suoi tre advisor, Banca Rothschild, Studio Tonucci e Inner Circle Sports? Attendono una mossa della famiglia Sensi. L’attesa, ovviamente, non durerà ancora molto, per un semplice motivo. Per far ancor più grande la Roma a livello sportivo, Soros investirebbe ingenti somme di denaro nel prossimo mercato, nel caso diventasse il nuovo proprietario della A.S. Roma. Per pianificare una campagna acquisti adeguata alle aspettative dell’esigente piazza giallorossa, però, è necessario un lungo lavoro. E, burocraticamente parlando, Soros, allo stato attuale, si riuscirebbe ad insediare all’ultimo momento utile per la programmazione del calciomercato estivo. Se la situazione si protraesse ancora, invece, verrebbero a mancare i tempi tecnici. E uno scenario del genere farebbe perdere, di fatto, una stagione intera alla nuova proprietà. Il magnate con il cognome palindromo è, per il momento, in stand-by, ma, senza sosta, dà uno sguardo al suo prezioso orologio. E le ore stanno passando. Lo snodo della questione è, come detto, la presentazione, da parte dei Sensi, del Piano di cure di Italpetroli, sebbene non vi sia una precisa data entro la quale presentarlo. Intanto, l’edizione odierna di TuttoSport riporta la notizia di un possibile interesse per la A.S. Roma da parte di Roger Tamraz, petroliere libanese patron di Tamoil. Secondo il quotidiano sportivo torinese, Tamraz avrebbe incontrato a Monte­carlo gli advisor di un gruppo francese che si occupa di marketing sportivo per valuta­re la formulazione di un’offerta di 350 milioni di euro per l’acquisizione della Roma, visti anche i rapporti di categoria fra i Sensi ed il petroliere del Libano. E intanto, all’orologio di Soros, trascorrono i secondi.
 
Benedetto Saccà

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