Alisson: “Ero venuto a Roma per giocare, fa male stare in panchina”
NOTIZIE AS ROMA – “Mi ha dato un po’ fastidio cominciare dalla panchina, perché ero venuto a Roma per giocare. Ci sono rimasto male“. Queste le parole rilasciate da Alisson a Globo. Il portiere della Roma ha poi aggiunto: “So di piacere al tecnico e ai dirigenti e sono certo che scommetteranno su di me. E’ un test di pazienza per me, devo aspettare un po’. Qui l’affetto della gente è bellissimo, tanti tifosi ad aspettarci fuori dai cancelli tutti i giorni. L’importante è far bene in campo con la Roma e la nazionale“.
L’estremo difensore brasiliano ha rivolto poi parole d’affetto a al fratello, che lo ha sostenuto in questo periodo: “Chi mi aiutato più di tutti nella mia carriera è stato mio fratello Muriel, che mi è stato sempre vicino soprattutto nei momenti più difficili. Un ottimo motivatore. L’esordio in nazionale è stato un momento indimenticabile, volevo che quella partita non finisse mai. Spero di restare a lungo con la Seleçao e scrivere pagine importanti come i principali portieri brasiliani“.
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Alisson non la racconta giusta. Ovvero ai media brasiliani può raccontare quel cakkio che vuole. ma agli italiani deve raccontare che quando è stato preso c’era un portiere polacco che era titolare. Punto e a capo. Se vuole creare zizzania quella è la porta e buonanotte. E noi ci mettiamo Skorupski.
Su, il prossimo anno è lui il titolare. Il fisico ce l’ha, doto pure. Se imparasse l’italiano e i dettami difensivi…beh il futuro è suo. Forza!