3 DOMANDE A… MAIDA: “Luis Enrique punta alla vittoria, ma è il gioco che conta”

Redazione RN
25/10/2011 - 19:55


3 DOMANDE A…ROBERTO MAIDA
– Nuovo appuntamento con la rubrica di Romanews.eu che raccoglie gli interventi dei più prestigiosi addetti ai lavori in casa Roma sul tema della settimana. Con “3 domande a…” analizzeremo l’universo giallorosso attraverso le parole degli esperti in materia, per un appuntamento che si ripeterà due volte nel corso della settimana (in caso di turno infrasettimanale saranno possibili degli slittamenti e/o delle aggiunte). Oggi risponde alle nostre domande Roberto Maida, firma de Il Corriere dello Sport:

Rispondendo proprio ad una tua domanda, Luis Enrique ha escluso la Roma dalle pretendenti allo scudetto e facendo riferimento alle partite con Genoa e Milan ha dichiarato: “Dipende da come saranno queste partite, se saranno sofferte come l’ultima non potremmo trarre conclusioni positive”. Nella gara con il Palermo l’allenatore si aspettava qualche passo avanti in più?
“Credo che le risposte di oggi riassumano la mentalità di questo allenatore: considera importante la vittoria, ma ancor di più il modo in cui ci si arriva. Lui partite come Roma-Palermo le archivia come negative, anche se suffragate da un risultato positivo. E quindi questa Roma che non è quella che lui vuole, quella che considera ottimale, non la vede ancora pronta per inserirsi nella lotta al vertice. E invece, da fuori e secondo me in maniera anche un pò provocatoria, inserisce l’Udinese”

Lamela: gol all’esordio e possibile conferma domani a Genova. E’ lui la vera alternativa a Totti? Può esserlo fin da adesso?
“Io credo che nella sua testa ci sia la possibilità di farli giocare insieme. In un primo tempo con Lamela sulla linea degli attaccanti, in seguito con l’argentino addirittura tra i centrocampisti, questo secondo me è il grande progetto di questa squadra, la grande utopia per dirla come Baldini: riuscire a far coesistere un numero quasi spropositato di calciatori di qualità. Noi abbiamo fatto una pagina qualche giorno fa, in cui mettevamo contemporaneamente in campo Pjannic, Lamela, Totti, Bojan e Osvaldo. Un esempio di fantastica utopia per quello che potrebbe essere dal punto di vista della qualità. E’ chiaro che poi servirà equilibrio e sacrificio, e forse non sarà sempre facile applicarlo questo tipo di gioco. Io credo che il progetto ideale sia questo”

Domani Genoa-Roma. Che partita ti aspetti? E quali saranno, secondo te, le scelte di Luis Enrique?
“Credo che ci saranno molti cambi, come tra l’altro ha detto anche l’allenatore in conferenza stampa. Mi aspetto una Roma simile a quella vista a San Siro: terrà il pallone, giocando in orizzontale per tentare di far uscire il Genoa. Luis Enrique chiederà alla squadra di essere molto attenta sulle ripartenze, perchè il Genoa potrebbe far male in contropiede. Mi aspetto progressi dal punto di vista della gestione della personalità, perchè quello che lui ha notato che è mancato sia contro il Palermo, che contro la Lazio, è stata la capacità di gestire una situazione apparentemente favorevole, che è quella che ti da un vantaggio nei primi minuti. E’ come se la Roma si bloccasse una volta che ha raggiunto l’obiettivo minimo che è quello di andare in vantaggio. Per quanto riguarda la scelta degli uomini in campo, mi aspetto Taddei, sarà titolare secondo me. In attacco dipenderà anche dalle condizioni di Borriello, uscito con un guaio muscolare. Quindi potrebbe essere lui a restare fuori e non Osvaldo. Mi aspetto che ci sia Bojan, che in questo momento è il più sicuro di giocare a mio parere. Il suo partner potrebbe essere Osvaldo”.

Giacomo Capellini

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